Animal Gods ci fa vivere in un videogioco la suggestione di quando gli animali erano considerati delle vere e proprie divinità all’interno di certe culture primitive.
Il titolo è stato sviluppato dai Still Games e non è altro che un platform action in due dimensioni profondamente innervato con componenti da gioco di ruolo.
THISTLE ALLA RICERCA DEGLI DEI
Il protagonista della vicenda è una sorta di prete e guerriero dal nome di Thistle che si mette alla ricerca dei giganteschi dei animali, improvvisamente scomparsi senza che lui sappia il perchè.
Nelle terre desolate in cui il nostro protagonista si metterà alla ricerca potremo trovare svariati frammenti di un diario a firma di Juliette che troveremo quindi strada facendo e che quindi ci aiuteranno a fare luce sull’accaduto.
Juliette non sa come è finita in questi luoghi ma sa solo che ora si prende cura di lei Jessuh, una sorta di capofamiglia che fa le veci anche del capo della comunità.
Egli è anche il re di Sky Mirror. La vicenda quindi si sviluppa oltre la liberazione degli dei dato che gli eventi successivamente prenderanno una piega inaspettata.
COME LINK
Il protagonista del gioco assomiglia parecchio a Link della saga d Zelda e infatti il gioco vuole prendere spunto da alcune sue dinamiche per arricchire il suo gameplay.
Dovremo partire dalla piazza principale e successivamente avventurarci per i vari templi dei tre dei maggiori. Dovremo affrontare tutti i vari pericoli che ci verranno presentati sempre con scatto, arco e spada. Dentro ai vari templi avremo a disposizione il potere singolo di ciascun dio mentre all’esterno dei templi saremo pressochè inermi.
Dovremo quindi esplorare i dungeons in lungo e in largo per avere la meglio sui nostri avversari e completare quindi il gioco nella sua interezza.
Gli scontri con i nemici sono abbastanza limitati e infatti il gioco è tutto basato sui riflessi piuttosto che sullo scontro fisico.
I checkpoint sono ben distribuiti anche se il livello può essere settato a livelli più elevati per aumentare il grado di sfida.
Gli schemi dei nemici sono abbastanza ripetitivi e quindi comunque potremo imparare dagli errori passati.
IL PAESAGGIO CAMBIA
La grafica è di livello e infatti è parecchio caratteristica con i paesaggi che cambiano in maniera dinamica a mano a mano che procederemo con l’avanzare del gioco. Anche il comparto sonoro è interessante e contribuisce all’atmosfera da favola che pervade tutto il gioco.
La trama poi mantiene alti gli standard e procede in maniera scorrevole fino al termine del gioco. I personaggi sono ben costruiti e profondi e anche i dialoghi sono stati ben realizzati e scritti in maniera concisa.
La suspence infatti rimane alta dall’inizio alla fine e il gioco con la sua esperienza suscita varie emozioni tra cui lo stupore e sorpresa.
Un gioco interessante che colpisce per le atmosfere e un buon comparto tecnico parecchio poetico che stupisce per il contributo dato all’aulicità dell’opera nella sua interezza.
Il gioco ha un potenziale inespresso che sarebbe potuto uscire in maniera più importante se curati alcuni dettagli maggiormente.
Review a cura di Luca Longobardi