È arrivato. L'avete aspettato, avete
sofferto, sudato, sbuffato e rosicato vedendo
i vostri cugini Xbox giocare con uno dei più
bei giochi mai realizzati. Bene, la provvidenza
ha pensato a voi PS2 Maniaci, vi presento
Splinter Cell.
Siamo nel 2003, da più di 10 anni il
mondo sembra navigare su un tranquillo mare
di bibite gassate alla cola e di jeans firmati,
ma nel covo del vecchio nemico qualcosa si
muove.
La CIA invia agenti in tutto il mondo con
l'intento di tenere sotto controllo le comunicazioni
dei vari gruppi terroristici che infestano
il pianeta blu; un agente in particolare,
quello inviato in Georgia, non da più
notizie di se e lo stesso fa il collega inviato
a cercarlo. È qui che entra in gioco
l'NSA l'agenzia segreta di Sam Fischer, il
protagonista del nostro gioco.
È questa la trama di uno dei giochi
più attesi da tutti i videogiocatori
PS2, che lo conoscevano per la sua precedente
uscita su Xbox e su PC, come già detto.
La domanda sul paragone tra le versioni è
perfettamente naturale, ma posso solo assicurarvi
che non sono identiche, per tutta una serie
di motivi che ora vado a spiegarvi.
Il gioco è il classico stealth game,
sulla cui trama principale si innestano tutta
una serie di missioni volte a neutralizzare
il nemico o il pericolo di turno. Il protagonista
è Sam Fischer, agente pluri pluri con
due braccia cosi, due gambe cosi, insomma
più che un uomo una bestia e si butta
a capofitto in missione da solo contro un
mondo di cattivoni. In questo sarà
aiutato solo dalla sua destrezza, da un armamentario
da far paura e da alcuni collaboratoti esterni,
anche se in misura molto bassa.
Graficamente il gioco tira fuori il meglio
dalla big black, il lavoro svolto dalla Ubi
Soft è veramente buono e il motore
grafico muove una quantità di poligoni
mai visti prima sulla big black. I livelli
delle texture sono altissimi, sembrano quasi
delle fotografie tanto sono particolareggiate
e la stessa cosa si può dire per tutta
una serie di dettagli, che vanno dai giochi
di luce ed ombra agli effetti del fuoco, alle
tende di plastica (miiii che bella cosa) e
in ogni caso tutti i particolari che avrete
modo di vedere con i vostri occhi, non c'è
che dire, il massimo, anche se paragonato
alla versione per Xbox perde qualcosa, sopratutto
in quegli effetti minimi che rendono un ottimo
gioco un gioco degno di essere ricordato,
non tanto ma l'Xbox era di più. Veramente
di pregio l'utilizzo della telecamera che
vi consentirà, una volta presa la malizia
col mezzo, di dare al gioco un taglio molto
cinematografico, diventando così i
registi della vostra stessa avventura.
Il comparto sonoro si dimostra eccellente
sia nella parte prettamente musicale affidata
alla filarmonica di Praga, con musiche composte
a meraviglia a rilevare ogni momento di gioco
con ritmi variabili secondo il ritmo, sia
nella parte degli effetti sonori, sia nella
parte del doppiaggio dei dialoghi grazie all'utilizzo
di voci famose, a voi la gioia di riconoscere
i vari attori. L'unica microscopica pecca
è che il doppiaggio non segue alla
perfezione il labiale, ma è una pecca?
La Giocabilità è ottima,
il control pad della big black svolge ottimamente
il lavoro svolto in precedenza dal suo alter
ego per Xbox, addirittura oserei affermare
che lo svolge meglio. I movimenti potrebbero
sembrare complicati all'inizio (in realtà
il tipo stesso di gioco presuppone dei controlli
particolarmente elaborati nda) ma un ottimo
tutorial prima del gioco vi istruirà
perfettamente su come eseguire alla perfezione
tutte le mosse che il caro vecchio Sam può
fare. Le capacità fisiche dell'agente
Fischer sono, infatti, elevatissime, ha l'agilità
di un leopardo, la velocità del lupo,
la vista dell'aquila, il passo della tigre,
il gomito del tennista e il dito dello scrittore,
tutto insieme in un pezzo di manzo che vedrete
saltare, correre, saltare tra due muri e rimanere
sollevato in mezzo grazie alle gambe tese
(io mi sono stirato solo a pensarci nda) e
decine di altre cose, realizzate tra l'altro
senza l'ausilio del Motion Capture (anche
i ragazzi Ubi Soft hanno fatto le loro acrobazie
J ).
L'azione di gioco è quella classica
per gli stealth game, dovrete essenzialmente
non farvi beccare dai nemici con astuzia e
perizia ed unendo sempre un poco di furbizia
J evitate sempre di ingaggiare battaglia,
non tanto per la pericolosità dei nemici
(risultano un po' tonti, infatti, nda) quanto
perché Echelon può decidere
di interrompere lì la missione se ritiene
che vi siate esposti troppo.
La Longevità è direttamente
legata a due fattori, a quanto bravi siete
in questo genere di giochi e quindi a quanto
ci metterete a raggiungere i checkpoint dove
salvare; eh già, il checkpoint è
l'unico punto in cui salvare, con tutti i
rischi del caso (incidenti di percorso, il
dito che sbaglia pulsante con la conseguenza
di una missione da rifare, ecc. nda ) anche
se devo ammettere che è più
coinvolgente il gioco con il fattore rischio
determinato dall'errore involontario. Suggerisco
di passare subito in modalità difficile
a chi non è nuovo di questi giochi,
ne trarrà un giovamento immediato,
godendosi missioni in cui suderete come dei
caproni tanto sarete concentrati e nervosi
(cercate di non giocare mai in compagnia nda).
Che dire, nell'ambito
PS2 questo Sprinter Cell è sicuramente
un capolavoro, uno standard nuovo circa la
qualità in ambito PS2, nel confronto
con le altre due versioni ( Xbox e PC) perde
la sfida, soprattutto dal punto di vista grafico.
Ma non posso che essere entusiasta.