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Fallout 3 |
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la review nel forum
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Produttore:
Bethesda Softworks
Sviluppatore:
Bethesda Softworks
Lingua:
Italiano
Versione:
Pal
Genere:
Gioco di Ruolo
Giocatori:
1
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In occasione dell’uscita
della seconda espansione di Fallout 3 “the Pitt”
e in seguito all’assegnazione del premio “GAME
OF THE YEAR” Overgame rende omaggio all’ultimo
capolavoro di Bethesda Softwork proponendovi la review
del gioco in questione e in coda le mini review di entrambe
le espansioni uscite.
FALLOUT 3
Dai creatori di The Elder’s Scroll 4: Oblivion
ecco arrivare tra noi l’ultima fatica di Bethesda,
niente poco di meno che una delle saghe più amate
dai possessori di pc degli anni novanta: Fallout.
I tempi cambiano ed ora, un must have per i possessori
di pc, approda per la prima volta anche su console, esattamente
su xbox 360 e playstation 3. Si tratta effettivamente
del primo capitolo della saga rilasciato anche su diverse
piattoforme dal consueto pc, e ciò farà
sicuramente la gioia di chi possiede solo una console
e che potrà finalmente godersi un capolavoro come
Fallout 3, si mi sono già sbilanciato: Fallout
3 è un capolavoro punto e basta!!!. Ma andiamo
con ordine e facciamo un breve riassunto delle vicende
trattate in questo gioco.
War, War never changes...
Immaginate se dopo la seconda guerra mondiale il popolo
americano si sia rinchiuso nelle proprie convinzioni tecnologiche
e del suo stile di vita anni 50, servi robot, capelli
cotonati e improbabili macchine a propulsione nucleare
la fanno da padrone.
Poi, nell’anno 2077 per la precisione, il conflitto
con la superpotenza cinese ha il suo culmine e tutto il
mondo viene coinvolto in una devastante guerra nucleare
su vasta scala.
Inutile dirvi che il mondo si sveglia in un epoca dilaniata
dalle armi atomiche con tanto di desertificazione delle
aree un tempo fertili e con mutazioni sia su animali che
su chi non ha trovato rifugio dalle terribili radiazioni
nucleari. Reperire il cibo per sostentarsi è un’impresa
ogni giorno e, cosa più terribile, di fatto la
legge non esiste più. Il mondo di Fallout è
pieno di predatori senza il minimo scrupolo morale, dietro
ogni angolo un’abominio creato dalle radiazioni
o un umano in cerca di qualche cartuccia per il proprio
fucile sarà pronto a farvi la pelle e voi sprovveduti
dovrete difendervi e imparare a sopravvivere nella Zona
contaminata.
Ma un momento, la vostra storia ha luogo 200 anni dopo
la catastrofe nucleare, voi siete nati nel vault 101,
un rifugio sotterraneo antiatomico. Vostra madre è
morta dandovi alla luce mentre vostro padre vi seguirà
con amore fino ai vostri 18 anni quando un bel giorno
sparisce lasciando il sicuro vault 101 per andare chissà
dove. Deciderete quindi di seguire l’unica persona
della vostra famiglia che vi resta e con una fuga rocambolesca
vi troverete catapultati nella zona contaminata della
capitale, quella che una volta era chiamata la città
di Washington D.C. Da questo punto inizia il vostro viaggio,
vi dirigerete verso la piccola città di Megaton,
di cui avete avuto notizia nel vault durante la fuga,
per reperire informazioni su vostro padre…. Conoscerete
strani personaggi più o meno dalle dubbie qualità
morali e sarete padroni delle vostre scelte di volta in
volta decidendo se essere un paladino, un criminale o
semplicemente di fare ciò che vi conviene di più.
Continuate a immaginare per un attimo, siete soli e in
un territorio ostile che non vi appartiene, voi siete
cresciuti nel vault e li siete sempre stati protetti.
Il cibo non era un problema e dalla vostra parte avevate
anche una certa tecnologia che vi facilitava i compiti
della vostra routine giornaliera. Se stavate male potevate
usufruire degli stimpak ( curatutto che servono anche
in caso di gravi danni ad un arto) e anche dell’aiuto
del dottore del vault. Ma ora siete soli e di amici ne
troverete ben pochi, dovrete dimostrare coraggio e valore
nell’affrontare le insidie del mondo da cui siete
stati protetti fino ad ora e attenzione, dovrete fare
favori, anche grossi, per poter dire di aver trovato un
vero amico.
Un RPG Sparatutto
Quello che si nota subito nel gameplay di Fallout 3 è
un misto tra rpg, azione e sparatutto, questi tre generi
di gioco vengono ben amalgamati nella struttura di gioco
dando dinamicità alle varie situazioni che ci si
presenteranno , alle scelte su come migliorare il nostro
pg ad ogni passaggio di livello e nella tattica di affrontare
scontri a fuoco e quest.
Il sistema di gioco si divide fondamentalmente in due
fasi:
- fase uno scegliere le varie caratteristiche del nostro
pg tra cui le abilità e le abilità extra
- fase due l’azione e il reperimento di oggetti
utili per potenziarci o concludere quest che ci garantiranno
ricompense e essenziali punti esperienza per poter passare
di livello e accedere ad abilità e abilità
extra man mano più importanti e funzionali al gioco.
Per quanto riguarda la fase uno ogni volta che avremo
ottenuto abbastanza esperienza progrediremo di livello,
come in ogni rpg che si rispetti, ciò comporta
che potremo aumentare le nostre abilità grazie
a dei punti da assegnare, tali abilità sono molteplici
e sono le seguenti:
- baratto
- armi pesanti
- armi a energia
- esplosivi
- scasso
- medicina
- armi da mischia
- riparazione
- scienza
- armi leggere
- furtivo
- eloquenza
-.disarmato
Ogni qualvolta assegneremo dei punti a una di queste abilità
le nostre qualità in quel campo miglioreranno,
ad esempio saremo in grado di scassinare delle serrature
che prima non eravamo in grado di provare ad aprire oppure
con l’aumento della capacità di riparazione
potremo aggiustare armi ed armature in modo migliore garantendoci
una durata maggiore e un efficacia più protratta
nel tempo di questi oggetti.
Vi sono inoltre le abilità extrà, ad ogni
passaggio di livello avremo la possibilità di sceglierne
una o di potenziarne una già acquisita in alcuni
casi, man mano che guadagneremo livelli di esperienza
ne sbloccheremo di più potenti.
Eccovi la lista:
- vedova nera/donnaiolo
- figlio di papà
- fanatico di pistole
- addestramento intensivo
- little league
- allievo sveglio
- ladro
- bambino dentro
- comprensione
- esperto
- entomologo
- pugno di ferro
- furfante
- carneficina
- esperto di demolizione
- cercatore fortunato
- pistolero
- stomaco di piombo
- durezza
- commando
- meditazione imparziale
- resistenza alle radiazioni
- scroccone
- le dimensioni contano
- schiena resistente
-amico degli animali
- finezza
- qui e ora
- mister sandman
- misterioso estraneo
- furia nerd
- creatura notturna
- cannibale
- metabolismo veloce
- donatore di vita
- piromane
- robotica
- corsa silenziosa
- cecchino
- scheletro di adamante
- chimico
- omicidio a contratto
- cyborg
- portatore di legge
- passo leggero
- abile commerciante
- uomo di azione
- colpi letali migliori
- resistenza alle medicine
- specialità
- fuoco concentrato
- mago del computer
- infiltrato
- palmo paralizzante
- esploratore
- scatto dell’angelo della morte
- ninja
- energia solare
Le abilità extra, specie quelle più avanzate,
si rivelano molto utili in ogni situazione di gioco. Come
si può notare ce ne sono di tutti i tipi e per
tutti i gusti così da impostare il vostro personaggio
come meglio credete. Volete un pg in grado di fare grossi
danni? Lo avrete! oppure un pg che sia abile nel mercanteggiare?
Eccovi accontentati!!!.
La parola d’ordine in Fallout è scelta! ogni
vostra decisione influenzerà il gioco che sia una
scelta di come evolvere il vostro pg o una scelta morale
nel compiere atti più o meno leciti. Ad ogni scelta
una conseguenza, ormai siamo abituati a queste opzioni
di gioco( vedere Fable 2 che ne è il maestro),
ma qui in Fallout si è quasi esagerato e il giocatore
una volta calatosi nei panni del nostro eroe non potrà
non ammirare tale varietà.
La seconda fase del gioco è dedita all’azione,
al reperimento di armi armature e quant’altro ci
possa tornare utile nello svolgimento delle quests. In
Fallout, come ad esempio in Mass Effect, gli scontri si
svolgono in tempo reale come in un classico sparatutto.
Dovremo mirare il nostro avversario e fare fuoco per indebolire
i suoi punti vita sino a portarlo ad una prematura dipartita…
Ma cosa fondamentale in questo capitolo della saga postnucleare
più famosa dei videogiochi è la possibilità
di usare lo S.P.A.V.( sistema di puntamento assistito
Vault-Tec) che permette di mettere la partita in pausa
e di analizzare il proprio nemico illuminando le parti
colpibili e di mirare ad una di esse procurando menomazioni
al nostro avversario. Ad esempio danneggiando un braccio
il vostro nemico avrà meno precisione nel colpirvi,
ferendo le gambe potrà muoversi con meno rapidità
etc etc. Lo S.P.A.V. non è sempre disponibile,
infatti dipende dai punti azione, ogni arma richiederà
un certo numero di punti azione per effettuare un colpo.
Più un’arma è potente e più
punti azione sono richiesti così che se useremo
un lanciamissili avremo a disposizione un solo colpo assistito
mentre usando una pistola i colpi in S.P.A.V. potranno
essere anche quattro. Le parti colpibili in questa modalità
di solito ( per gli umanoidi) sono : testa, braccia, petto
e gambe. Ognuna di queste ha una certa percentuale che
il colpo vado a segno provocando danni, questa percentuale
dipende dalla vicinanza al nemico, dalla sua armatura
o dalla sua esposizione nei nostri confronti. Un nemico
dietro una macchina sarà più difficile da
colpire mentre uno in campo aperto avrà molte più
probabilità di essere ferito nella modalità
S.P.A.V.
Per quanto riguarda armi queste si suddividono in cinque
categorie: armi a distanza, armi da mischia, disarmato,
granate e mine. La specializzazione in ogni tipo di arma
influisce sui danni della medesima e sulla capacità
di mirare il proprio nemico. Influiscono inoltre le condizioni
dell’arma medesima, se questa è perfettamente
conservata causerà danni al meglio delle sue possibilità
altrimenti se le sue condizioni peggiorano, man mano che
la usiamo e non la ripariamo, i danni inflitti diminuiranno
drasticamente. Per quanto riguarda le armature potremo
vestire due capi: copricapo e appunto armatura. Vale lo
stesso discorso fatto per le armi per quanto riguarda
la resistenza dei medesimi oggetti, più colpi subiamo
e meno efficaci saranno le nostre protezioni nel ripararci
dai colpi. Una volta riparate però torneranno al
massimo delle loro potenzialità offrendoci la loro
massima protezione.
Fondamentale sarà quindi riparare gli oggetti,
questa operazione può avvenire in tre modi diversi:
- usando oggetti simili per riparane uno e aumentare,
nel caso delle armature, il loro potenziale difensivo
- spendendo i vostri sudati tappi( la valuta di Fallout
3) da qualche rivenditore in qualche cittadina
- acquistare un banco di riparazione da mettere nella
vostra casa
Il consiglio è quello di acquistare un banco di
riparazione quanto prima perché rivolgervi ai vari
rivenditori si rivelerà alquanto impegnativo economicamente.
Non crediate però di trovare chissà quanti
oggetti e fondi, ogni cosa che scoverete sarà un
piccolo grande tesoro, le munizioni scarseggiano e non
sempre troverete ciò che vi serve al momento, gli
stimpak ( i curatutto) sono abbastanza rari e costosi
e dovrete utilizzare ogni cosa ma proprio ogni cosa che
troverete : dai semplici tubi chirurgici ai fermablocchi
o ai rottami, ogni cosa ha un valore “monetario”
e tutto torna utile per mercanteggiare.
Avrete dalla vostra l’ ingegno e potrete, previo
reperire gli schemi di costruzione, creare vari oggetti
ricavandoli dalle risorse che troverete in giro per il
mondo. Potrete avvalervi inoltre di droghe che aumenteranno
le vostre capacità di combattimento e non solo
ma attenzione a non abusarne diventerete schiavi di queste
sostanze a meno che troviate una clinica per disintossicarvi
dall’assunzione delle medesime.
Che dire ancora? Ah si il mondo di gioco è vastissimo
e le quest secondarie vi terranno impegnati per molte
ore costituendo un valido diversivo dalla missione principale
e regalandovi oggetti rari e altrimenti introvabili. A
detta di Bethesda per esplorare tutto ma proprio tutto
in Fallout 3 ci vogliono circa 400 ore di gioco, scusate
se è poco! E di certo non avrete modo di annoiarvi
perché ci sarà sempre una nuova locazione
da scoprire o qualche nemico da cui ottenere preziosi
oggetti.
UN FUTURO APOCALITTICO
Ho già detto che Fallout è un capolavoro
ma non vi ho ancora parlato delle qualità tecniche
di cui questo titolo può fregiasi. Il mondo esplorabile
è qualcosa di angosciante, vedere territori deserti
dove un tempo sorgevano città e paesi e verdi prati
da un senso di impotenza e sopraffazione agli occhi del
giocatore, tutto ciò mi ha fatto molto riflettere
nel caso una sciagura così grande si abbattesse
sul genere umano. Non possiamo permettere che una guerra
nucleare sconvolga il nostro mondo, Fallout è solo
un videogioco ma per me è anche un monito importante
dedito a salvaguardare la vita così come la conosciamo.
Gli ambienti aperti sono per lo più desertici,
le piante non esistono poiché spazzate via dalle
radiazioni, e le poche costruzioni che troviamo sono per
lo più sventrate e in disuso come intere cittadine
letteralmente martoriate dalla guerra e dall’abbandono.
Gli ambienti interni degli edifici o di simil dungeons
sotterranei, come le metropolitane, sono disordinati come
se qualcuno avesse arraffato tutto quello che poteva e
fosse scappato via in fretta e furia.
La cura per ogni oggetto è molto precisa e realistica
dando l’impressione di aver voluto raffigurare anche
i minimi dettagli alla perfezione, i colori per lo più
sgargianti negli esterni e cupi negli interni danno sentimenti
contrastati a chi sta osservando il tutto. Ottima la realizzazione
dei vari nemici mutanti sia nell’aspetto che nell’equipaggiamento.
Varietà anche nel bestiario che ci troveremo di
fronte nelle nostre avventure che spazierà dai
mutanti umanoidi a nuove specie createsi con la mutazione
quali i MIrelurk.
Per quanto riguarda il comparto sonoro possiamo dire che
le composizioni musicali si attestano su ottimi standard
anche se non sono molto variegate, rendono comunque bene
l’idea dei vari momenti di quiete o di battaglia
in cui ci troveremo durante il gioco.
Fantastico il doppiaggio completamente in italiano, espressive
le voci dei vari protagonisti che incontreremo e numerosi
i doppiatori impiegati. I suoni di battaglia sono ottimi
e verosimili, sentire una scarica di mitragliatore per
credere!!.
In conclusione Fallout è quel capolavoro che tutti
aspettavano, mette d’accordo tutti sia i puristi
degli rpg che quelli degli shooter e azione. Di certo
non vi annoierete nel vagare per i pressi di Washington
alla ricerca di vostro padre ma anche di una grande interminabile
avventura ricca di colpi di scena. La parola d’ordine
è scegliere e vedere che succede, ci sono molti
modi per affrontare ogni quest e per terminare la storia
principale, a voi scegliere il come e quando, dopo Oblivion
un altro must have targato Bethesda. Se non l’avete
ancora fatelo vostro subito non ve ne pentirete.
GRAFICA 9.5
SONORO 9.5
GIOCABILITA’ 10
LONGEVITA’ 10
VOTO FINALE 9.7
PUNTA DI DIAMANTE
Godibile sin da subito
Immersivo e alienante
Tecnicamente ineccepibile
PECORA NERA
Io non ne ho trovate....
Recensione a cura di Marco “Pio” Piana
Operation Anchorage & The Pitt
Nonostante si possano impiegare svariati mesi per sviscerare
per intero Fallout 3, Bethesda ha pensato bene di regalare
all’utenza Xbox 360 (ad oggi esclusive per la console
della casa di Redmond) ben 2 (a breve la 3°…)
espansioni per incrementare ulteriormente il monte ore
già di per sé ampio del gioco. Entrambe
le espansioni si completano in poche ore, ma le soddisfazioni
che regalano entrambe sono notevoli, specie per il vostro
arsenale, ma non solo… le scelte morali in “The
Pitt” vi metteranno alle corde, e una volta terminata
la quest vi rimarranno sempre i dubbi se avete o meno
effettuato le scelte giuste… un tormento raramente
riscontrabile in un videogioco, un qualcosa solo inizialmente
esplorato in Mass Effect… ma andiamo con ordine…
Operation Anchorage
Terminato il download dal market place, riceverete una
richiesta di aiuto sul vostro Pip-Boy (il vostro computer
da polso, di fatto il vostro inventario e punto di controllo
per ogni cosa inerente al gioco e al vostro PG) non appena
vi recherete nel punto evidenziato sulla mappa, farete
la conoscenza di alcuni membri dei Rinnegati, gente austera
con armature decisamente inquietanti e armi tecnologicamente
avanzate… vi verrà comunicato che sono riusciti
a trovare una sorta di arsenale prebellico contenente
armi e armature tra le più prodigiose costruite
dall’uomo sul finire del conflitto che ha causato
la distruzione del mondo conosciuto e che per entrarne
in possesso devono necessariamente trovare un codice di
accesso per un terminale criptato che funge da “serratura”…
il problema è che per ottenere il codice devono
affrontare una “missione virtuale” tramite
un sistema di simulazione simile a quelli impiegati in
ambito militare per addestrare i soldati… invano
hanno tentato di ottenere il codice, ma qualcosa in vostro
possesso potrebbe permettere l’accesso a quel “bottino”
tanto bramato da loro e, a questo punto , anche da voi!
“virtualmente” raggelante…
accettate le condizioni dell’accordo verrete catapultati
in una simulazione che illustra in maniera esemplare una
delle battaglie più incisive del conflitto USA-CINA,
lo stesso conflitto che ha causato la devastazione presente
nel mondo “odierno” di Fallout 3.
La location scelta è la citta di Anchorage in Alaska,
il vostro scopo è liberarla dall’occupazione
cinese. Due cose lasciano immediatamente spiazzati,per
prima cosa l’ambiente che per ragioni “storicamente
fedeli” alla connotazione temporale della vicenda,
si presenta rigoglioso nella vegetazione e meravigliosamente
impattante grazie agli splendidi colori utilizzati per
rappresentare buona parte delle zone montuose che andremo
ad esplorare. La seconda cosa è il gameplay, decisamente
“action oriented”.
Per quanto riguarda la prima caratteristica enunciata
è evidente il tentativo di Bethesda di regalare
all’utenza di Fallout una finestra sul mondo com’era
prima del conflitto, una breve escursione (tutta la quest
si termina in circa 3-4 ore…) su un mondo che ora
non c’è più, un mondo che i vostri
predecessori hanno deliberatamente desertificato…
davvero meravigliosi gli scorci che regalano gli esterni
di Anchorage, i colori, come dicevo poc’anzi, sono
drammaticamente freddi come si addice ai paesaggi innevati,
ma per qualche ragione risultano quasi confortanti e benche
in contrasto con l’atmosfera fortemente “bellica”
della quest, riescono a calare perfettamente il PG nell’atmosfera
Fredda e “distaccata” orchestrata in tutta
l’espansione. Il gameplay diventa da subito più
frenetico, quasi come una mappa multiplayer di un qualsiasi
FPS. Prima di iniziare la missione vera e propria, potremo
scegliere i membri della squadra e l’equipaggiamento,
definitivo e non modificabile in futuro e da utilizzare
durante tutte le missioni. In Anchorage tutto si sposta
verso l’azione, le “scelte” tanto importanti
nel gioco vero e proprio qui passano in secondo piano,
lo sterminio indiscriminato dei vostri oppositori è
l’unica cosa davvero importante e candeggiata da
subito dall’impostazione militaristico/strategica
di tutta l’espansione.
Sebbene scarno l’impianto narrativo risulta convincente
e anche se molto distante dal tratti canonici del gioco,
il gameplay risulta Indubbiamente divertente specie in
relazione al fatto che alla fine delle missioni avrete
accesso a tutto l’equipaggiamento messo in mostra
nelle poche ore impiegate per completarle, non meno importante
il fatto che ogni cosa recuperata sarà utilizzabile
nel resto del gioco. Proprio per questa ragione la fruizione
di Anchorage è caldamente consigliata a chi il
gioco non lo ha ancora completato…
questo è il mio gauss ce ne sono tanti come
lui ma questo è il mio…
Concluso Anchorage la sensazione è quella di
aver fruito di un qualcosa di troppo fugace per rimanere
indelebile nelle memoria di un giocatore che ha passato
ore ed ore nella “zona contaminata”…è
innegabile però l’apporto al gioco dato dalle
armi e le armature recuperate in Anchorage, in alcuni
frangenti assolutamente determinanti… a mio avviso
un’aggiunta indispensabile per fruire in toto dell’offerta
di fallout, a voi la decisione se la spesa di 800 MP vale
qualche ora di variazione sul gameplay e l’arsenale
recuperabile (e notevole per qualità…)
GRAFICA 9.5
SONORO 9.5 GIOCABILITA’
8
LONGEVITA’ 4 (è pur sempre un espansione…)
VOTO FINALE 6.5
PUNTA DI DIAMANTE
Graficamente straniante
Equipaggiamento recuperabile strepitoso
Divertente da subito
PECORA NERA
Gameplay profondamente orientato verso l’action…
Recensione a cura di Toni Viceconti
The Pitt
Come di consueto per integrare l’espansione nel
gioco riceverete una richiesta di aiuto, questa volta
proveniente dall’estremo nord dell’area. Arrivati
a destinazione troverete un uomo intento a difendersi
da due pericolosi predatori… ovvio che i due poveretti
non hanno idea di cosa siete in grado di fare, sterminati
i due verrete informati dallo straniero dell’esistenza
di un area a voi sconosciuta chiamata il Pitt (la fossa…)
contrattivo di Pittsburg, la città statunitense
che nello storytelling di Fallout è ormai lo spettro
della città industriale che era in passato…
il Pitt, nei racconti dello straniero, è governata
da un tiranno che ha schiavizzato la maggior parte della
popolazione già duramente piegata da una malattia
degenerativa che conduce i contaggiati a trasformarsi
in una sorta di “ghoul” deumanizzati fino
al punto di non riuscire più a rimanere in posizione
eretta… abomini feroci e forti quanto basta per
averne paura… lo straniero però sostiene
che il tiranno in questione (di nome Ashur…) è
in possesso di una cura in grado di far regredire il contagio
e eliminare di fatto la malattia, una cosa del genere
in mano agli schiavi permetterebbe una rivolta definitiva
e implacabile nei confronti dell’odiato dittatore
auto eletto…
ovvio che i malandati schiavi hanno bisogno di una mano,
e chi meglio di voi si può eleggere a paladino
dei poveri disadattati di PITTsburg?
Ma non temete, chi ha il karma negativo avrà modo
di continuare sulla strada del male…
E poi, chi ha mai detto che dovete necessariamente aiutarli?
Schiavi sull’orlo della rivolta…
Seconda in ordine temporale, l’espansione The Pitt
parte con presupposti molto diversi da Operation Anchorage.
In totale contrasto con il gameplay visto nella precedente,
The Pitt integra molto lentamente il vostro pg nel contesto
narrativo. L’atmosfera che si respira tra le strade
del Pitt è da subito ostile e poco rassicurante,
le strutture pericolanti sono tenute insieme da impalcature
edilizie di fortuna, sovrastano il giocatore in modo opprimente
soffocando da subito il senso di libertà che sovente
si può avvertire nella zona contaminata. Le persone
che incontrate, i primi che vi rivolgeranno la parola
oltre le mura, appaiono da subito scontrose e poco inclini
a fidarsi di uno straniero…il senso di smarrimento
provato appena fuori dal vault 101 torna nuovamente più
drammatico e spiazzante… nel Pitt siete davvero
soli, una sensazione che mai come in questa espansione
viene enfatizzata dal contesto sia narrativo che scenografico.
La storia, al contrario di Anchorage, vi vede coinvolti
in scelte morali costantemente ambigue, sarete sempre
in bilico tra due fazioni, entrambe hanno torto, entrambe
hanno ragione, le vostre azioni saranno determinanti per
il successo di una o l’altra, raggiunta la conclusione
della quest però vi renderete conto che è
impossibile accontentarle entrambe…la sensazione
di smarrimento e impotenza tornerà nuovamente a
farvi visita nonostante la convinzione con cui avete effettuato
le vostre scelte. Emotivamente sarete coinvolti come lo
siete stati nel resto del gioco, per certi versi anche
di più, le tematiche affrontante in the Pitt sono
qualcosa di scomodo e incredibilmente attuale, impossibile
rimanere indifferenti a quanto narrato, se non convinti
delle vostre scelte il disagio e il rimorso saranno vostri
compagni per parecchio tempo, anche fuori dal Pitt…
avete già capito che molto dell’avventura
verrà trascorso parlando, l’azione non mancherà
di certo, vi dovrete difendere da più parti, ogni
vostra scelta determina chi vi attaccherà e chi
vi ignorerà…ve lo ripeto, non avete amici
nel Pitt solo opportunità…
Welcome to The Pitt....
Tecnicamente parlando l’espansione si fregia di
tutte le peculiarità di cui gode Fallout 3 aggiungendo
quel tanto che basta per avere una propria identità
come territorio estraneo alla zona contaminata. L’ambiente
offre visuali decisamente suggestive, l’atmosfera
opprimente è resa ancora più soffocante
dalla scelta della palette cromatica, i rossi accesi delle
costruzioni diroccate unito al grigio cangiante dei fumi
tossici che oscurano il cielo trasportano il giocatore
in un mondo ancora più ostile di quello percepito
fuori dal Pitt. I combattimenti sono presenti come nel
resto del gioco ma strutturati, almeno inizialmente, su
scontri corpo a corpo, le stesse armi presenti nel Pitt
sono utensili da lavoro risistemati per diventare contundenti
e “cattive” quanto basta. La più eclatante
a livello estetico è la Autoaxe, una sorta si sega
circolare a motore decisamente violenta! L’area
visitabile è decisamente ampia, non immensa ma
decisamente impegnativa, esplorarla da cima a fondo richiederà
comunque qualche ora in più rispetto alla durata
della quest (completabile in non più di 4 o 5 ore…),
naturalmente al di la delle zone abitate è pieno
di ”trogloditi”, i famosi ammalati del Pitt,
avversari decisamente coriacei e esteticamente caratterizzati
in modo a mio avviso convincente e sconcertante, se nei
ghoul non si percepisce cattiveria ma solo incontrollabilità,
nei trogloditi si intravede qualcosa di malvagio, un odio
profondo per chi non è malato come lo sono loro…
agghiaccianti anche i loro attacchi, silenziosi e implacabili
riescono a creare una tensione pari ad un survival horror…
ma ci sono tante altre cose da scoprire e recuperare nel
Pitt, lascio a voi il piacere della scoperta!
L’abbandono…
A mio avviso una buona espansione, abbastanza varia
e vasta per tenervi impegnati qualche ora, forse troppo
poche ma non ha la pretesa di essere un gioco nel gioco,
è un area in più
che porta in dote nuove armi, armature e nuovi territori
da esplorare, esteticamente suggestivi e angoscianti…
a voi la scelta quanto vi ho detto vale 800MP?
GRAFICA 9.5
SONORO 9
GIOCABILITA 8
LONGEVITA 6.5
VOTO FINALE 7.5
PUNTA DI DIAMANTE
Storia intrigante e narrata in modo accattivante
Discreto numero di bivi e scelte morali
Emotivamente intenso
Una nuova area abbastanza grande e caratterizzata in modo
convincente
PECORA NERA
Quest principale non lunghissima…
Recensione a cura di Toni Viceconti |
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