Dopo l'Xbox anche il Monolite Nero si prepara
ad entrare in rete…
In Italia è arrivato il primo gioco
pensato per la rete della PS2, Socom
Navy Seals, ovvero i testoni dell'esercito
americano (mai che ti facciano un gioco con
i carabinieri nda).
Prenderete il commando di un gruppo di SEAL,
dove il vostro compito, sarà quello
di guidare la vostra squadra nel mondo dei
cattivi terroristi, alla ricerca dei novelli
Bin Laden per sconfiggere il male della terra.
Nulla di nuovo quindi, ma non è proprio
così, vedrete....
Graficamente il gioco non
si presenta malissimo, già dalle prime
battute vi accorgerete di giocare con un gioco
degno di nota, ma…
Il dettaglio grafico è buono, specie
nella raffigurazione dei soldati anche se
forse qualcosa in più si sarebbe potuto
fare.
Degne di nota sono invece le animazioni, una
vera perla; vedrete muoversi i vostri uomini
con estrema naturalezza e ugualmente i nemici,
con finezze del tipo lamenti se colpiti o
cose del genere, insomma una vera chicca.
Anche gli scenari di gioco sono realizzati
con gran cura e sono quanto mai vari, passerete
da scenari tropicali ad altri artici e tutti
molto belli. Certo le textures non sono il
massimo, alcune volte sono bruttine e il video
dimostra alcuni effetti sporchi poco piacevoli,
ma diamine, non è un quadro di Van
Gogh.
Il Sonoro è molto
bello.
Innanzitutto una menzione particolare al parlato
e ai sottotitoli, che sono presenti in tutte
le lingue maggiori (una gioia per i poliglotta
nda).
Buono anche il doppiaggio.
Le musiche sono ben realizzate, concrete e
sempre presenti senza mai infastidire durante
il gioco e anzi, contribuendo a creare l'atmosfera
giusta secondo le situazioni.
Per ultimi gli effetti sonori discreti efficaci
nel creare quel senso di guerra che in un
gioco di guerra serve, no?
La Giocabilità Bene
bene.
Sapete perché questo gioco è
tanto atteso? Perché è online?
Non solo.
Anche perché è dotato di una
periferica che a mio modesto parere, rivoluziona
il concetto d'interattività, ovvero
una cuffia con microfono. Esatto, sembrerete
dei pazzi ma parlerete ai vostri compagni
nel video, non dovrete semplicemente premere
su dei bottoni, ma anche parlare.
E in cuffia sentirete anche tutto ciò
che avviene intorno a voi.
In pratica un salto epocale in termini di
realismo.
Intendiamoci, ci sono anche i comandi manuali,
tipo se avete l'otite o vi sentite troppo
stupidi, e funzionano anche bene con un gran
numero di configurazioni, ma la cuffia è
un'altra cosa.
Il fatto di impartire vocalmente gli ordini
in maniera anche sciolta (non dovrete parlare
come i robot di guerre stellari nda) è
un passo in avanti mostruoso per un gioco.
Il gioco in se è a metà tra
un action e uno stealth, con elementi comuni
ai vari Splinter Cell, o Rogue Spear, insomma
tutti i giochi di Clancyana memoria.
I punti dolenti della giocabilità sono
una telecamera che spesso non agisce come
dovrebbe e un' AI spesso deludente, sia per
i nemici che per i vostri compagni della squadra
Bravo.
La Longevità è
un discorso a parte, perché se parliamo
d'internet è pressoché eterna.
Nel gioco offline è mantenuta da un
gioco con un buon livello di difficoltà
e con missioni sempre impegnative, sia nei
suoi obiettivi primari che in quelli secondari,
che aumentano la loro difficoltà con
l'avanzare.
Inoltre alcune difficoltà le hanno
messe anche i programmatori, tipo il non poter
salvare durante le missioni o l'estrema debolezza
dei protagonisti (due colpi e sei fatto nda).
Che dire, è un bel gioco, il
grosso salto lo fa con la presenza di questa
periferica straordinaria e con la possibilità
(da ottobre, speriamo) di poter giocare online.
È gradevole anche preso da solo
comunque, un gioco sopra la media sicuramente
nonostante alcune lacune strutturali.
Un gioco che gli appassionati di stealth game
dovrebbero avere in previsione degli sviluppi
futuri e un precursore che lascia aperte molte
aspettative per il futuro.