Siamo italiani, pertanto il tennis è
per noi poco più che un'esotica curiosità
dato che da anni non c'è un giocatore
non dico bravo, ma almeno che sappia giocare;
le donne, nostra salvezza e punta di diamante
(un tale Silvia Farina ha giocato il Master
lo scorso anno nda) non vengono nemmeno considerate,
e dove non arrivano le mancanze tecniche arriva
l'inettitudine (e dovrei usare parole più
offensive) delle televisioni pubbliche e private
che con una sporca mossa commerciale hanno
privato per anni la gente di eventi quali,
ad esempio, Wimbledon (è un ò
come se i mondiali di calcio fossero trasmessi
da Stream o Telepiù, per intenderci
nda).
Tutto questo anatema solo per introdurre l'ennesimo
tentativo di rendere il tennis uno sport da
control pad oltre che da campo, un tentativo
targato Wanadoo, l'ennesimo della serie Roland
Garros 2003: French Open.
Il tennis non ha mai avuto troppa fortuna
su computer, troppo spesso il desiderio di
fare ottime simulazioni ha tolto giocabilità
al gioco e solo Sega con Virtua Tennis ha
lasciato il segno nel settore (personalmente
ho passato ore durante la mia infanzia a giocare
con Tennis Ace, e ho vinto tutto nda). Wanadoo
da anni ci regala ogni anno un titolo della
serie RG e non fa eccezione il 2003, ma questa
longevità non è dovuta ad un'innegabile
qualità tecnica del gioco, bensì
alla totale mancanza di titoli degni di nota,
fuori il già citato Virtua Tennis o
Smash Court Tennis, di casa Namco.
Il gioco si divide in cinque modalità
(arcade, carriera, esibizione, torneo e resistenza)
in cui potrete scegliere oltre al solito nutrito
gruppo d'ignoti ben 5 celebrità (ma
nemmeno tanto, direi degli onorevoli uomini
e donne da quasi vertice).
Graficamente il gioco è
abbastanza scadente, la grafica pura e semplice
è anonima e da l'idea di un lavoro
realizzato con troppa approssimazione.
Le animazioni sono anche peggio, uguali per
qualsiasi tennista, uomo o donna, con mosse
esageratamente uguali. Inoltre la colorazione
dei campi porta la pallina a scomparire delle
volte, e come sapete se non si vede la pallina…
La Giocabilità porterebbe
un barlume di speranza negli occhi dei videogiocatori
grazie al sistema di controllo veramente intuitivo
che attribuisce ad ogni tasto un colpo. Ok.
Ma basta a fare un buon gioco? No, corpo di
mille McEnroe.
Appena comincerete a giocare vi renderete
conto che la pallina sembra quella del quidditch
di Erri Potter, voi la colpirete ma lei si
comporterà un po' come vuole, accelera,
non rimbalza, voglio dire, va bene la palla
corta ma almeno un po' di rimbalzo quando
tocca il campo ci vuole no?
I campi poi saranno tutti uguali in barba
alle strategie di gioco in base alle diverse
superfici. Inoltre vi troverete a giocare
con degli emeriti idioti la cui unica capacità
tecnica sarà buttare la palla dall'altra
parte, senza un minimo di impegno, insomma
è come se giocaste contro di me, sapreste
già di aver vinto, resterebbe da vedere
per quanto.
Il Sonoro è normalissimo,
quasi non vale la pena menzionarlo, il parlato
è in inglese e solo per annunciare
i punti, i sottotitoli sono invece in italiano.
La Longevità… che
dire, la longevità di un titolo sportivo
è a mio parere infinita, il fattore
sfida sempre diversa è importantissimo,
ma c'è un'eccezione. Se già
giochi come FIFA o altri tolgono gusto al
gioco non perché brutti ma perché
tecnicamente prevedibili, come può
questo RG competere non tanto con gli altri,
ma anche con l'idea stessa di divertimento?
Solo 4 tornei disponibili, tutta una serie
di difetti che avrete già letto, longevità
zero, non aspetterete nemmeno la fine, lo
piazzate via e basta.
Peccato, che il tennis sia
tanto bistrattato e trattato male dai programmatori,
probabilmente il vero gioco di tennis su console
o pc deve ancora arrivare, forse più
semplicemente il tennis non è uno sport
da control pad. Sarà come sarà,
ma nel frattempo tra tutti i dubbi che ci
possono essere abbiamo anche una certezza,
questo Roland Garrros non solo non è
degno del torneo cui porta il nome, ma non
è nemmeno degno del tennis, che a conti
fatti non fa altro che scimmiottare. Tenete
via i soldini e aspettate tempi migliori per
il nostro sport, e se nel frattempo giocate
il tennis con la racchetta in mano magari
tra qualche anno anche il vostro volto figurerà
tra i protagonisti di Roland Garros.