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Watchmen: La Fine č Vicina |
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Versione per la stampa -
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la review nel forum
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Produttore:
Warner Bros. Games
Sviluppatore:
Deadline
Lingua:
Sottotitoli in italiano
Versione:
Pal
Genere:
Azione
Giocatori:
1 - 2
Prezzo:
1600 Punti (circa 20 Euro)
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Nonostante gli
atteggiamenti snob dell’inarrivabile sceneggiatore
Alan Moore (a mio avviso stucchevoli, specie in virtù
del fatto che sia V per Vendetta sia From Hell
hanno ricevuto degli adattamenti cinematografici più
che dignitosi…), la sua più grande opera
fumettistica arriva al cinema carica di polemiche e pareri
ultra discordanti.
La trasposizione cinematografica ad opera di Zack Snyder
con tutti i suoi limiti (trasporre in 2 ore e 40min un
tomo della vastità di Watchmen è un’impresa
tutt’altro che semplice…) riesce ad omaggiare
in modo eccellente una delle grafic novel più controverse
degli ultimi 20 anni, riuscendo nel contempo a mantenere
un gusto estetico di parecchio vicino allo stile con cui
è stata illustrata dal ormai conosciutissimo Dave
Gibbons.
I fan più oltranzisti accettarono in malo modo
l’annuncio del film, figuratevi il successivo annuncio
di un videogame ad esso ispirato che aveva addirittura
la pretesa di fungere da prequel (mai scritto…)
del film e del fumetto (oltremodo deturpato da un annuncio
tanto azzardato…).
Purtroppo operazioni di questo tipo sono figlie di un
marketing a volte troppo spudorato, niente appare più
distorto della celebrazione di personaggi tratteggiati
dallo stesso Moore come perdenti e sociopatici (il fascino
di Rorschach che ci crediate o meno e proprio questo…
un folle mosso da ”ferrei principi”
che si muove sicuro e sgraziato in un mondo che lo ripudia…).
Un videogioco ispirato ai Watchmen dicevano, appare un
operazione seriamente discutibile sia per la difficoltà
intrinseca nel realizzare una trasposizione videoludica
di livello pari alla strepitosa grafic novel, che tipo
di gameplay potevano mai implementare in un tanto ardito
progetto?
“il tuo NiteOwl è molto meglio del mio...
io ai miei tempi avevo da offrire solo un buon gancio
destro!” Holly Mason primo NiteOwl rivolto a Daniel
Dreiberg l’erede, il successivo NiteOwl
Incredibile a dirsi ma nel calderone delle tipologie
videludiche il team di sviluppo a scelto la strada più
distante dal fumetto e nel contempo la più facile
e banale, il picchiaduro a scorrimento
(nel fumetto ci sono davvero pochissime parti in cui i
personaggi affrontano in maniera non verbale chi hanno
di fronte…).
Basito da questa scelta scarico curioso il prodotto da
XBOX-LIVE, piattaforma scelta insieme al PSN come
unica via di distribuzione (almeno momentanea…).
Con un’espressione sbigottita sul volto, dopo aver
scelto uno dei due personaggi selezionabili (Rorschach
e NiteOwl…), mi addentro in un clone “liftato”
di double dragon seminando violente percosse per tutta
la durata (esigua…) del titolo in questione…
purtroppo nonostante le premesse letterarie il gioco si
limita a proporre quanto di più scontato si possa
proporre in un videogioco nel 2009.
Il gioco procede lineare esattamente come l’illustre
precursore variando di tanto in tanto il gameplay introducendo
semplici elementi da action/adventure (nulla di più
complicato di “trova la leva e apri la porta…”
di solito alla portata di qualsiasi essere umano dai 3
anni in giù…). Nell’avanzare del gioco
il nostro avatar si evolverà acquisendo nuove combo
che sebbene risultino divertenti nell’esecuzione,
non sono minimamente indispensabili per l’avanzamento…
Un aggiunta forzata che non risolve minimamente la monotonia
di cui il gioco è pregno, aggiungeteci un’IA
tra le peggiori mai implementate e vi renderete conto
che portarlo a termine diventerà un impresa, ma
per le ragioni sbagliate…
“Non combattere con i mostri o diventerai tu
stesso un mostro.
E se guardi dentro l’abisso anche l’abisso
guarderà dentro di te…”
Sul frangente estetico non si può che encomiare
il lavoro svolto. Omaggiando nel contempo sia il Fumetto
sia il film, il team a scelto di rappresentare i “Filmati”
introduttivi con disegni animati in stile “Valzer
con Bashir” dal gusto estetico palesemente ispirato
sia per stile che per colorazione alla grafic novel ad
opera di Dave Gibbons, mentre per il gioco sia
i personaggi sia gli ambienti si rifanno in modo sistematico
alla “pellicola” cinematografica sia
per l’uso dell’illuminazione sia per la realizzazione
poligonale dei nostri, identica in tutto e per tutto alla
controparte reale.
Peccato per la ripetitività costante dei modelli
poligonali dei nemici, a volte davvero fastidiosa e d
eccessiva, il rimando alle grandi serie del passato è
evidente anche in questo frangente…
Nonostante i limiti sopraelencati, visivamente è
forse il “Live arcade” più ambizioso
mai realizzato, tutto dalle animazioni alla complessità
architettonica dei livelli non ha nulla da invidiare alle
produzioni da scaffale, anche il sonoro vanta un sottofondo
d’atmosfera e un doppiaggio ben fatto grazie alla
possibilità di avvalersi degli attori del film.
Unica nota stonata il turpiloquio eccessivo dei nostri
avversari, espediente ridicolo per rendere più
“adulto” un gioco ispirato ad un’opera
decisamente matura, inutile dire che il risultato è
quantomeno irritante, usare parole e/o insulti fastidiosi
è una strada difficile da praticare, ci vuole davvero
pochissimo per scadere nella volgarità gratuità
e il risultato è che il prodotto in questione viene
ulteriormente sottostimato dal pubblico a cui e indirizzato…
Sotto la maschera
Un passo falso per Warner Interactive, a discapito
di un comparto tecnico decisamente curato, si affianca
un gameplay troppo anacronistico e sottotono rispetto
alle produzioni odierne…
Peccato, il potenziale narrativo dell’opera a cui
si ispira è tanto grande quanto l’ego del
suo autore… merita decisamente qualcosa di più
che un mediocre videogioco… |
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Votazione
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Grafica: 8
Sonoro: 7
Giocabilitá: 4
Longevitá: 4
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Voto Finale |
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+ Punta di diamante:
+ Tecnicamente ben fatto
+ Omaggi estetici ripartiti in
egual misura sia al fumetto sia
al film
- Pecora nera:
- Noioso dopo pochi minuti
- Eccessivamente ripetitivo
- Un potenziale narrativo sprecato…
- Anacronistico oltre il consentito
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