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Transformers: The Game |
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Versione per la stampa -
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la review nel forum
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Produttore:
Activision
Sviluppatore:
Traveller's Tales
Lingua:
Italiano
Versione:
Pal
Genere:
Azione
Giocatori:
1
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Ci osservano,
imparano le nostre usanze, la nostra lingua, le nostre
abitudini… cercano qualcosa per loro indispensabile,
ma non vogliono interferire con le vite, vogliono proteggerci
da qualcosa che presto arriverà sul pianeta con
intenzione tutt’altro che pacifiche…
Purtroppo non sono soli, una fazione della loro razza
brama lo stesso potere che stanno cercando nostri “ospiti”,
ma i mezzi per ottenere ciò che vogliono sono ben
diversi… sta per iniziare una guerra, e il teatro
dello scontro è la terra…prepariamoci ad
essere trasformati…
Benchè raccontata in modo aulico, questa è
la trama che sta dietro al film di Michael Bay che impazza
da un mese a questa parte nelle sale di tutto il mondo,
un film dedicato ad una vera gloria dei giocattoli nei
mitici anni 80, i Transformers! Poco vi posso dire del
film se non: andate a vederlo! Un vero spettacolo di effetti
speciali e divertimento con un cast davvero singolare
e assolutamente azzeccato… che ne avrebbero tratto
un videogioco era scontato, che fosse all’altezza
del film…bè è tutto un altro discorso…
Autobot, TRASFORMATEVI!!!
Il gioco parte con un filmato di indubbia qualità
(specie se visto nelle sue incarnazione next gen), per
poi lasciare spazio al menù che da subito vi farà
scegliere se aiutare gli autobot a difendere il pianeta
o prendere il controllo dei decepticon e iniziare a distruggerlo…
nonostante la libertà di scelta il gameplay varia
di poco… la struttura di quasi tutte le missioni
è a tempo, il che significa agire sempre e comunque
in fretta…una struttura di questo tipo deve essere
coadiuvata da un eccellente sistema di controllo, cosa
che purtroppo nel titolo Activision non avviene completamente.
I nostri protagonisti non sono sempre duttili nel rispondere
alle sollecitazioni impartite via joypad, nella configurazione
“bipede” tutto funziona egregiamente fino
a quando non iniziamo a correre o a combattere in spazi
troppo angusti. Nel primo caso l’eccessiva lentezza
e le animazioni talvolta troppo legnose, fanno si che
il nostro raggio di azione sia “autolimitato”
a pochi metri virtuali. Per il secondo problema il discorso
si sposta alla “regia” virtuale, un qualcosa
che in determinate parti del gioco risulta particolarmente
fastidioso, la “videocamera” inquadra l’azione
in maniera spesso confusa con continui sobbalzi e blocchi
repentini dovuti alla collisione con parti dello scenario,
se vi capita di combattere vicino ad alberi spostatevi
il più velocemente possibile…affrontare il
vostro avversario può diventare un esperienza da
incubo…per il resto delle fasi di combattimento
sento il dovere di obiettare solo per il limitato numero
di attacchi disponibili, nessuna combo particolarmente
articolata, tutto piuttosto meccanico e lineare anche
con le armi da fuoco…buona l’idea di interagire
con quasi tutto lo scenario, anche se la gestione della
fisica e delle collisioni appare volutamente (e stupidamente
in certi casi) esagerata, attribuendo peculiarità
belliche ad oggetti insospettabili limitando nel contempo
i danni inferti da altri oggetti più consoni...
Risulta veramente pessima l’esperienza nelle fasi
di guida dei veicoli “autotrasformati”, tanto
da rendere a volte impossibile terminare una missione
senza aver tamponato qualcosa, non per negligenza da parte
nostra quanto per la “guidabilità”
dei mezzi implementata in maniera troppo approssimativa.
Ovvio che ogni collisione (che ripeto per il 95% sono
involontarie, dettate dal pessimo sistema di guida…)
toglie secondi preziosi al nostro già risicato
tempo…
sembra che l’esperienza maturata con Lego star wars
abbia influenzato poco il team che con questo titolo commette
degli errori comuni a tutti gli action game, tuttavia
assenti nei titoli dedicati ai mattoncini danesi…
la struttura del gioco, come già accennato in sede
di preview, ha forti legami con la già collaudato
“GTA style” ossia, una città ricreata
almeno parzialmente e ritratta in una mappa circolare
sotto lo schermo, e la nostra posizione evidenziata con
gli obiettivi da raggiungere elencati di volta in volta.
Il problema è che al contrario di GTA non avremo
mai modo di girare liberamente per la città, vincolati
sempre e comunque alle tempistiche di ogni missione, sempre
troppo strette…
Una ragazza da sogno, una macchina stupenda che si
trasforma in un surpermegafantascientifico robot…
e tutto al servizio di un nerd che riuscirà ad
essere determinante per la salvezza del pianeta…e
proprio fantascienza…
Arriviamo ora al lato tecnico dell’ultima fatica
prodotta da Activision, i robot a nostra disposizione
risultano ottimi in termini di complessità poligonale,
finemente riprodotti e assolutamente degni delle controparti
cinematografiche, peccato per i fondali e per gli altri
personaggi “non” robotica, tutti estremamente
grezzi sia in termini di massa poligonale sia per definizione
delle texture in larga parte scialbe. Non particolarmente
convincenti i cromatismi, tutti troppo freddi al contrario
degli effetti di luce applicati ai mech, sempre validi
e particolarmente azzeccati per esaltare le zone riflettenti.
Animazioni splendide per ciò che concerne la trasformazione,
non esaltanti in alcuni frangenti, a volte troppo lente
specie nei movimenti al di fuori dei combattimenti corpo
a corpo. Stabile il frame rate anche se mostra il fianco
di tanto in tanto a qualche calo, nulla di preoccupante
specie in relazione alla mole di poligoni in movimento
contemporaneamente.
Buono il sonoro, ottimi gli effetti sulle deflagrazioni
e discreto il doppiaggio (in italiano…) peccato
venga coperto di tanto in tanto dal boato degli effetti
sonori, estremamente coinvolgenti specie se avete a disposizione
un impianto home theatre…
Allspark…mhm… ma non si chiamava energon?
“Commander, Megatron, Autobot, Destructor…(decepticon
nel resto del globo) se questi nomi risvegliano in voi
ricordi sopiti le ragioni sono due:
1 avete quasi trent’anni (sigh…)
2 avete lasciato il cuore parcheggiato negli anni
ottanta come il sottoscritto…
Rimpianti a parte, mi sarebbe piaciuto mostrarvi la mia
faccia appena ricevuta la notizia dello sviluppo in corso
di un gioco sui Transformers, un espressione mista
di incredulità e preoccupazione, “sarà
la solita licenza sprecata”, tradotto, un altro
costoso sottobicchiere… e invece ho dovuto ricredermi
e anche di parecchio!!!”
Con questa frase iniziai la recensione di Transformers
armada, gioco uscito qualche anno fa sulla ormai vetusta
PS2, un ottimo action game che conquistò tristemente
solo pochi giocatori, quei pochi che per valutarne i contenuti
dovevano per forza di cose appartenere alle 2 categorie
di persone sopraccitate… come ho già appreso
tempo addietro, le mode, i generi e i personaggi nel mondo
dell’intrattenimento digitale e non, sono soggetti
a cicli di massima notorietà e relativo decadimento,
il brand, nonostante il tentativo di Atari qualche anno
fa, sta vivendo la sua ascesa proprio quest’anno.
Grazie ai soldi di Stephen Spielberg, agli effetti speciali
dell’industrial light and magic e alla regia di
Michael Bay, i robottoni trasformabili che tanto ci piacevano
nei mitici 80’sono tornati più in voga che
mai! che lo vogliate o meno, questo è l’anno
dei Transformers e come da copione, da ogni film di successo,
una soft-co di grosso calibro (Activision in questo caso)
deve realizzare un videogioco che ne richiami in tutto
e per tutto le atmosfere… purtroppo però
come spesso accade per i tie-in, non è andata esattamente
come ci si aspettava, al contrario del titolo prodotto
da Atari, il gioco convince solo in parte e basa molto
del suo appeal sulla costosa licenza cinematografica…
peccato, con un po’ di impegno in più sarebbe
stato un titolo imperdibile… |
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Votazione
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Grafica: 6.8
Sonoro: 7.5
Giocabilitá: 5
Longevitá: 6
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Voto Finale |
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+ Punta di diamante:
+ L’atmosfera del film
resa in modo discreto
+ Aspetti della trama che varcano
le soglie cinematografiche
+ Buoni i modelli poligonali
dei mech
+ Sonoro a tratti “dirompente”
- Pecora nera:
- Giocabilità minacciata
da un sistema di controllo troppo
approssimativo
- Struttura di gioco apparentemente
libera
- Infatti è estremamente
vincolata al tempo di esecuzione!
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