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Tony Hawk's Proving Ground |
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Versione per la stampa -
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la review nel forum
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Produttore:
Activision
Sviluppatore:
Neversoft Entertainment
Lingua:
Sottotitolato in Italiano
Versione:
Pal
Genere:
Sportivo
Giocatori:
1
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Come ogni anno
il team Neversoft regala agli skater videoludici
un nuovo capitolo dedicato al signore incontrastato dello
skateboarding professionale. Di novità, di capitolo
in capitolo, ne sono state aggiunte sempre parecchie,
ma a volte è difficile stupire quando si è
praticamente da soli a giocare la partita, quando non
si hanno termini di paragone… per il prodotto Activision
era così fino a poco tempo fa, fino a quando una
soft-co imponente come EA ha lanciato il guanto di sfida,
fino a quando un certo SKATE. non è apparso sugli
scaffali... Dall’annuncio dello sviluppo di questo
nuovo titolo dedicato alla tavola a rotelle, qualcosa
deve essere successo nel team dietro lo sviluppo di antonio
falco, domande inizialmente senza risposta attanagliavano
la mente sia dei coders sia dei fan che si trovarono spiazzati
nel decidere se dare fiducia a questo nuovo e validissimo
concorrente, oppure aspettare fiduciosi la risposta di
Activision con un nuovo capitolo del franchise…
le caratteristiche chiave delle serie cozzavano contro
le innovazioni che portava con se questo neonato concorrente,
come fronteggiare una grafica così realistica?
Come rivoluzionare un sistema di controllo che non tanta
semplicità è stato stravolto in questo primo
vero antagonista?
Come donare “fisicità” (caratteristica
davvero eccellente di SKATE. ) alle evoluzioni che ad
ogni capitolo diventavano sempre più improbabili?
Combattere il realismo di SKATE. con la spettacolarità
e gli eccessi (con un po di jackass qua e la…) da
sempre prerogativa della serie, era davvero la chiave
per imporre la propria supremazia? Domande lecite da appassionato
sia di skate sia di viggì dedicati, domande che
hanno ricevuto un'unica imponente e sicura risposta, articolata
in 4 parole: Tony hawk’s Proving Ground...
Il Re è tornato…viva il Re!
Come per voler rimarcare la propria supremazia, la serie
Neversoft ha introdotto alcuni cambiamenti davvero significativi.
Le caratteristiche che fecero grandi i predecessori di
THPG sono state ampliate e migliorate in maniera più
che evidente. La prima caratteristica che gode di questo
ampliamento è la modalità nail the trick
già appresa ed apprezzata nel precedente project
8, qui non limitata al rallentamento in slow motion ad
un momento specifico nell’esecuzione del trick,
ma estesa alla durata dello stesso. Non solo la posizione
dei piedi infatti, ma grazie all’introduzione di
quello che viene chiamato “nail the grab”
(attivabile premendo il grilletto sinistro), controlleremo
le mani con gli stick analogici e di conseguenza la posizione
in cui vogliamo afferrare la tavola, non solo questo,
con la seconda aggiunta, nail the manual (attivabile tenendo
premuto il grilletto destro…), controlleremo indipendentemente,
sempre tramite le leve analogiche, l’altezza dei
piedi, un modo ancora più preciso di concludere
trick sempre più articolati.
Sebbene questa modalità avvicini il sistema di
controllo a quello introdotto in SKATE. è bene
specificare che il gioco non ha come base lo sfruttamento
delle due leve analogiche, anzi in risposta all’essenzialità
del titolo EA il titolo Neversoft risponde con un uso
massiccio di ogni peculiarità del pad attribuendo
funzioni specifiche ad ogni pulsante, detto così
pare complesso, tranquillizzatevi, nulla in THPG mira
a scoraggiare i neofiti, anzi, la curva di apprendimento
non è mai stata così morbida, inanellare
le prime combo, sebbene impegnativo, non è mai
frustrante, i tempi di risposta del nostro avatar sono
assolutamente perfetti, padroneggiare distanze e tempi
di esecuzione e quanto di più intuitivo si sia
visto nella serie, è impossibile non rimanere rapiti
dal perfetto equilibrio tra impegno profuso e risultati
ottenuti, tutto in THPG è frutto di un attento
studio della periferica in dotazione.
Mai come in questo capitolo l’incentivo a migliorare
le proprie caratteristiche è il cuore pulsante
di tutta la struttura narrativa, la frase “every
skater has a story. Create yours.”.
È il modo più diretto per spiegare sinteticamente
quanta enfasi sia posta nell’editing di ogni aspetto
del gioco. Al giocatore vengono offerte tre principali
“vie” per vivere lo skate, ognuna diversa
e complementare, nelle prime fasi del gioco vi sarà
chiesto di assaporarle tutte per poi decidere, in base
alle proprie attitudini, a quale dedicarsi completamente.
La strada della carriera prevede l’esecuzione di
trick di un certo livello eseguiti con pulizia impeccabile,
questo determinerà vincite in denaro, sponsor e
gare da sogno in skate park altrettanto da sogno…
la seconda strada che tenterà di conquistare i
vostri favori è quella definita “hardcore”,
lo skate duro e puro, fatto da gente che non teme nulla
e che è pronta ad affrontare sfide al limite delle
proprie possibilità solo per avere quella scossa
di adrenalina che per quel tipo di skater vale più
di qualsiasi vincita in denaro, il corrispettivo su strada
dei surfisti di Point Break (eccezionale film di Katrine
Bigelow, se non lo conoscete lo dovete vedere assolutamente,
idem lords of dogtown, gli unici film che parlano della
cultura surf/skate senza retorica…).
La terza e ultima strada proposta è una versione
“freak” della cultura dello skateboarding,
ogni avventore di questa disciplina vedrà lo skate
come una filosofia votata alla creazione perenne di skate
park, sempre e comunque con i materiali più improbabili,
in questo contesto ogni zona è raggiungibile e
“skateabile” , nessun limite, solo
la fantasia! Tutte queste diverse “traiettorie”
prevedono un impegno e una dedizione totale, ma non pensate
che sia difficile padroneggiarne le peculiarità,
è solo questione di istinto, sarà il vostro
modo di “skateare” a farvi scegliere automaticamente
la strada da seguire… lasciatevi andare, nessuna
imposizione, solo skate…
E adesso? Adesso? Ora ti dico adesso cosa…
La piega presa ultimamente dal team mi aveva un po’
indispettito, ok per l’atmosfera scanzonata che
si respirava in ogni capitolo, ma l’aspetto grafico
era dirottato pericolosamente verso il grottesco/umoristico…
a mio avviso una scelta discutibile se l’intenzione
era quella di valorizzare lo sport dandogli la dignità
che merita…in THPG si è finalmente attuata
la virata che mi aspettavo, via gli stilemi grotteschi
e bentornato look realistico!
Tutto appare sicuramente più cupo visivamente,
ma sia le strutture architettoniche degli ambienti, sia
i modelli poligonali di personaggi, vantano una complessità
concettuale finalmente libera dai tratti demenziali avuti
nei precedenti capitoli.
Ciò non significa che gli estremismi visti nei
prequel siano stati eliminati, anzi! Ora come allora è
possibile “grindare” sui cavi ad alta
tensione, fare “wallride” al limite
delle leggi della gravità e saltare improbabili
voragini, ma se in passato queste “evoluzioni”
venivano liquidate con l’appellativo “roba
da videogame”, grazie alla nuova veste grafica
assumono tutt’altra rilevanza, il brivido e la scossa
di adrenalina ricevuti mentre si sfreccia a tutta velocità
tra le auto in movimento, unito ad un kick flip 380°
effettuato per concludere un ollie usando come rampa le
barriere dei lavori in corso, beh… è qualcosa
che nei precedenti capitoli non era avvisabile…
ogni evoluzione, anche la più banale assume tutt’altra
rilevanza in THPG! lo stile, la fisica “realistica”(esagerata
ma coerente al contesto, merito dell’havok…),
la fluidità impeccabile delle animazioni regalano
momenti di assoluto godimento ludico.
Vedere (e rivedere grazie all’editor dei video…)
le proprie evoluzioni da spettatore regala un’emozione
che è difficile da descrivere, vi basti sapere
che è unica e che nessun altro titolo “sportivo”
può regalare… di pregevole fattura anche
il resto delle caratteristiche che delineano THPG come
un prodotto next-gen per sistemi next-gen.
Texture estremamente curate sugli ambienti e sui personaggi,
meno sui mezzi, ma è un dettaglio di poco conto
tenendo presente anche gli effetti di luce applicati discretamente
ovunque, in alcuni frangenti splendidi in altri solo buoni
. un comparto tecnico privo di sbavature davvero compromettenti,
a mio avviso una rinascita per la serie che spero continui
su canoni simili…
Potrei non parlarvi del sonoro, tanto so benissimo
che conoscente bene questo aspetto dei titoli dedicati
allo skater rapace….vi faccio solo un paio di nomi
: THE CLASH, NIRVANA… vi bastano? NO? ROLLING STONE,
BLOCK PARTY, BEASTIE BOYS?!? Devo continuare? Ok avete
capito… per il resto il doppiaggio e ancora una
volta di ottima fattura, in inglese sottotitolato.
Concludendo
Ancora una volta il team Neversoft mi ha stupito
regalandomi uno dei giochi più divertenti e longevi
(in sigle player è lungo…online è
eterno!) di questo affollatissimo autunno videoludico!
Un nuovo paradigma per la serie e per il genere degli
videogame dedicati allo sport estremo più famoso
del mondo… se vi appassiona la serie compratelo
al volo, non ve ne pentirete, se non la conoscete, beh,
Proving Ground è un ottimo modo per iniziare a
conoscerla…
Spero vivamente che questo sia il primo capitolo di una
rinascita del franchise che mai come oggi si presenta
in splendida forma… |
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Votazione
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Grafica: 8.5
Sonoro: 9
Giocabilitá: 9
Longevitá: 8.5
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Voto Finale |
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+ Punta di diamante:
+ Grafica realistica e di notevole
impatto
+ Editor di personaggi e livelli
sempre più completo
+ Giocabilità ad un passo
dalla perfezione
+ Colonna sonora che ormai tocca
vette raggiunte solo dalla serie
GTA
- Pecora nera:
- Qualche imperfezione…
lievi deficienze del motore grafico
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