E’ da oggi
nelle sale cinematografiche il nuovo lungometraggio dedicato
all’immortale creatura di Sir Ian Fleming,
quel James Bond 007 che nonostante l’età
(cinematografica e narrativa…) non ha nessuna intenzione
di essere messo da parte e anzi, grazie al rilancio della
serie operato in grande stile da parte di Sony, il personaggio
è tornato protagonista di uno dei migliori esempi
di action/movie.
Il merito della buona riuscita del rilancio va attribuito
in buona parte alla scelta dell’attore che avrebbe
preso il posto di Sean Connery nell’immaginario
collettivo, la scelta ricadde su Daniel Craig, e sebbene
in molti furono dubbiosi della scelta, ebbero modo di
ricredersi una volta ammirata la performance dell’attore
britannico nel primo capitolo “Casino Royale”,
tra le più potenti e granitiche della storia del
cinema!
Tra i tanti progetti in seno al colosso statunitense “Activision/Blizzard”,
c’era ovviamente il tie-in dedicato al secondo film
con protagonista Daniel Craig. Buona parte del mondo videoludico
attendeva al varco quest’ultima fatica del team
Treyarch dal nome piuttosto assurdo (Quantum of Solace
non è esattamente un nome semplice e immediato…),
non tanto per le aspettative(che trattandosi di un tie-in
erano comunque basse e non per demeriti del team…)
quanto per la dichiarazione di Activision quando acquistò
la licenza di sviluppare prodotti videoludici dedicati
alla saga cinematografica allora in mano ad una Electronic
Arts piuttosto svogliata, la frase
“EA non si curava di questa licenza, noi faremo
molto meglio!” mise sugli attenti gli addetti ai
lavori che da allora speravano davvero in un videogioco
degno del grande James Bond…
“io lo promuovo doppio zero e lui si mette a
fare mezzogiorno di fuoco in un’ambasciata!”
Come c’era da aspettarsi il titolo è fondamentalmente
un FPS, fortunatamente il team di sviluppo ha carpito
le peculiarità dei concorrenti già in commercio
(Brothers in Arms, e Rainbow Six vegas di casa Ubisoft
su tutti…), dotando nel contempo la propria creatura
della migliore tecnologia proprietaria di Activision,
lo strepitoso engine che muove il mai troppo lodato Call
of Duty 4. il risultato per molti versi entusiasma per
altri lascia un po’ perplessi.
È ormai scontato vedere l’introduzione delle
coperture dal fuoco nemico in un gioco, specie dopo l’uscita
di Gears of War, fortunatamente nel titolo Treyarch funzionano
benissimo, il passaggio dalla 1° alla 3° persona
avviene in maniera fluida e veloce (da qui la somiglianza
con i due titoli Ubisoft…), basta solo avvicinarsi
all’ipotetico riparo, premere, e vedrete il Bond
videoludico mettere la schiena contro il riparo pronto
a mirare e colpire.
A discrezione del giocatore si può scegliere di
adottare una mira “assistita” o totalmente
manuale, i più Hardcore fra voi sceglieranno la
seconda opzione e troveranno pane per i loro denti! 007
Quantum of Solace non è sicuramente un gioco
difficile, ne tanto meno pregno di situazione ultraconcitate,
ma offre comunque una discreta sfida, merito anche degli
ambienti strutturati intorno alla controparte cinematografica,
tutti piuttosto complessi a livello architettonico, tanto
da costringervi a scegliere molto accurato le vostre coperture
durante uno scontro… essere sempre al sicuro è
una prerogativa del gioco, ma nessun posto lo è
mai al 100%!
Le meccaniche sono comunque più che collaudate,
si avanza piuttosto velocemente tra scontri a fuoco mai
troppo estremi, con sufficienti nemici da affrontare ma
mai troppi in grado di soverchiarvi, persino le fasi corpo
a corpo (in cui si fa un uso smodato del quick time event)
avrete il tempo necessario per premere il pulsante che
appare su schermo, senza per questo spezzare il ritmo
dell’azione. La natura del gioco rimane comunque
quella del tie-in, un titolo fatto ad uso e consumo dei
fan della pellicola e di chiunque voglia un titolo divertente,
in questo il prodotto Activision offre molte opzioni per
rendere il titolo giocabile da tutti, molti lo considereranno
un difetto, io la penso diversamente, un gioco ampliamente
customizzabile nei controlli e nella difficoltà
(specie se è un tie-in) serve ad avvicinare molte
più persone al mondo videoludico, quel tipo di
persone che vorrebbe conoscere meglio i giochi dedicati
al proprio film/attore/personaggio preferito, ma è
bloccato dall’approccio al pad e dalle meccaniche
videoludiche, il più delle volte estranee a questo
tipo di persone.
Il solo difetto che mi sento di sottolineare è
la scarsa longevità, purtroppo lo si finisce
in un tempo decisamente breve, ma se in un COD4 si può
in parte perdonare grazie ad una sezione online strepitosa,
in 007 Quantum of Solace decisamente no, il solo single
player lascia l’amaro in bocca…
Bond, James Bond…
Come vi accennavo qualche riga fa, il motore che muove
il gioco è lo stesso di COD4, e si vede!
Il modello poligonale di Daniel Craig è decisamente
strepitoso, così come gli ambienti, vasti quanto
basta e ricchi di dettagli, merito anche delle splendide
texture applicate, un lavoro decisamente encomiabile
da parte del team. Nulla da eccepire nemmeno sulle animazioni,
sempre perfette e senza nessuna sbavatura, grazie anche
ad un frame rate stabile.
Notevole anche il sonoro, un risultato garantito
dalle composizioni orchestrate per il film e coadiuvato
da un doppiaggio piuttosto ben riuscito, merito in particolare
delle stesse voci che doppiano i protagonisti nel lungometraggio.
Nella norma gli effetti sonori
Concludendo: un titolo divertente e coinvolgente
da subito per tutti, un esempio notevole di game design
adattabile al giocatore, in grado di impegnare quanto
basta il gamer più convinto e soddisfare il giocatore
occasionale. Probabilmente gli hardcore gamer lo snobberanno,
non posso certo farli cambiare idea, ma se tra questi
ci sono fan di 007, be’ a loro dico dateci un occhiata,
potrebbe stupirvi! |
