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Versione per la stampa -
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la review nel forum
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Produttore:
Take-Two Interactive
Sviluppatore:
3D Realms
Lingua:
Italiano
Versione:
Pal
Genere:
Action Sparatutto
Giocatori:
1 - 8
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Il periodo estivo,
si sa, videoludicamente parlando è piuttosto avaro
di uscite interessanti…
bè il più delle volte è così,
ma capita a volte che qualche soft-co regali ai gamer
a digiuno qualche prelibatezza proprio mentre credevano
di riaccendere la propria console alle prime avvisaglie
d’autunno… cosi ha fatto take 2 con somma
gioia dei giocatori verde crociati che stanno passando
l’estate combattendo alieni nella terrificante astronave
di PREY.
I più hardcore di voi avranno già sentito
nominare il gioco in questione parecchie volte, in effetti
di tempo ne è passato parecchio (10 anni…)
da quando il gioco è passato dalla fase concettuale
alla fase pratica di sviluppo…il team Human Head
di cambiamenti in fase di game e level design ne ha fatti
a iosa, il gioco è stato più volte cominciato,
interrotto e ricominciato da zero, l’unica cosa
che non è variata è la trama decisamente
fuori dal comune e il concept alla base del gameplay,
che finalmente grazie ai motori grafici odierni (dal geniale
Carmack, l’engine di doom 3…ancora all’avanguardia
nonostante l’età…) non è più
stato soggetto a compromessi di nessun tipo…
Ma andiamo con ordine…
La storia narra le vicende di Tommy, giovane cherokee
che poco apprezza la sua discendenza di pellerossa, e
delle persone a cui tiene di più, il vecchio e
saggio nonno e la sua adorata fidanzata Jen. In una serata
come tante nella riserva in cui vive accade qualcosa che
segnerà per sempre la sua esistenza, una forza
possente e sconosciuta preleva Tommy e la sua famiglia
dalla loro terra natia portandoli in un luogo che il povero
pellerossa imparerà a conoscere ed odiare. Una
razza aliena decisamente poco amichevole ha deciso di
conoscere meglio gli abitanti della terra prelevandone
una sostanziosa parte e traghettandoli in modo piuttosto
brusco in una sorta di astronave… niente di questo
luogo può dirsi somigliante a qualcosa che Tommy
abbia visto anche solo al cinema…in questo luogo
nulla segue regole che abbiano un senso logico…qui
non conta nulla, la gravità o la più basilare
concezione di spazio percorribile o percepibile, sono
solo lontani ricordi di una vita passata…in questo
luogo tutto è DAVVERO relativo… il nostro
alter ego imparerà a proprie spese come sfruttare
le peculiarità di questa nuova realtà artificiale,
ma l’aiuto più grande per uscire da questa
assurda situazione arriverà proprio dalle origine
cherokee che cerca di reprimere da tempo…
“volevo vedere il mondo, non un altro mondo!!!”
La prima cosa che ho pensato pad alla mano è stata
”che palle l’ennesimo FPS”, nell’affermazione
l’unica verità è che PREY è
un FPS… ma non un comune FPS, anzi a dirla tutta
è uno dei più atipici e contorti parti videoludici
che mi sia mai capitato di provare… al di la della
trama che a primo acchito può sembrare una colossale
stro…emh… collezione di banalità (in
realtà coinvolge e l’interesse va in crescendo
con le ore di gioco…poche in verità), il
gameplay merita una menzione speciale e al team va un
plauso per come è stata integrata ottimamente l’interattività
con l’ambiente circostante, una cosa del genere
non accadeva da half life 2… come vi accennavo qualche
riga fa, la gravità non ha alcun senso in PREY,
cosi come la vostra percezione di spazio…mi spiego
meglio, in ogni area che affronterete camminerete su una
superficie, ma non è detto che nell’esplorarla
rimarrete su quella superficie… potrete ritrovarvi
a camminare sui muri adiacenti o sul soffitto per poi
uscire da una porta che all’inizio dell’esplorazione
si trovava proprio sopra di voi…a migliaia di metri
sopra di voi! Cosi come le stanze in cui capitate involontariamente,
ad una prima occhiata sembrano prive di uscita, ma siete
proprio sicuri che la cassa sul pavimento sia solo una
cassa? E siete davvero sicuri che sia chiusa da tutti
i lati? Domande stupide? Può darsi, ma sono proprio
le domande assurde che vi salveranno la vita, perché
credeteci, anche le soluzioni degli enigmi sono assurde
in PREY… inutile negare che sono entusiasta del
gameplay, in ogni minuto il titolo Human Head regala attimi
di puro delirio rinnovandosi di continuo e soprattutto
senza frustrazioni di sorta.
Per evitare inutili pellegrinaggi in caso di morte accidentale
il gioco si avvale di numerosi check point e di una peculiarità
ai fini narrativi che torna dannatamente utile ai fini
ludici… il decesso prevede l’esplorazione
del regno dei morti e il combattimento per ripristinare
l’energia del nostro spirito e tornare in possesso
della controparte fisica. Il “vagare” del
nostro spirito non si limita al solo decesso, in qualsiasi
momento tramite la pressione di un tasto, entreremo nel
regno spirituale (si lo so, state pensando a soul reaver…
simile si ma in PREY è decisamente più semplice
entrare e uscire dai due piani…), indispensabile
per risolvere enigmi e in alcuni momenti passare inosservati.
Tecnicamente benché non deprecabile, soffre di
tutti i limiti di un motore grafico ormai un po’
datato, il peggio però è che la versione
x360 è stata ottimizzata da VENOM games che inspiegabilmente
non è riuscita a trasferire perfettamente la comunque
piacevole controparte per PC… i motivi mi sono pressoché
oscuri ma mi indispone vedere un hardware come la 360
sfruttato così male…il risultato per rendervi
l’idea è poco lontano da quake 4…molto
poco lontano…
Sul character design e sul tipo di atmosfere potrei disquisire
per ore senza riuscire a farmi capire, vi dirò
solo che di mascelloni ne ho visti già abbastanza
e che di ambienti grondanti carne e metallo ne sono pieni
già diversi giochi…guarda caso condividono
tutti lo stesso motore… un po’ di fantasia
in questo frangente non avrebbe guastato…ovviamente
l’illuminazione dinamica è tra le migliori
mai viste… insuperate dai tempi di doom 3 infatti…
Menzione speciale anche per le musiche, ottime e pertinenti,
epiche e maestose nel momenti giusti, malinconiche è
drammatiche in altri, ottime sotto tutti i punti di vista.
Tutta questa opulenza di giocabilità purtroppo
si esaurisce in una manciata di ore… il gioco termina
dopo troppo poco tempo, e il palato ormai abituato a cotanta
pietanza ne vorrebbe decisamente di più…
be’ accontentiamoci, non capita spesso di trovare
un prodotto così “fresco” dopo ben
10 anni di gestazione.. |
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Votazione
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Grafica: 6.5
Sonoro: 7.5
Giocabilitá: 9
Longevitá: 7
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Voto Finale |
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+ Punta di diamante:
+ Giocabilità eccelsa
+ Level design e interazione fuori parametro
+ Divertente e discretamente impegnativo
- Pecora nera:
- Poco longevo
- Tecnicamente inferiore alla controparte PC
- Ottimizzazione difettosa
- Stile grafico e character design ormai datato
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