|
Best games |
|
|
Siti Partner |
|
|
|
|
In collaborazione |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Perfect Dark Zero |
|
|
Versione per la stampa -
Commenta
la review nel forum
|
|
|
|
|
|
Produttore:
Microsoft Game Studios
Sviluppatore:
Rare
Lingua:
Italiano
Versione:
Pal
Genere:
Sparatutto
Giocatori:
1 - 32
|
|
|
|
|
|
|
Sono passati alcuni
mesi dal lancio della bianca speranza Microsoft, è
tempo di bilanci conferme e smentite. Con uno spirito
del “con senno di poi” vado a recensire uno
dei due prodotti Rare presenti fin dal primo giorno di
uscita della console, il discusso “Perfect dark
zero”. Le peculiarità in comune con il compagno
di scuderia “Kameo” sono più di quanto
crediate, una fra tutte il tempo di sviluppo, entrambi
hanno attraversato una gestazione travagliata e almeno
una generazione di console. I titoli dal così tortuoso
sviluppo raramente riescono a stupire una volta terminati
specie se hanno zoppicato nel passaggio da un sistema
all’altro…un destino scampato per Kameo grazie
alle indovinate scelte di game design (datate ma valide…)
e al comparto estetico, sottoposto ad un lifting decisamente
ben riuscito che ha mascherato in modo convincente un
character design e un level design che ha ormai troppi
anni sulle spalle…sorte decisamente diversa per
la prima avventura di Joanna Dark ( le vicende narrate
in PD0 sono antecedenti all’avventura già
ammirata su N64…), il lavoro di restyling per adattarsi
alla nuova piattaforma è decisamente poco convincente
da tutti i punti di vista… ma andiamo con ordine…
Probabilmente qualcuno in Microsoft pensava al titolo
Rare come un palliativo valido nell’attesa di Halo
3… evidentemente una più attenta supervisione
dello sviluppo del titolo ha fatto desistere la casa di
Redmond dal creare un hype immotivato, il colosso statunitense
ha così evitato di fare brutte figure da aggiungere
al già poco brillante lancio della 360 (la carenza
di hardware è stato deleterio, specie se consideriamo
che il periodo in cui la console venne distribuita era
a ridosso delle festività natalizie…). Intendiamoci,
PD0 non è un titolo da dimenticare, semplicemente
non è un gioco che necessita di una 360 per essere
giocato, effetti di post produzione a parte, girerebbe
tranquillamente su hardware ben più modesto. Nella
fobia di sfigurare con gli altri colleghi FPS presenti
al lancio ( tra i quali spicca il bellissimo Call of Duty
2…), la Rare ha letteralmente abusato di ogni effetto
applicabile e gestibile dalla 360 trasformando tutte le
texture in un agglomerato di dubbia consistenza, un lucido
e plasticoso bump che di fatto rende finta e sgradevole
ogni superficie.
La fiera del “vorrei ma non posso” continua
con il character design e le animazioni dei personaggi
che popolano lo schermo. Il primo oscilla tra l’orrendo
e il poco ispirato, le seconde sono un incrocio tra il
banale e lo “scomposto”… a peggiorare
ulteriormente la situazione intervengono nuovamente i
grafici Rare applicando ai personaggi i medesimi effetti
già “ammirati” nell’ambiente…serve
dirvi che il risultato è di dubbio gusto estetico?
Ve lo dico…
purtroppo i difetti estetici non si fermano qui, all’elenco
si aggiunge il level design che da solo ci riporta a tutto
ciò che erano gli FPS prima di Halo…lineare
e anche di più… con il grave problema di
mostrare in più occasioni l’età del
suo concepimento, gli elementi naturalistici in particolare
sofrono di accostamenti decisamente poco riusciti, il
più delle volte sono realizzati con poca maestria,
pecche perdonabili ad un titolo di 3 / 4 anni fa, decisamente
inconcepibili oggi.
Alla bagarre innescata dalle poco felici scelte estetiche
si aggiunge un sonoro nella media con musiche molto poco
incisive (un crossover malriuscito di rock ed elettronica…bè,
il gioco non è quake e le musiche non le ha composte
trent reznor…porelli ci hanno provato…) e
per circa il 40% dell’avventura decisamente fuori
luogo … purtroppo nemmeno i dialoghi aiutano, la
banalità dei discorsi, unita all’interpretazione
dubbia dei doppiatori, precipita il parametro nella sufficienza
più risicata… sufficienza perché in
un paio di occasioni il cinismo della protagonista strappa
qualche sorriso e gli effetti sonori convincono senza
riserve.
A mantenere vivo l’interesse fortunatamente interviene
una trama tutto sommato avvincente e un sistema di controllo
decisamente intuitivo e versatile come le armi e le attrezzature
di cui dispone la nostra “eroina” (come insegna
l’FPS moderno potrete usare due armi alla volta,
purché non necessitino di due mani per impugnarle)
. L’azione si divide tra action e stealth, in entrambi
i casi il gioco perdona decisamente poco distrazioni o
leggerezze, ad ogni errore commesso ci manderà
contro dozzine di nemici e ad ogni decesso ci toccherà
iniziare dall’unico check point disponibile per
livello…la frustrazione e dietro l’angolo,
fortunatamente però il tasso di sfida è
ben calibrato, prevenire gli sbagli vi verrà automatico
in molte occasioni, tutto sta a quanto tempo impiegherete
a prendere confidenza con il gioco. La curva di difficoltà
non è eccessivamente ripida, è la struttura
stessa del gioco ad essere poco permissiva…armatevi
di pazienza, vi servirà.
Discorso completamente diverso per il multiplayer online,
vengono rilasciate nuove mappe di tanto in tanto e il
confronto con veri giocatori rende il tutto decisamente
più avvincente, aggiungete la possibilità
di usare mezzi come hovercraft e jetpack(!) e converrete
con me che ora come in passato la modalità online
può salvare la giocabilità di un titolo... |
|
|
|
|
Votazione
|
|
Grafica: 5
Sonoro: 6
Giocabilitá: 7
(in multiplayer 8.5)
Longevitá: 7
|
|
|
|
Voto Finale |
|
|
|
+ Punta di diamante:
+ Ottima sezione multiplayer
+ Impegnativo
+ Dinamico
- Pecora nera:
- Tecnicamente un capolavoro del cattivo gusto
- Un abuso di effetti assolutamente sgradevoli su tutte le superfici del gioco
- Parti stealth raffazzonate
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Distributore
Gallery
Trailer
Download
|
|
|
|