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Xbox 360 - Dark Messiah of Might and Magic: Elements |
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Dark Messiah of Might and Magic |
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Versione per la stampa -
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la review nel forum
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Produttore:
Ubisoft Entertainment
Sviluppatore:
Ubisoft Annecy
Lingua:
Italiano
Versione:
Pal
Genere:
Azione
Giocatori:
1 - 10
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Atteso da tempo
dagli utenti della console Microsoft, arriva finalmente
quel Dark Messiah che fece impazzire gli utenti PC nel
lontano 2006 (in termini ludici è un eternità!).
Il titolo, per chi non lo ricorda, è un ibrido
interessante tra FPS e GDR con entrambe le caratteristiche
sfruttate al meglio per garantire un’esperienza
sicuramente originale e fruibile da chiunque apprezzi
le atmosfere medieval/fantasy (per ulteriori dettagli
consultate la recensione per la versione PC…).
La trama su X360 non è variata di una virgola rispetto
alla controparte PC, noi impersoneremo Sareth, figlio
adottivo del potente mago Phering, un maestro che ha passato
tutta la sua vita nel preparare il suo “discepolo”
al futuro che lo attende, un futuro ignaro al nostro avatar
ma a quanto pare privo di segreti per il nostro mentore…
non vado oltre perché il titolo non è certo
una novità, la storia è ormai patrimonio
di chiunque abbia letto la recensione o visto il gioco
in azione su PC tempo fa… e a ben guardare non è
certo un baluardo di originalità… se per
quanto concerne la trama il gioco non si discosta dalla
sua precedente incarnazione, per quanto riguarda il la
struttura del gameplay la variazione è stata decisa
e quantomeno azzardata… Se nella sua prima apparizione
il gioco permetteva al giocatore di sviluppare molteplici
capacità indipendentemente dai valori prefissati
dalle classi (non vi era una vera distinzione, il nostro
avatar era in grado di usare arti magiche e di combattimento
corpo a corpo con la stessa disinvoltura di un mago o
di un guerriero, la scelta di cosa potenziare era a discrezione
del giocatore tramite “l’albero delle abilità”..)
nella versione X360 all’inizio dell’avventura
ci viene chiesto a che classe vogliamo appartenere, 4
in totale, guerriero, mago, arciere e assassino, con tutte
le limitazioni che questa scelta obbligata impone…
naturalmente la scelta iniziale influenzerà pesantemente
lo svolgimento dell’avventura limitando oltremodo
le possibili varianti su come affrontare una situazione…una
scelta decisamente discutibile…
la componente “ruolistica” è
talmente risicata rispetto alla controparte PC (già
di per se non eccelsa, ma non era comunque pensata per
esserlo…) da non essere nemmeno presa in considerazione,
il gioco è e rimane un FPS con il tremendo difetto
di essere tra i più lineari e vincolati in circolazione,
quel poco di originale che differenziava l’originale
dal resto degli FPS su PC, qui è stato banalizzato
nel migliore dei casi oppure eliminato nel peggiore…
purtroppo molti appartengono al secondo opzione…
Il messia oscuro e le tenebre che porta con se…
La potenza della macchina verde crociata, a detta di Ubisoft,
ne avrebbe favorito il porting garantendo tutte le migliorie
che servivano al titolo per non risultare datato sulla
stessa piattaforma che ha dato i natali a titoli di notevole
impatto grafico/ludico.
Purtroppo benché l’engine grafico sia il
Source, lo stesso alla base di half life 2 (tornato in
auge grazie alla splendida versione ottimizzata per xbox
360 e PS3), non ha subito le varianti messe in atto da
Valve con la versione next gen del suo capolavoro, e si
presenta oggi pesantemente ridimensionato rispetto a come
si presentava allora su PC (allora decisamente pesante
da far girare anche su macchine performanti)… imbarazzante
constatare quanto sia stata scarsa l’ottimizzazione
da parte di Arkane studio… texture piatte come non
se ne vedevano da tempo (persino alcuni titoli della prima
Xbox vantavano superfici migliori), animazioni imbarazzanti
per la loro rigidità e ripetitività e una
generale semplicità nelle geometrie architettoniche,
che se nella controparte PC venivano mascherate da un
uso eccellente dell’illuminazione e dalle texture
sempre complesse, nella versione xbox appaiono in tutta
la loro sgradevole semplicità, terrificanti persino
le routine di gestione della fisica da parte dell’havok
(incredibile se pensate che e lo stesso usato in HL2),
i corpi dei nemici uccisi assumono posizioni decisamente
ridicole e l’interazione con il fondale è
alquanto dozzinale, specie se confrontato con il cugino
pcista… ma la cosa che lascia interdetti e vedere
a schermo un comparto grafico/tecnico di così scarsa
qualità in un prodotto Ubisoft, da sempre attenta
alla qualità grafica dei propri prodotti (vi basti
pensare ad assassin’s creed…ad oggi in vetta
alla migliori performance artistico/ludiche della casa
d’oltralpe e non solo…).
Sebbene sul frangente estetico in parte deluda, “ELEMENTS”
riesce comunque a mostrare location di indubbio fascino,
in particolare grazie all’iconografia tipica del
genere che, almeno nel sottoscritto, ha ancora il suo
appeal.
Menzione a sfavore anche per il sonoro che se da una parte
riesce a coinvolgere a tratti grazie ad alcune composizioni
intriganti, sconvolge per la pessima sincronizzazione
di tutti gli effetti sonori, i rumori anticipano o ritardano
nell’enfatizzare l’azione in corso risultando
per lo più irritanti…
Concludendo…
Ritengo Dark Messiah uno dei peggiori casi di svogliatezza
da parte di un team di sviluppo… non ci sono scuse
che tengono, la macchina di casa Microsoft ha mostrato
più e più volte cosa è in grado di
gestire (ve lo devo dire? Ve lo dico…Gears of war
è uscito nel 2006…) vedere un titolo dalle
potenzialità enormi rovinato da un porting così
imbarazzante non fa che intristire l’utenza X360
che (come il sottoscritto) ne attendeva con ansia l’uscita…
un brutto colpo Ubisoft… |
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Votazione
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Grafica: 5
Sonoro: 5
Giocabilitá: 5
Longevitá: 6.5
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Voto Finale
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+ Punta di diamante:
+ Atmosfera comunque degna di
nota
+ Immediato da subito
+ Coinvolgente…
- Pecora nera:
- Tecnicamente incredibilmente
sotto la media dei titoli usciti
su Xbox 360
- Di molti km sotto la versione
pc
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