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Xbox 360 - Brothers in Arms: Hell's Highway
Brothers in Arms: Hell's Highway
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Produttore:
Ubisoft Entertainment
Sviluppatore:
Gearbox Software
Lingua:
Italiano
Versione:
Pal
Genere:
Sparatutto
Giocatori:
1 - 20
Dopo un parto decisamente travagliato, il pargoletto di papa Gearbox e mamma Ubisoft arriva finalmente sugli scaffali, certo si è fatto attendere parecchio, ma la domanda che mi sono posto mentre il gioco veniva caricato nella mia X360 era: sarà valsa la pena aspettare tanto tempo?
La risposta mi si è dipanata dinnanzi come una granata esplosa in pieno viso… un qualcosa di dirompente che non credevo di ritrovare in un videogioco…ma andiamo con ordine…

La guerra è sporca come l’animo umano…
Se come me avete adorato il serial TV “Band of Brothers” non faticherete a commuovervi dopo i primi minuti passati in compagnia del Sgt Matt Baker… i riferimenti narrativi erano palesi già dal nome scelto per la serie videoludica, ma mai come in questo capitolo la narrazione del gioco riesce ad essere evocativa ed emotivamente intensa quanto la fortunata miniserie firmata Steven Spielberg-Tom Hanks, sicuramente molti dei pregi ludico/narrativi sono da attribuire al contesto storico in cui è ambientata la vicenda, (l’operazione market garden… la più grande disfatta dell’esercito angloamericano in territorio nemico, cercando di assicurarsi punti strategici, gli alleati persero l’intera prima divisione aviotrasportata britannica e la brigata autonoma dei paracadutisti polacchi…) e al modo in cui la sceneggiatura preparata per il gioco riesce a collegare il fatto storico alla vicenda (fittizia ovvio, ma drammaticamente verosimile…) personale del protagonista.

Tramite i numerosi intermezzi filmati (realizzati con il motore del gioco…) scopriremo la psicologia del protagonista e quanto sia diffide per lui accettare e reagire al proseguo degli eventi… le similitudini tra Matt Baker e Winters (protagonista della fortunata miniserie TV) si fanno via via più evidenti, vivere quelle emozioni anziché assistervi passivamente è un qualcosa di inedito per un titolo dello stesso filone…fino ad oggi nessun videogioco a sfondo bellico era riuscito a rappresentare così bene l’emotività dei propri personaggi, un pregio non da poco considerato quello che pensano i più (leggasi stampa non specializzata, benpensanti e tutti gli attivisti antivideogioco…) degli FPS. Decisamente la parte meglio riuscita di tutta la produzione Ubisoft, non è difficile immaginare il perché dei numerosi posticipi…una trama così ben congegnata, un lavoro così complesso e articolato in fase di sceneggiatura devono aver richiesto molto tempo…molto di più delle ottimistiche previeni di lancio iniziale…

Ma veniamo al gioco vero e proprio, come per i predecessori il gioco è essenzialmente un FPS con forti commistioni strategico/tattiche.
Avremo quattro squadre da gestire (selezionabili tramite le “frecce” del D-pad), tutte con abilità diverse, la scelta di ognuna di queste andrà effettuata in base alla loro idoneità al contesto.
Le differenze sostanziali sono caratterizzate dal volume di fuoco che sono in grado di produrre, ma avere più potenza non è sempre la soluzione di tutte le diaspore, gli aggiramenti e i fuochi di copertura sono sempre la mossa più azzeccata, pianificare un attacco sfruttando il terreno di scontro (visionabile anche tramite un utilissima mappa tattica…) permette di individuare i migliori punti in cui coprirsi. Apprezzabile l’introduzione della possibilità di danneggiare sensibilmente gli scudi temporanei, molti nemici , una volta privati del riparo andranno in totale panico, un’ottima occasione per attaccarli in maniera veloce ed incisiva!

Nella struttura di base non si differenzia in modo davvero straniante rispetto ai prequel, certo aggiunge alcune finezze rese possibili dal passaggio generazionale.
Ottimo il sistema implementato per dare ordini alla squadra, veloce e intuitivo, peccato che a volte i “nostri” non capiscono esattamente dove andare e si posizionano esattamente sulla linea di tiro nemica… fortunatamente i casi di demenza artificiale del nostro team benché presenti, sono piuttosto rari… non male l’I.A. dei nostri avversari piuttosto veloci e reattivi, se gli sorprendiamo avremo pochissimo tempo prima che qualcuno di loro ci crivelli di colpi.
Un approccio tipicamente “arcade” garantisce “morte certa”, se li volete affrontare dovrete necessariamente pianificare ogni attacco, viene premiata sempre e solo l’efficacia dell’operazione, la velocità di esecuzione è relativamente importante.
Il gioco offre anche momenti un po’ meno “tecnici” ed intelligentemente si collocano esattamente dove il giocatore ha bisogno di spezzare la tensione…

Una foto sbiadita dal tempo…
Tecnicamente il gioco cerca di essere al passo coi tempi ma a fatica, nonostante l’implementazione dell’ormai famosissimo Unreal Engine 3, gli ambienti non hanno un numero di poligoni sufficiente per regalare scorci dello stesso impatto di call of duty 4, specie in relazione alla qualità delle texture applicate alle superfici, tutto nella più totale normalità, ma nonostante tutto non sono certo meno impattati del resto degli FPS bellici apparsi su console… d’altro canto i volti dei nostri personaggi sono impressionanti sia per l’animazione e l’espressività sia per la realizzazione tecnica davvero notevole. Altro fattore da considerare è l’implementazione lell’illuminazione dinamica, davvero ad uno stadio eccelso specie nelle raffigurazioni in notturna, evocative come in pochi altri titoli, e non riscontrabili nello stesso filone, almeno non a questo livello…

Ottime le musiche gli effetti e il doppiaggio, ancora una volta eseguito ad arte da veri artisti che hanno saputo interpretare dei personaggi dandogli uno spessore riscontrabile solo in mass effect…

Conclusioni:
un titolo affascinante ed evocativo come pochi, prende spunto da una grande opera ma lo fa in modo referenziale mettendoci tanto del proprio e costruendo una trama articolata e raccontata in modo sublime, i lievi difetti tecnici poco infangano quello che ad oggi definirei:
miglior FPS sulla seconda guerra mondiale mai realizzato…
Fatelo vostro, giocatelo online, offline a a tutti i livelli di difficoltà (il veterano è davvero tosto! Nessun riferimento video e bastano 2 colpi per morire!!), non ve ne pentirete!
Recensione a cura di:
Toni Viceconti
Votazione
Grafica: 8
Sonoro: 8.5
Giocabilitá: 8.5
Longevitá: 8

Voto Finale
8.5
Consigliato da Overgame

+ Punta di diamante:
+ Storia intrigante e superbamente narrata
+ Riferimenti storici accuratissimi
+ Impegnativo ma giocabile da chiunque

- Pecora nera:
- Graficamente un po’ retro
- I.A a tratti non eccelsa
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 Editoriali

Distributore
Ubisoft

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