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Xbox 360 - Call of Juarez: Bound in Blood |
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Call of Juarez: Bound in Blood |
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Versione per la stampa -
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la review nel forum
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Produttore:
Ubisoft
Sviluppatore:
Techland
Lingua:
Italiano
Versione:
Pal
Genere:
First Person Shooter
Giocatori:
1 - 16
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È passato
molto tempo dall’ultima volta che uno dei miei generi
cinematografici prediletti era apparso su console e PC,
l’ultima comparsata di cowboy e colt risale ormai
al 2006 quando un allora poco conosciuta Techland realizzò
un piccola perla in ambito videoludico, lo splendido Call
of Juarez, uno sparatutto in prima persona talmente ben
fatto che i fan della frontiera americana e del vecchio
west lo accolsero con i giusti e dovuti fasti. Peccato
che allora per far girare l’esoso quanto strepitoso
motore grafico bisognava possedere macchine di un certo
prestigio, la situazione migliorò con un discreta
conversione per la nostra 360. Fortunatamente il team
che lo realizzò ha deciso che era giusto investire
nuovamente in quei personaggi e in quella ambientazione
che nonostante gli anni e le numerose rappresentazioni,
mantiene un fascino che non accenna a sbiadire (pensate
al recente annuncio di red dead redemtion, seguito del
meraviglioso red dead revolver), e così arriva
quasi a sorpresa un prequel di quel titolo che tanto mi
entusiasmò qualche anno fa… signore e signori
salutate con un applauso il ritorno del reverendo Ray
McCall!
Squadra che vince…
A sorpresa il motore messo a punto per il primo capitolo
ormai uscito 3 anni fa è stato riutilizzato anche
in questo nuovo episodio. Ma non temete, le cose fatte
bene non invecchiano mai, e opportune modifiche rese possibili
dalla tecnologia di oggi possono rendere strepitoso qualcosa
che sulla carta ora è assolutamente ordinario.
Ora come allora le texture stupiscono per dettaglio e
qualità artistica sia nella scelta dei colori sia
nella qualità delle strutture poligonali su cui
sono implementate. Cio che veramente strabiglia sono le
migliorie apportate dal team, si va da un uso eccelso
dell’illuminazione dinamica ad un’implementazione
intelligente degli effetti particellari direttamente integrati
nel gameplay fino ad un utilizzo consapevole e realistico
della fisica in-game… ma non è solo di doti
tecniche che il motore del gioco raccoglie i suoi meritati
elogi, la direzione artistica è assolutamente pregevole
a partire dal design dei livelli, ispirato e avvolgente
come pochi altri, l’illusoria libertà di
movimento suggerita dalle inquadrature coinvolge il giocatore
a tal punto da non accorgersi di essere su di un percorso
pressoché obbligato, una sorta di regia guida le
nostre azioni a favore di una spettacolarità inconsapevole
delle nostre gesta, notevole!
Discreto anche il doppiaggio, in nessuna delle voci mi
è parso di sentire scarsa convinzione, ogni personaggio
risulta caratterizzato in modo sicuramente non banale
e mantengono tutti la giusta drammaticità in base
alle circostanze narrative. Superbamente evocative le
musiche, sempre cariche del giusto pathos e sempre adatte
ai momenti affrontati nella narrazione.
La prateria…le colt…e i bravi vaccari…
Come per il prequel il titolo è e rimane un FPS,
ma non uno dei tanti, sicuramente uno dei migliori. La
possibilità di scegliere chi dei due fratelli interpretare
modifica il gameplay in modo radicale eccellendo in entrambe
le metodologie di completamento dei livelli. Se con il
futuro reverendo si va alla devastazione indiscriminata,
con Thomas (vero padre del “Billy” del primo
capitolo) si può optare per un approccio più
ragionato e silenzioso fatto di cecchinaggi dalla distanza
e uccisioni “nell’ombra”, una variante
decisamente più valida della modalità stealth
vista nel primo capitolo. Con questo approccio avrete
modo di “esplorare” anche se limitatamente
l’area circostante alla ricerca dei migliori appostamenti
per le vostre “esecuzioni”. Menzione particolare
per l’I.A. degli avversari, sempre particolarmente
accorta e mai prevedibile e per i duelli, che come da
tradizione western, sono quanto di più adrenalinico
affronterete nel gioco.
Concludendo…
Un avventura con tutto quello che serve per incollare
allo schermo un appassionato medio di atmosfere polverose
e desertiche proprie del vecchio west. Tecnicamente eccellente
e divertentissimo da giocare, peccato solo per la longevità
non proprio esaltante, nulla di troppo deleterio comunque,
il carisma dell’ambientazione e di suoi personaggi
è tanto grande da perdonare anche questa nota negativa…impedibile
per chiunque si commuove ogni volta che rivede gli spietati… |
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Votazione
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Grafica: 9
Sonoro: 8
Giocabilitá: 8.5
Longevitá: 6
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Voto Finale |
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+ Punta di diamante:
+ Graficamente strepitoso
+ Musiche evocative
+ Divertente e impegnativo quanto
basta
+ Narrazione intrigante
- Pecora nera:
- Longevità scarsa…
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