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Blue Dragon |
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Versione per la stampa -
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la review nel forum
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Produttore:
Microsoft Game Studios
Sviluppatore:
Mistwalker / Artoon
Lingua:
Italiano
Versione:
Pal
Genere:
RPG
Giocatori:
1
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Un anno di
attesa e poi...
E’ passato ormai un anno dall’uscita dall’ultimo
jrpg su xbox 360, Enchanted Arms, gioco gradevole ma che
non ha convinto pienamente (anche se il sottoscritto gli
ha dedicato ben un centinaio di ore di gioco!) è
ora è il turno di Blue Dragon cercare di raccogliere
la sfida e dimostrare che un buon jrpg possa anche non
chiamarsi Final Fantasy.
Mistwalker ha raccolto la sfida e ha calato un tris d’assi
per la realizzazione del suo prodotto per next gen.
Il trio delle meraviglie o quasi...
Per la realizzazione di Blue Dragon sono scesi in campo
tre pezzi da novanta nel campo dei videogiochi, degli
anime e della musica, nell’ ordine sono: Hironobu
Sakaguchi (creatore e game designer di Final Fantasy),
Akira Toriyama (disegnatore e ideatore di Dragonball e
Arale, vi basta?) ed infine Nobuo Uematsu (noto compositore
che ci ha regalato non poche opere per cui commuoverci…).
Certo è che con un cast del genere ci si attendeva
grandi cose anche sul frangente innovazione, ma a volte
per un buon risultato bisogna puntare sui propri cavalli
di battaglia, il risultato è che il sistema di
gioco è figlio dei vecchi Final Fantasy. Shu e
gli altri personaggi del nostro party assomigliano a Goku
e compagni ed infine le musiche sono evocative in alcuni
frangenti e piene di carica in altri (vedi brano per lo
scontro con i boss,una vera rasoiata heavy metal cantata
da Ian Gillian dei Deep Purple). Detto questo possiamo
tranquillamente dire che Mistwalker non ha badato a spese
per la realizzazione di questo gioco coinvolgendo questi
tre grandi nel loro rispettivo campo di appartenenza e
i risultati li possiamo apprezzare non appena inseriamo
il primo disco nella nostra console, si Blue Dragon è
sviluppato su ben 3 dischi poiché il gioco pullula
di moltissimi filmati di ottima fattura. Ci ritroviamo
nel villaggio di Talta e tutto sembra tranquillo ma a
turbare la quiete degli abitanti c’è lo squalo
della terra che ogni dieci anni riscuote il suo tributo
di sangue, così Shu, Jiro e Kluke lo affrontano
e finiscono su una strana nave volante, nella fuga una
voce misteriosa dice loro di ingoiare delle sfere luminose
e dal quel momento le ombre dei tre si trasformano in
mostri potenti che possono sferrare attacchi devastanti
e usare la magia.
Questo l’inizio della nostra avventura che ci presenterà
colpi di scena ma anche risate per il buffo presentarsi
di alcune popolazioni del mondo in cui ci troviamo ( i
deeve ad esempio,popolo di teneri orsacchiotti e danzano
per ogni cosa e in modo molto buffo!).
Draghi, Minotauri Condor e chi più ne ha più
ne metta!
Sogno o son desto? Un rpg con a fianco draghi, minotauri
e altri mostri mitologici non mi era mai capitato, ma
siamo sicuri che sia giusto così? Si questa volta
le creatura che più ci hanno dato filo da torcere
nelle nostre avventure videoludiche passate sono dalla
nostra parte e saranno fondamentali per il nostro viaggio.
Sono sempre stati esseri di cui abbiamo avuto timore e
reverenza per la loro nobiltà e la loro potenza
ed ogni volta che ne sconfiggevamo uno gridavamo al miracolo
(nota il Minotauro in God of War o i draghi in Final Fantasy
9). Ora tocca a noi comandarli e usare i loro poteri nel
miglior modo possibile, uno sballo!!!!
Alla vecchia maniera è sempre bello
Parliamo ora del gameplay e dello sviluppo dei personaggi,
questo è sempre il punto critico per ogni jrpg.
Gli scontri sono rigorosamente a turni e il nostro parametro
di agilità sarà fondamentale per poter iniziare
la battaglia con un grande vantaggio, avremo a nostra
disposizione svariate abilità dagli attacchi fisici
alle magie sia di attacco che di difesa e ovviamente di
cura. Queste abilità potremo impararle selezionando
i diversi stati dell’ombra, ne esistono ben nove,
vanno dallo spadaccino al monaco fino al supporto magico,
passando inevitabilmente dalla magia nera (magia di attacco)
alla magia bianca (magia di cura). Il grado della nostra
ombra crescerà acquisendo PO (punti ombra) che
si otterranno mediante gli scontri dove ovviamente racimoleremo
anche punti esperienza e denari, utili al nostro avanzamento
di livello i primi e indispensabili per l’acquisto
di oggetti i secondi. Da notare che potremo avanzare in
più classi a nostro piacimento e selezionare le
abilità imparate a nostra discrezione,ad esempio
potremo usare un ombra di tipo monaco con selezionate
anche abilità riguardanti la magia bianca, un consiglio
sviluppate un’ombra neutra, vi permetterà
di usufruire di più slot per equipaggiare le vostre
abilità. All’inizio del gioco ogni personaggio
avrà a disposizione 4 tipi d’ombra o classi
se preferite, ma all’incirca ogni cinque livelli
d’esperienza ottenuti potrete sbloccarne altre e
dedicarvi a un potenziamento più vasto,variando
così la crescita del vostro party in modo da poter
affrontare le battaglie in modo sempre vario e appropriato.
Blue Dragon è anche un mondo da esplorare, infatti
durante i nostri viaggi ci troveremo in grandi spazi dove,
oltre ad affrontare battaglie, dovremo anche ispezionare
alberi, rocce e quant’altro per scovare potenziamenti
oro e oggetti e gli immancabili scrigni segreti.
Negli scontri è possibile affrontare più
gruppi di mostri alla volta oppure evitarli senza preoccuparci
troppo, i famosi incontri casuali sono quasi del tutto
spariti grazie alla presenza dei contendenti sulla mappa,
un ottimo espediente che ci permette di avere voce in
capitolo anche su questo aspetto, se non vogliamo affrontare
battaglie tediose e frustranti in quel momento basta tirare
dritto senza incrociarli.
Da notare che se affrontiamo più di un gruppo di
mostri alla volta tra uno scontro e l’altro avremo
a disposizione dei bonus come il ripristino dei punti
ferita o una maggior potenza degli attacchi fisici e magici
oppure una maggiore agilità e quindi più
attacchi a nostro favore. Ottima la scelta di posizionare
teletrasporti in ogni locazione degna di nota che, previo
averli attivati, ci consentiranno di tornare sui nostri
passi e di completare missioni aggiuntive o più
semplicemente di accedere a scrigni sigillati da barriere
che in un primo momento non possiamo aprire. Il bestiario
è una delle note più positive del titolo
,in circa 25 ore di gioco infatti ho già incontrato
più di una quarantina di mostri dalle svariate
proprietà combattive (particolari i mostri murales)
e dal design prettamente anime a tratti grottesco e sproporzionato,
un character design che abbiamo imparato a conoscere ed
ad amare grazie agli innumerevoli lavori di Toriyama-san,
assolutamente gradevoli.
Musica è………ma il doppiaggio
non va
Senza dubbio Blue Dragon ci offre un comparto sonoro
per quanto riguarda le musiche di assoluto pregio, già
dal tema di apertura rigorosamente eseguito al pianoforte.
Le musiche sono evocative e sognanti e soprattutto indicate
in alcuni momenti dell’esplorazione e piene di carica
negli scontri con i boss dove io, da buon vecchio metallaro
godo tantissimo e metto a palla il volume!!!!!!!
Ottimo il lavoro di Uematsu che centra appieno il bersaglio
senza sbagliare un colpo. Purtroppo non possiamo così
dire del doppiaggio non convincente per la scelta di voci
non all’altezza (quando parla Shu sembra che ha
una patata in bocca!!!!!), discorso purtroppo valido per
tutti i personaggi, in alcuni titoli a volte la localizzazione
in italiano non è la cosa migliore… (come
rimpiango Overlord e Bioshock…..)
Ora ti mostro come si disegna un …emh…mostro…
A rtisticamente parlando il titolo vanta la presenza di
un artista di un certo rilievo nella terra del sol levante,
Akira Toriyama ormai è una celebrità non
solo nel mondo dei manga e negli anime, ma grazie ai numerosi
titoli ispirati a dragon ball e al mai troppo lodato Dragon
quest VIII, lo è diventato anche (e a ragione aggiungerei)
nel mondo dei videogiochi. Shu e compagni vantano un character
design di sicuro impatto, quantomeno la somiglianza di
questi con i protagonisti delle altre opere del mangaka,
aiuta non poco gli avventori della prima fatica mistwalker
in lidi Microsoft. Le animazioni sia per quanto concerne
i combattimenti, sia per le sequenze animate ingame, rasentano
una fluidità senza pari nei titoli simili, specie
avendo sott’occhio il panorama jrpg (desertico)
presente su 360… texture di discreta fattura adornano
un prestante motore poligonale proprietario che non concede
mai cali di nessun tipo. Ottimi e degni di nota gli effetti
di luce e l’espressività dei personaggi,
la soglia che separa questo lavoro di Sakaguchi-san e
un normale anime in 3d è davvero labile…
una grazie che spero rivedremo presto sul nostro 360…
Un buon antipasto
In conclusione posso dire che Blue Dragon non deluderà
i fans dei jrpg, me compreso, poiché il
sistema di crescita dei personaggi è semplice ma
ben strutturato, le battaglie non sono mai frustranti
e tutto questo ci assicura molte, molte ore di gioco,
una prerogativa indispensabile per un titolo del genere.
Il comparto grafico è di primo livello e anche
questo giova all’insieme e inoltre delle buone musiche
sono sempre un buona cornice in un viaggio lungo e difficoltoso.
Se siete amanti come me di questi giochi mettete pure
mezzo punto in più alla valutazione finale se no
toglietene mezzo ma in definitiva Mistwalker ha fatto
centro e se questo lo considero un buon inizio, aspetto
con impazienza Lost Odyssey per vedere quel genio di Sakaguchi
cosa saprà tirare fuori dal suo cilindro magico. |
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Votazione
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Grafica: 8.5
Sonoro: 7.5
Giocabilitá: 8.5
Longevitá: 9
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Voto Finale |
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+ Punta di diamante:
+ Sistema di crescita ben organizzato
+ Un mondo a cartoni animati
+ Grande longevità
- Pecora nera:
- Doppiaggio da dimenticare..
- Combattimenti a turni, ma è
un problema?????
- Situazioni un po’ infantili
a volte
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