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Halo: Reach |
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Versione per la stampa -
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la review nel forum
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Produttore:
Microsoft Game Studios
Sviluppatore:
Bungie
Lingua:
Italiano
Versione:
Pal
Genere:
Sparatutto
Giocatori:
1 - multiplayer
PEGI:
16+
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“Sono
uno Spartan, un soldato diverso, potenziato, “costruito”
per essere imbattibile, scelto tra i tanti per essere
il migliore, uno di quelli che fa la differenza in battaglia…
Sto per arrivare in una regione del pianeta Reach, li
mi aspetta un nuovo team, diventerò uno dei “Nobili”,
il 6°, un’elite di soldati addestrati per affrontare
qualcosa che nessuno fino ad oggi aveva mai visto…
se ho paura? Certo, sarei stupido a non averne, ma in
battaglia i dubbi muoiono insieme ai miei nemici, perché
ad uno Spartan entrato in azione non è concesso
avere timori, non senza l’autorizzazione che non
arriverà mai… non so cosa stia accadendo,ma
non posso permettermi altre domande, una volta raggiunta
la mia squadra spero di essere degno della loro fama,
di farmi valere in battaglia…
e in ogni caso spero di avere armi a sufficienza per risolvere
il problema…”
Purtroppo il nuovo membro della team Noble non ha idea
di che dimensioni diventerà il problema in cui
incapperà su Reach… i Covenant iniziano da
qui le loro ostilità verso il genere umano, la
loro ascesa al potere e il loro attacco rabbioso e indiscriminato
nasconde qualcosa che al momento ne gli Spartan ne il
resto dell’esercito possono anche solo intuire…
quello che stanno per attuare è qualcosa di terrificante
e inimmaginabile… almeno per tutti quelli che non
sono sopravvissuti agli eventi narrati in questo prequel.
Le premesse narrative dell’opera Bungie sono come
di consueto affascinanti, entrare nei panni di Noble Six
è da subito elettrizzante, vivere e vedere con
i propri occhi il primo attacco su larga scala dei Covenant
è un qualcosa che lascia ammaliati e timorosi.
I risvolti drammatici della trama, l’eccellente
equilibrio delle personalità dei membri della vostra
squadra vi coinvolgerà come pochi altri titoli,
Bungie pur non raggiungendo le vette di eticità
raggiunte in Halo 3, confeziona una storia appagante e
a tratti scioccante per i risvolti della trama e della
continuità narrativa del franchise… chi ha
giocato i vari Halo sa quanto sia importante il coinvolgimento
narrativo/emotivo, quindi non è mia intenzione
svelarvi altro… godetevelo fino in fondo.
Gli Spartan Non Muoiono mai, al massimo risultano
dispersi in battaglia
Il gameplay della saga nel corso dei capitoli ha subito
pochi ma significativi cambiamenti, Reach non fa eccezione,
mantiene tutte le correzioni e migliorie apportate nel
corso degli anni e nel contempo alcune scelte introdotte
in questo capitolo risultano anche più efficaci.
Come in tutti i capitoli del franchise le fasi giocate
prevedono scontri a fuoco su aree enormi, su altre più
circoscritte includendo comunque la possibilità
di salire a bordo di vari mezzi bellici sia vostri sia
degli avversari per pilotarli oppure per sfruttarne le
capacità offensive di solito particolarmente efficaci
e devastanti. Gli ambiente anche in questo capitolo sono
determinanti per lo svolgersi degli scontri, le aree sono
tra le più vaste mai calpestate in un FPS, e la
ricchezza di elementi permette di creare tattiche sempre
diverse per affrontare il nemico mai così determinato
a sterminarvi. L’I.A. avversaria è ancora
più evoluta che in passato, sanno sfruttare i vostri
errori e in più di un occasione riuscire a scampare
ai loro agguati sarà questione di intuizione e
velocità d’esecuzione. Loro come voi sono
in grado di sfruttare ambiente e mezzi bellici, riusciranno
a cogliervi di sorpresa più e più volte
e spesso la vostra dipartita sarà decisamente meno
affascinante di come viene descritta nel titolo del paragrafo…
la varietà di missioni proposta nella campagna
è decisamente significativa, l’equilibrio
delle varie parti e la rigida continuità narrativa,
la rende appagante sin dai primi secondi di gioco, ora
più di allora tra i migliori esponenti nel genere.
Nel cuore di Reach
Tecnicamente l’ultimo lavoro di Bungie è
sicuramente la migliore prova del Team ora alle dipendenze
di Activision. La modellazione poligonale si è
arricchita di nuove e più convincenti animazioni
il tutto enfatizzato da una cura davvero encomiabile per
i dettagli sia dei personaggi sia dei fondali e per le
texture, la cui realizzazione risulta molto più
curata che in passato, pregio non da poco considerando
le dimensioni dell’area esplorabile in pieno stile
sandbox. Rimangono ancora alcune peculiarità che
sono ormai un marchio di fabbrica del gioco, i mezzi su
ruote rimangono sempre un po’ troppo “leggeri”
e il loro procedere risulta sempre poco credibile, effetto
tuttavia trascurabile specie in relazione all’utilizzo
e la resa in movimento invece eccellente dei mezzi “volanti”.
Il motore grafico per quanto i proclami di Bungie facciano
pensare il contrario, è essenzialmente lo stesso
di Halo 3 con pregi e difetti dello stesso, certo molto
del codice originario è stato riscritto per avere
una resa ottimale con le numerose migliorie apportate
dal Team specie nel comparto animazioni a mio avviso vero
e proprio tallone d’achille di un motore grafico
altrimenti eccelso. L’illuminazione e gli effetti
legati alle sorgenti di luce sono strepitosi anche più
di quelli implementati in halo 3, il che la dice lunga
considerando che in quel titolo Bungie realizzo forse
la migliore illuminazione mai ammirata in un videogioco…
altro pregio di tutto il comparto tecnico e la meravigliosa
realizzazione del pianeta che fa da sfondo alle vostre
battaglie, l’orizzonte è tra i più
vasti mai ammirati in un gioco e a volte offre scorci
di una bellezza davvero straordinaria sicuramente tra
i più suggestivi di questa generazione di console.
Permangono alcuni problemi come un aliasing a volte vistoso
e i brevi ma fastidiosi scatti al motore quando si carica
una nuova area, nulla di drammatico vista la totalità
dell’opera ma a mio avviso sono problemi che si
potevano evitare…
Il comparto sonoro è come al solito uno dei cavalli
di battaglia del franchise, il tema centrale è
e rimarrà una delle sinfonie più epiche
mai sentite in un VG, non meno affascinanti le altre musiche
che accompagnano il nostro bellico vagabondaggio tra le
lande di Reach… altro punto a favore è il
doppiaggio ottime le voci e l’interpretazione di
ogni personaggio, ovvio che la scelta di affidare il lavoro
a dei professionisti e non a personaggi di spicco dello
spettacolo ha galvanizzato non poco tutto il comparto…
Chi non fragga in compagnia…
Non è un halo che si rispetti se non è
dotato di un multiplayer capace da solo di far salire
vertiginosamente le vendite degli abbonamenti live gold…
e Reach non fa eccezione, la già strepitosa esperienza
offerta da Halo 3 è stata ulteriormente arricchita
dalla possibilità di giocare la campagna con 4
amici in coop oppure con degli sconosciuti tramite il
matchmaking… le novità non si fermano qui,
potrete creare nuove mappe voi stessi, che unita alla
possibilità di utilizzare tutte quelle messe a
disposizioni degli membri della community di Bungie, riuscirà
a rendervi ogni partita sempre diversa dalla precedente…
in poche parole Halo Reach è destinato a regnare
incontrastato sul live per molto tempo…sicuramente
fino all’uscita di Gears of War 3
L’alpha e l’omega degli FPS su console…
È ormai qualche giorno che l’ “ultimo”
capitolo della saga creata da Bungie è disponibile
nei negozi, ed ancora non riesco a farmene una ragione…
l’era di Halo per come lo conosciamo si è
definitivamente conclusa, l’operato di Bungie è
ormai dominio esclusivo di Microsoft e di un nuovo studio
(343 industries…) che da oggi in poi si occuperà
dello sviluppo dei nuovi titoli del franchise… se
questa cosa non vi turba nemmeno un po’ forse non
avete giocato nemmeno un capitolo della saga, probabilmente
non avete mai vissuto l’invasione dei flood o tirato
giù uno scarab con le vostre sole forze…
perché se questi banalissimi esempi, assolutamente
ordinari nel mondo di Halo, vi suonano familiari siete
anche consapevoli che certe emozioni e i momenti di esaltazione
che regala l’operato di Bungie difficilmente riesce
ad essere eguagliato da un altro studio… forse il
prossimo titolo del franchise sarà anch’esso
un capolavoro, ma sarà qualcosa di diverso, di
estraneo a quello che per due generazioni di console Microsoft
ha dominato e si è imposto come l’unico e
inimitabile FPS per console, quel titolo che da anni tenta
di essere eguagliato e mai raggiunto dai ¾ dei
titoli dello stesso genere prodotti dagli altri studi…
la verità è che pur con i suoi difetti Halo
è e rimarrà per sempre l’esempio di
come si crea un universo persistente e affascinante come
pochi, influenzato dalle sue dinamiche narrative mai invadenti
ma sempre coerenti, il tutto integrato con un gameplay
inossidabile ed esaltante grazie alla maestosità
con cui viene celebrata ogni vostra azione eroica…
un qualcosa che ogni giocatore della saga conosce e ama,
un qualcosa che probabilmente è andato via con
Bungie… non rimane che prenderne atto e per il futuro
di Halo sperare per il meglio… per questo capitolo
e per la saga tutta non mi rimane che dire Grazie
Bungie.
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Votazione
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Grafica: 8.5
Sonoro: 9
Giocabilitá: 10
Longevitá: 9
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Voto Finale |
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+ Punta di diamante:
+ Storia eccellente e ben narrata
+ Gameplay appagante come non
mai
+ Multiplayer infinito
+ Tecnicamente il miglior lavoro
di Bungie
+ Chiude un epopea che difficilmente
si potrà eguagliare
- Pecora nera:
- Campagna in singolo breve se
giocata a livello basso…
- Piccoli ed evitabili problemi
tecnici..
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