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Resident Evil 4 |
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Versione per la stampa -
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la review nel forum
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Produttore:
Capcom
Sviluppatore:
Production Studio 4
Lingua:
Sott. in Italiano
Versione:
Pal
Genere:
Azione/Avventura
Giocatori:
1
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“Sono passati ormai 6 anni dal disastro
di Raccoon city… mi ritornano in mente
volti e ambienti di quello che fu uno dei
peggiori episodi della mia carriera in polizia,
il problema allora e che era il mio primo
incarico… ma ormai è acqua passata,
l’umbrella corporation è solo
un lontano ricordo e il mio lavoro ora mi
obbliga ad affrontare ben altri problemi.
Sono sulle tracce della figlia del presidente,
è scomparsa ormai da diverso tempo,
l’apprensione dell’illustre
genitore mi sta portando in un remoto paesino
europeo, un rustico agglomerato edile malamente
arroccato in un’inospitale zona montuosa
ricoperta per la maggior parte da una fitta
vegetazione, arrivarci è un impresa
discretamente impegnativa anche con l’utilizzo
di un fuoristrada. Il mezzo sobbalza nervosamente
sulla superficie stradale sconnessa, scomodo
certo, ma mai quanto i discorsi delle mie
guide locali, due poliziotti che mentre
mi accompagnano ironizzano sulla mia nazionalità
e sul mio ruolo di guardia del corpo… fastidiosi,
ma non me ne curo più di tanto… finalmente
arriviamo a destinazione, decido di scendere
per iniziare le indagini chiedendo informazioni
alla popolazione locale.
Vedo una casa in lontananza, potrei cominciare domandando
al proprietario……”. Questo è
grossomodo quello che pensa il nostro Leon S. Kennedy
mentre varca le soglie del nuovo incubo allestito in suo
onore dal malefico duo Mikami/Kobayashi… l’incredibile
quarto cap. della saga horror più famosa di tutti
i tempi: Resident evil 4!!!
“Dimenticate ciò che sapete, o che credete
di sapere” (parole del druido Oldwind, il saggio
di Willow)
Ebbene si, RE è cambiato… E lo ha fatto in
una maniera talmente radicale da non poterlo riconoscere!!
Tutti gli schemi che avevano reso celebre la saga sono
stati infranti a colpi di shotgun e riassemblati ad arte
dal Production Studio 4 dando forma a quello che attualmente
è il miglior esponente del suo genere e non solo.
Non appena il disco verrà caricato dal GC partirà
il filmato iniziale che fondamentalmente funge da collante
narrativo con i precedenti episodi e ci presenta con i
dovuti modi il protagonista di questa nuova avventura.
Niente di sbalorditivo finché non prendete i comandi
del vostro alter-ego… Quello che avrete visto fino
a quel momento non fa parte di un filmato precalcolato,
è tutta grafica in-game!!! Stupefacente…
mai mi era capitato di vedere un motore grafico tanto
evoluto su console. Leon è talmente ben fatto da
lasciare senza fiato!
I numerosi poligoni che compongono la sua complessa figura
anatomica sono animati in maniera superlativa e con una
fluidità di movimenti tanto realistica da annichilire
qualsiasi altro attore virtuale presente nei videogiochi
attuali. Non da meno il resto dei “villici”
avversari, tutti talmente inquietanti nel loro dinamismo
da sembrare REALI.
La bontà dell’engine messo in piedi dai coders
raggiunge vette inimmaginabili in particolar modo nei
fondali e nei “giganteschi” mostri
che affronteremo. Gli ambienti che fungono da teatro ai
nostri incubi vantano dettagli dalla definizione quasi
inimmaginabile per hardware attuale. Ogni poligono che
compone la struttura dei territori è ricoperto
da lussureggianti texture che riescono a rendere credibile
e realistico ogni materiale che rappresentano. Che siano
oggetti di uso comune, edifici o zone naturalistiche,
la cura riposta nella realizzazione dei particolari è
encomiabile.
Incredibile la realizzazione della vegetazione, alberi,
foglie e sterpaglie varie sono quasi “palpabili”…vivi
come gli animali, ormai non più ostili, che grufolano
nella loro porzione di “ambiente” (mucche,
cani, uccelli hanno un’animazione impressionante…).
Nulla di ciò che appare su schermo è statico,
ogni struttura è in continuo movimento sotto il
campo visivo del nostro personaggio.
Le inquadrature, prettamente fisse nei precedenti capitoli,
lasciano ora spazio a riprese dinamiche sempre fluidissime
e mai disturbate da fastidiosi rallentamenti. La camera
ora è posizionata sempre (tranne in alcune animazioni)
alle spalle del nostro alter-ego inquadrandone la figura
in piano americano (o mezzo busto) le similitudini con
il sistema adottato nella “regia” di Forbidden
Siren sono più che evidenti. Il campo visivo è
ora più che mai vasto, non ci sono zone remote
e/o occultate, tutto è sotto i nostri occhi; i
sinistri e claustrofobici corridoi delle ville nelle passate
edizioni sono stati abbandonati in favore di una ben più
“areata” ambientazione in esterni,
almeno per la maggior parte del gioco.
“L’unica cosa a cui vi dovete appellare
è il vostro intuito” (sempre Oldwind
sempre Willow)
Il dinamismo di cui parlavo prima non si limita alla sola
“regia”.
I continui scontri ci portano ad una nuova dimensione
dell’Horror, non più basato sulla sola atmosfera
(che tra l’altro non tradisce minimamente la serie
nonostante i numerosi cambiamenti) e sull’aspetto
“gore” di quanto vediamo, ma dalla
“sorpresa” e dalla totale assenza di
momenti morti. Tempo per riflettere su quanto accade ce
n’è davvero poco. Gli scontri a fuoco (prima
sporadici e in alternanza ai continui enigmi) ora sono
il fulcro di tutto il gioco, il suono degli spari scandisce
la splendida musica di sottofondo come la doppia cassa
della batteria di un gruppo death-metal.
I primi avversari sono sì difficili ma non impossibili…
armati di asce e forconi non sono particolarmente pericolosi,
lo diventano se sono armati di torce incendiarie.
I loro sguardi sanguigni che non ci abbandonano mai, i
loro scatti fulminei ed improvvisi, associati alle inaspettate
reazioni ai nostri tentativi di difesa, ne fanno gli avversari
più ostici ed intelligenti (nonché loquaci)
che il mondo dei survival horror abbia visto. Quello che
lascia interdetti e la loro capacità di organizzarsi
e comunicare fra loro… per farvi capire cosa intendo
provate a prendere gli Shibido di Forbidden Siren e dotateli
della velocità degli “ammalati”
di 28 giorni dopo… se uno di questi si accorge della
vostra presenza avvertirà urlando gli altri e tutti
in massa verranno per farvi la festa, determinati più
che mai a dimostrare quanto è caldo il benvenuto
europeo… a volte si sente la mancanza dello spostamento
laterale, ma ragionando mi sono reso conto che la sua
implementazione avrebbe snaturato un gioco che rimane
a tutti gli effetti un survival horror.
Le armi sono come da tradizione numerose ed efficaci.
Il menù oggetti è come al solito limitato,
dovrete scegliere cosa è bene portare ed organizzare
gli spazi della vostra valigetta nella maniera più
congeniale possibile (se avete composto un solo puzzle
o giocato almeno una volta con i lego non avrete problemi…).
Durante il percorso troverete svariato denaro e oggetti
di valore, questi vi serviranno per acquistare armi nuove
e medicamenti dagli “inquietanti” venditori
sparsi per l’area di gioco.
La compravendita che intonerete con questi figuri è
la sola parte del gioco che richiede un utilizzo più
puntuale della materia grigia (gli enigmi , se così
possiamo chiamarli, sono di una semplicità disarmante…ma
non è su di essi che si basa il gioco). Ma non
ci sono solo umani (o presunti tali…) a darci battaglia,
i mostri sono anche qui presenti e a volte sono tanto
grossi da far venire complessi di inferiorità agli
“ing” di Metroid Prime “echoes”.
Un ultima analisi và al sistema di controllo, non
più imbrigliato al solito metodo “allaresidentevil”
diventa ora intuitivo e funzionale come mai prima d’ora.
I tasti e le azioni preposte sono le medesime dello “0”
solo che le leve analogiche sono state finalmente sfruttate
entrambe per fornirci sempre nuove inquadrature. La leva
di sinistra oltre al movimento controlla la linea di tiro
è ovviamente il puntamento, ora non più
automatico. Il control “C” muove la
camera in tutte le direzioni e regola lo zoom nelle armi
di precisione. Ottimi la mappa e il sistema di salvataggio.
La prima chiara e con indicazioni precise sul percorso
svolto e su quello da svolgere, i secondi, sempre basati
su save point con la consueta macchina per scrivere, sono
disposti in modo da non risultare mai troppo distanti
fra loro e finalmente non più incasinati da cartucce
di inchiostro!!!
La gestione dei salvataggi è libera come in Silent
Hill… era ora.
“Forastiero!!!! Vamos, a matar!!!”
Il titolo del paragrafo fa riferimento alla lingua parlata
dalla popolazione locale… splendido!!! Il doppiaggio
è davvero splendido sia sui protagonisti (le voci
di nostri “eroi” sono ovviamente in inglese,
quella di Leon in particolare è azzeccatissima
per il personaggio) che sugli antagonisti. L’effetto
che si ha nel sentire i nemici comunicare fra loro in
spagnolo è davvero straniante; ti porta immediatamente
in una terra davvero ostile e sconosciuta, l’immedesimazione
con il protagonista diventa all’improvviso profonda
e totale.
Non da meno è la colonna sonora in prevalenza ambient
ma con delle punte “industriali” che
crescono di intensità durante gli scontri, strepitose
come il coinvolgimento che generano… la parte del
leone però la fanno gli effetti sonori, sempre
puntuali, sempre perfettamente credibili.
Presenti, come da tradizione, il dolby pro logic 2 e i
sottotitoli in italiano. “In lui scorre
il nostro stesso sangue… sarà lui a venire
da noi”
Potrei aggiungere particolari sulla trama o decantarvi
oltremodo le meraviglie grafico/ludiche che CAPCOM
ha allestito per questo gioiello dell’era videoludica
moderna, ma non basterebbero tutte le parole “superlative”
che conosco…
RE4 è quanto di meglio ci si potesse aspettare,
nulla attualmente in commercio riesce a strabiliare ad
ogni inquadratura, ad ogni dettaglio scoperto, ad ogni
avversario battuto… Nulla riesce a farti salire
la pressione a 3000 mentre si esplora un sentiero e nulla
riesce a farti saltare dalla sedia come questo nuovo capolavoro
della casa di Osaka…
Il solo difetto che ha è la sua perfezione, talmente
bello che difficilmente vi accontenterete di meno…
il problema è che sulle console attuali non c’è
niente di paragonabile tanto meno di meglio.
Il nuovo lavoro di Mikami e Kobayashi trae la sua forza
dalla semplicità di utilizzo mista ad una veste
grafica che non trova rivali su nessuna piattaforma (ci
sarebbe il PC… ma qui non è solo tecnica,
è stile! E fino ad ora il detentore di entrambi
è stato solo HL2, a mio avviso naturalmente). Compratelo
subito, non avete scusanti… non avete il GC?
Be’ se volevate un motivo per comprarvelo eccone
uno validissimo… come? Esce anche su PS2? Certo
certo, cosi dissero in quel di Osaka… ma avete voglia
di aspettare più di un anno?..... |
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Votazione
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Grafica: 10
Sonoro: 9
Giocabilitá: 10
Longevitá: 9
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Voto Finale |
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+ Punta di diamante:
+ Graficamente oltre la vostra immaginazione, aldilà dei vostri sogni
+ Musiche semplicemente perfette
+ Doppiaggio da oscar
+ Giocabilità nei cieli insieme a goldrake
+ Il miglior gioco provato da Overgame
- Pecora nera:
- Dopo di lui il resto vi sembrerà vecchio e malfatto
- Purtroppo finisce
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Distributore
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Trailer
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