E
così fu che giunse alfine la…
fine.
È, infatti, in arrivo il terzo capitolo
(nonché ultimo) della saga di Nobunaga
Oda, al secolo conosciuto (il capitolo, non
il tizio nipponico nda) come Onimusha.
E ci sarà da divertirsi.
Per chi non avesse familiarità con
la saga, riepilogherò brevemente le
linee fondamentali dei primi due episodi del
gioco i questione.
Il valente samurai Samanosuke Akechi
si trova coinvolto nella battaglia contro
le demoniache orde di Nobunaga Oda,
personaggio storico realmente esistito nel
Giappone feudale.
Tutto gira su questa rivalità, anche
se nel frattempo s’inseriranno nella
storia nuovi personaggi come Yangyu
Jubei (altro personaggio storico).
L’impostazione dei primi due giochi
era diversa tra loro, infatti, mentre nel
primo ci si trovava a giocare un gioco ricco
di sezioni esplorative, nel secondo si viveva
una specie di rpg; bene, il terzo è
ulteriormente diverso virando notevolmente
verso l’aspetto più action.
Ma qual è la storia che fa da sfondo
al terzo e ultimo episodio della saga?
Molto semplice, il nostro prode eroe continua
la sua epica lotta contro Oda e i suoi demoni
(cara, stasera torno tardi, ho un massacro
di demoni) e di contro nel 2004 un simpatico
investigatore baguette (un modo simpatico
per dire francesi, non me ne vogliano i cugini
d’oltralpe) si trova a fronteggiare
un’invasione non prevista di demoni
nella splendida Parigi (parbleu, chi sono
questi strani turisti, mon dieu?).
Ecco quindi che fa la sua comparsa…
il portale dimensionale da cui Samanosuke
è trasportato nella Parigi del 2004
e Jacques Le Blanc è
sbattuto nel Giappone feudale del 1582.
Sicuramente intrigante l’idea vero?
In effetti, la trama è veramente originale
e sembra non possa che nascere un bel gioco
da un tale antefatto.
Piccola chicca, la parte della baguette è
interpretata nientemeno che dal grande Jean
Reno.
Inutile dire che i nostri prodi potranno beneficiare
d’armi di tutto rispetto, spade, lance,
armi da fuoco e il guanto degli Oni.
Jacques avrà anche
una strana spada- frusta particolare ed interessante
nei suoi sviluppi (è in dotazione a
tutta la polizia, siete avvisati se andate
a Parigi a far bisboccia).
La cosa interessante è che secondo
indiscrezioni e vedendo alcune foto una ditta
giapponese abbia prodotto un controller a
forma nientemeno che di katana. Che dire,
buon divertimento....
Netto è il miglioramento dal punto
di vista grafico, dato che se nei primi due
episodi la grafica dei fondali era renderizzata
e su questa s’innestavano le animazioni
dei personaggi nel terzo finalmente si comincia
a parlare di fondali in 3D veramente da favola
che lasciano infinite possibilità in
più ai programmatori (vi accorgerete
di come rende Parigi in 3D).
Se il buongiorno si vede dal mattino allora
il suddetto mattino promette davvero bene,
aspettiamo pazientemente la fine di febbraio
per vedere la versione giapponese e quindi
in tempi (speriamo) brevi quella americana
ed europea.
Nel frattempo preparate la fucina e cominciate
a forgiare la vostra katana, il bello sta
per arrivare. |
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