A chi è piaciuto Sim City? A molti,
me compreso.
A chi è piaciuto The sims?A molti,
me escluso.
Ma a parte tutto ciò la giapponese
Natsume ha pensato bene di creare un bell'ibrido
di questi due giochi e di chiamarlo Metropolismania.
Di cosa trattasi? Trattasi brevemente di
un gestionale in cui dovrete impersonare
il Metropolis-maker, un losco figuro che
riunisce in se le caratteristiche del geometra
milanese, del muratore bergamasco e dell'imbonitore
di Arcore e che ha come compito quello di
fondare nuovi centri abitati e ingrandirli
seguendo quelle che sono le voglie e le
esigenze dei suoi cittadini.
Quando il gioco comincia voi vi trovate
desolatamente soli con il vostro bell'elmetto
giallo da cantiere, e dovete inventarvi
una città dal nulla.
Ora, la vostra dotazione sarà fondamentale,
avete, infatti, un cellulare per comunicare
con il vostro capo, colui che vi dà
il lavoro e il gruzzolo per vivere, e con
i cittadini in uno stadio più avanzato
del gioco, un'agendina, che vi tornerà
utile quando inserirete i profili degli
abitanti della vostra cittadina e ultimo,
ma non per importanza, il gessetto magico
(fa tanto Creamy vero? Nda) che è
l'elemento che vi servirà per costruire
la vostra città.
Una volta deciso l'aspetto che la vostra
città deve avere, infatti, basterà
tracciare le linee con il gessetto e dire
pampuru pimpuru parimpampù, ed ecco
che strade e case appaiono.
La cosa più interessante del gioco
è che il tutto non si limita ad un
misero piano regolatore virtuale dettato
dalla statistica dei sentimenti dei cittadini,
diventa invece un creare la città
dal nulla partendo dalle indicazioni che
i cittadini stessi vi danno, dai loro problemi,
dalle loro voglie.
Voi come metropolis maker girerete fisicamente
per la città e dialogherete con ogni
singola persona, intessendo con loro rapporti
che vanno da sconosciuto a miglior amico
passando per di vista, conoscente e amico.
All'inizio parlerete letteralmente con ogni
persona dato il numero d'abitanti non troppo
elevato, poi potrete parlare con tutti e
risparmiare tempo grazie all'uso del cellulare.
Durante il gioco poi potrete acquistare
oggetti e regali da fare alla vostra cittadinanza,
ruffianando un po' in modo da mantenere
alto il consenso popolare, un numero che
va da 0 a 120 e che deve rimanere sempre
il più possibile vicino a 120, con
una popolazione contenta e un probabile
flusso di gente che vuole venire a vivere
nella vostra città, proponendosi
magari anche come una sorta d'imprenditore
e creando certe strutture mancanti. È
in sostanza un gioco di simulazione edilizia
etica, se così si può dire,
infatti, dovrete fare quello che dovrebbe
fare ogni buon amministratore comunale,
il meglio per i propri cittadini.
Graficamente il gioco non è
nulla d'eccezionale, la grafica in 3D è
abbastanza semplice e lo stile cartoonistico
rende appena gradevole una piattezza grafica
di fondo.
Trattandosi di una PS2 si poteva sperare
di meglio anche se va detto ad onor del
vero che non è il tipo di gioco in
cui la grafica è un elemento che
fa la differenza.
Sono carine le caratterizzazioni dei personaggi
che presentano una popolazione vasta e variopinta,
ve n'accorgerete giocando.
Notevole per l'effetto che ha sul gioco
è la varietà di visuali, due
sono in terza persona, una in prima persona
per i dialoghi tra voi e il popolo (peccato
che non sono animati nel viso nda) e una
aerea comodissima per gestire la città.
Il Sonoro è composto di
musiche di sottofondo sul genere allegro-tranquillo-giocoso,
adatte insomma al gioco giacché non
sottolineeranno scene di violenza o inseguimento
ma piuttosto scene tipo la sciura Luisa
va al mercato, staranno lì buone
buone a fare da sottofondo, vi culleranno
talmente tanto che dopo un po' sarà
come se non ci fossero.
La Longevità del gioco è
strettamente connessa alla vostra voglia
e pazienza di stare dietro al gioco e imparare
tutti i segreti che questo riserva.
Infatti perdersi alcune sfaccettature del
gioco significa non goderselo appieno e
questo è vero per il gioco in questione
come per tutti i tipi di giochi di gestione.
Se non avrete questa pazienza sarà
facile stancarsi e relegare uno dei pochi
giochi di gestione della PS2 allo scaffale.
Personalmente credo che sia un tipo di gioco
da riempire i tempi morti, non solo perché
secondo me i gestionali non sono giochi
da console ma anche per le caratteristiche
implicite del titolo, che alla lunga diventa
noioso nonostante le varie missioni e la
differenziazione della fauna urbana.
Tutto sommato non posso parlare
male di questo gioco, è
un esperimento, se riuscito o no non sta
a me dirlo, secondo me si può fare
di meglio, sia come sonoro sia come grafica
sia come gameplay, non ho mai creduto troppo
nei giochi a missione, preferisco di gran
lunga quelli liberi, vedi Civilization 1,
2 e 3...
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