Diciamoci la verità, di FPS a sfondo
bellico, per di più aventi il background
del secondo conflitto mondiale, non ne sentivamo
certamente la mancanza. L’inizio della
saga di medal of honor si perde nella notte
dei tempi, difficile credere che “narrativamente”
parlando abbia ancora qualcosa da dire,
eppure in Electronic Art, oltre alla trama,
hanno individuato altri fattori sui quali
intervenire per rivitalizzare un brand che
nel precedente episodio per console ( rising
sun non era certo un capolavoro, confrontato
con allied assault scompare…) sembrava
arrancare nella corsa al fianco del “cugino”
abitante nel regno del PC. Con questo european
assault EA aggiusta il tiro e sforna alcune
novità che rendono questo ennesimo
viaggio nell’allora nazista vecchio
continente, un piacevole diversivo alle
guerre intergalattiche dei Covenant e degli
Helgast… e per i cubisti, be’
se siete stufi di massacrare Ing e Metroid
potreste benissimo mettere nel mirino del
vostro garant un bel grugno nazi…
Grafica:
L’impatto è da subito sconvolgente,
i filmati d’epoca con quella velata
venatura di disturbo, si lasciano guardare
con uno stupore che pensavo fosse ormai
assopito. Il fascino che scaturisce da queste
splendide sequenze è da ricercare
nel crudo realismo che sprigionano, innegabile
il coinvolgimento emotivo, impossibile rimanere
indifferenti… la mano di John Milius
(regista tra le altre cose di Conan il barbaro
e Un mercoledì da leoni) si vede,
probabilmente, oltre la sceneggiatura, ha
supervisionato anche la scelta delle sequenze
da mostrare…
La grafica in game per
ciò che concerne atmosfera e coinvolgimento
non è certo da meno, ottimi gli ambienti
poligonali sia per vastità sia per
costruzione. Il fascino che scaturiva dai
filmati non viene meno nelle fasi giocate,
le ottime scelte cromatiche e il realismo
delle strutture rendono “vero”,
vivo quanto vediamo, sebbene in alcuni frangenti
la costante fluidità vada a discapito
di una troppo latente cura per i dettagli.
Le texture purtroppo sono di scarsa qualità
e viste da vicino sono particolarmente slavate
e scarsamente definite, da lontano funzionano
ma non appena ci avviciniamo troppo ad una
porta o ad un qualsiasi oggetto che preveda
sporgenze, il nostro occhio non può
fare a meno di condannare cotanta scarsità
di dettagli, specie se pensate che la console
in questione ospita capolavori (grafici
e non solo) del calibro di RE4 o Metroid
Prime… considerate poi che l’interazione
con tutti gli agglomerati poligonali è
pressoché nulla. Per i personaggi
purtroppo non si può fare a meno
di constatare la medesima soluzione adottata
per gli ambienti, texture di scarsa qualità
e dettagli quasi assenti…fortunatamente
il numero di questi su schermo e la fluidità
delle animazioni (la ricarica delle armi
appare molto più curata che in passato)
salvano un altro aspetto estetico che meritava
sicuramente un ulteriore periodo di affinamento.
Sonoro:
Eccezionale, potrei fermarmi anche qui…il
titolo in questo frangente eccelle senza
alcun dubbio.
Le somiglianze con la colonna sonora di
Schindler List sono da subito marcate ma
accettabili, più che plagio pare
proprio un omaggio ad una pellicola che
tratta in maniera poetica un’oscura
pagina di storia. Sia le fasi orchestrate
che le fasi “giocate”
offrono una qualità impareggiabile,
i dettagli degli effetti sonori (armi in
testa ovviamente), le voci e gli effetti
ambientali sono da subito vari ed estremamente
realistici.
Particolare menzione all’effetto “ovattato”
mentre si è sotto “adrenalina”,
la sensazione di rabbia appare ancora più
marcata (merito anche della virata monocromatica
dell’immagine…splendido!!).
Qui ci si arruola volontari!
Le novità introdotte in questo cap
sono da ricercare in particolare nella giocabilità
e nella longevità.
Abbonata per sempre la struttura a binari,
possiamo affrontare ogni livello in una
maniera quasi libera. Ogni livello proporrà
diversi obiettivi da raggiungere, alcuni
primari alcuni secondari altri nascosti
o bloccati, la libertà sta nell’affrontare
la “lista” nella maniera a noi
più congeniale senza pressioni di
carattere narrativo, lasciando di conseguenza
un ruolo importantissimo all’esplorazione
del territorio per pianificare meglio le
strategie di attacco e di difesa sfruttando
così le risorse ambientali. Altra
novità e la gestione della squadra,
saremo al comando di alcuni soldati a cui
impartire semplici ordini (tramite la croce
digitale) nei momenti che riteniamo più
opportuni, l’IA non fa i capricci
più di quel tanto, anche in completa
autonomia i soldati sapranno come aiutarvi
e come togliervi le castagne dal fuoco nei
momenti più importanti. La gestione
del nostro team non si limita all’impartire
ordini, in molti casi dovremo curare i nostri
compagni tramite la nostra scorta di medikit,
il nostro comportamento in battaglia sarà
quotato anche su questo, la nostra buona
condotta non serve solo per la valutazione
finale ma è particolarmente utile
anche per ricaricare una barra detta adrenalina,
una volta piena, tramite la pressione di
un tasto saremo praticamente invincibili,
infallibili (basta un colpo per ammazzare
i nemici) ed ovviamente inarrestabili (munizioni
infinite)… purtroppo dura solo alcuni
secondi, abbastanza per levarvi dalle rogne
più dure…
Nonostante le aspettative non fossero elevate
EA ha pubblicato un titolo
che nonostante i suoi difettucci estetici
si lascia giocare in maniera appagante e
completa, le circa 13/15 di gioco rendono
la permanenza nella nostra amata Europa
un’esperienza da provare e riprovare…
che siate guerrafondai o meno riuscirete
a divertirvi abbastanza per apprezzare anche
questa pagina di “storia”
videoludica… love & peace (emh….)
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