Tra le telenovele videoludiche juiced si
merita certamente il premio per il gioco
più latitante e più volte
annunciato, prodotto e mai distribuito…
fino ad ora. Complice di cotanta sfiga è
la defunta Akclaim che produsse il gioco
poco meno di 2 anni fa per poi fallire prima
che il gioco arrivasse sugli scaffali dei
negozi, da li tutto il progetto fu rilevato
dalla sempre prolifera THQ (che ci ha appena
regalato il divertentissimo destroy all
humans!…) e finalmente portato a termine,
dove possibile è stato persino migliorato.
Travagli a parte la versione definitiva
e giunta finalmente nelle mie avidissime
manine pronto per essere giudicato…
Tuning for your life…
Avrete sicuramente intuito dal pittoresco
titolo di paragrafo che Juiced tratta di
corse clandestine e modifiche degne di comparire
in una puntata di pimp my ride (se non lo
avete mai visto ve lo consiglio, c’è
da morire dal ridere per gli “accessori”
che la west coast custom monta sui rottami
a loro disposizione…) ed entra per
ultimo nell’affollato panorama dei
driving game tamarri (di cui i portabandiera
sono ormai consolidati nelle produzioni
EA per Burnout 3 e la serie need for speed
underground e Take two/Rockstar per il valido
midnight club 3 dub edition) anche se paradossalmente
era uno dei primi. Comincerete a correre
fin da subito rischiando di perdere la macchina
di cui siete dotati, nella migliore delle
ipotesi riuscirete a tenervela in caso contrario
dovrete dotarvi di una vettura competitiva
fin da subito, preparandola sia a livello
meccanico sia a livello estetico.
Le modifiche di carattere tecnico da apportare
alla vettura sono a prova di “dummies”,
chiunque riuscirebbe a capire dove intervenire
per rendere il mezzo una bara su 4 ruote.
Non meno importante è la componente
estetica, se le vostre creazioni avranno
similitudini con i carri allegorici della
festa del vino (nel senso che dovranno essere
delle vere e proprie balere ambulanti piene
di luci e amenità varie che partano
dalle fiancate aerografate fino ai cerchioni
fosforescenti…), più salirà
la percentuale di “rispetto”
che avranno per voi il resto dei contendenti.
Il rispetto è estremamente importante
per accedere alle competizioni e non viene
meno neanche nelle stesse. Durante una gara
il vostro comportamento verrà valutato,
meno tamponamenti farete, meglio vi piazzerete
e più si alzerà la percentuale…anche
del vostro contante. Ovviamente tutte le
modifiche si pagano, il denaro per effettuarle
potrete recuperarlo sia gareggiano sia scommettendo
su altri piloti, gare in cui saremo difatti
spettatori e registi della competizione,
se i piloti sui quali puntiamo si piazzano
come da pronostico vinceremo ingenti somme
di denaro per “valorizzare”
la vettura a nostra disposizione…nel
procedere del gioco ovviamente il parco
macchine crescerà permettendoci di
scegliere la macchina più indicata
alla competizione in atto. Queste non sono
solo legate alla semplice “corsa”
per il primo posto, in alcune vi verrà
chiesto di fare prodezze al volante per
impressionare gli spettatori, in altre saranno
gare di accelerazione e via discorrendo,
tutte pensate per alzare il solito “rispetto”
necessario per avanzare nel gioco.
Ah dimenticavo all’inizio del gioco
dovrete scegliere persino un modello di
cellulare…. a che serve?
Semplice, tramite questo aggeggio verrete
contattati dai vari piloti per essere invitati
ad una competizione, oppure sarete voi a
contattare chi vi potrà aiutare a
far crescere il vostro conto in banca…
Tanx THQ to pimp my ride!
Tecnicamente il gioco si difende piuttosto
bene. Le auto sono ben fatte, rifinite quel
tanto che basta per rivaleggiare con il
celebre Need for speed underground, vantando
nel contempo i danni visibili alle vetture.
Certo gli incidenti non sono paragonabili
a quegli di burnout ( e ci mancherebbe!!!
Il titolo criterion detiene ancora l’oscar
per i migliori e più spettacolari
incidenti mai visti su console…),
ma sono comunque credibili e soprattutto
deleteri ai fini delle competizione, se
tamponeremo oltremodo la macchina dovremmo
necessariamente ripararla, i danni si faranno
sentire parecchio, sia dal punto di vista
meccanico sia dal punto di vista estetico
(se danneggiamo l’alettone perderemo
parecchia stabilità, così
per le minigonne…). Ottima la sensazione
di velocità, merito del motion blur
di “burnouttosa” memoria.
Il solo appunto al comparto cosmetico del
prodotto va ricercato nel fondale, i circuiti
sono poco ispirati e mal realizzati, non
sicuramente da buttare ma decisamente sottotono
rispetto alla concorrenza (burnout 3 è
lontano anni luce…).
Le cure riposte nella loro realizzazione
mi pare decisamente inferiore a quella riposta
per le auto, che ribadisco non hanno nulla
da invidiare agli altri racing game, tranne
ovviamente sua maestà gran turismo
4 e il fuori tempo (nel senso che è
uscito nel momento sbagliato…) Enthusia.
La parte più convincente di tutta
la componente estetica è sicuramente
il “tuning”. Le variabili
disponibili sono tante è tamarre
quanto basta per soddisfare la vostra fantasia,
anche la più “malata”.
Yo baby yoyo…
Come da copione le musiche hanno prevalenza
di hip hop e affini in tutte le sfaccettature
possibili, nel genere sicuramente ben fatte
e ben scelte… non apprezzando particolarmente
il genere posso solo giudicarne la qualità
tecnica.
Particolarmente buona la resa del rombo
dei motori, mutabile in base al terminale
che monterete… sicuramente meno finto
di molti altri. Per il resto le competizioni
sono comunque “musicate” in
maniera adeguata, la soundtrack non risulta
mai invasiva.
Tirando le fila del discorso mi sono trovato
a recensire un prodotto dal parto travagliato
ma che tutto sommato riesce a tenere testa
quel tanto che basta a progetti ben più
blasonati.
Forte di una buona longevità
e di una discreta fattura tecnica
vi divertirà quel tanto che basta
per aspettare need for speed most wanted…
e poi dai, need for speed underground 1
e 2, burnout 3 e midnight club 3 li avete
finiti no?...no!?! motivo in più
per vedere anche il tanto atteso Juiced!!!