Ero piccolo quando guardavo Miami Vice
insieme a mio papà, e devo dire che
non mi entusiasmava proprio anche se rimanevo
affascinato davanti alle ambientazioni esotiche
della Miami anni 80, le palme, i lungomare,
le ragazze in bikini.
Poi ho giocato a GTA 3 e ho cominciato a
vivere in prima persona queste magiche atmosfere,
sapete il crimine, i malviventi, le rapine,
cose di tutti i giorni in una città
come Miami. Ma ora, con GTA: Vice city,
il già fantastico GTA 3 è
stato, se possibile, ancora migliorato.
La storia è imperniata su Tommy Vercetti,
che dopo essersi fatto una vacanza in completino
a righe, è spedito dal suo boss Sonny
Forelli a Vice city dove deve gestire una
grossa partita di droga. Guarda caso qualche
cosa va male e Tommy si trova cornuto e
mazziato e con il capo alterato quel tanto
che basta.
Toccherà quindi a Tommy darsi da
fare per racimolare il grano da dare al
vecchio boss, e per fare questo ci sono
una gran quantità di modi. Ed è
questo il bello, eh eh eh.
Chi ha giocato a GTA 3 sa perfettamente
che il gioco era veramente bellissimo e
realizzato veramente bene, aveva una giocabilità
fantastica ed era pressoché perfetto.
Ora, le migliorie apportate a GTA: Vice
city hanno limato qualche difetto e migliorato
ulteriormente le cose già belle.
La Grafica, l'aspetto che
primo salta agli occhi ha subito alcune
modifiche che l'hanno resa veramente di
livello ottimo.
Alcuni effetti sono stati migliorati come
ad esempio l'acqua che ora rimane molto
più reale che nei titoli precedenti,
i giochi di luce e l'effetto del sole sono
stati migliorati, la grafica di fondo e
i fondali in 3 D sono realizzati benissimo
e dipingono la città in maniera unica,
conferendo al gioco una veridicità
che aiuta ad immergersi nel gioco e a gustarlo
appieno in una città che potrebbe
essere la già citata Miami degli
anni '80, vera musa ispiratrice delle ambientazioni
del gioco.
Si passa agevolmente dalle zone più
chic ai bassifondi e tutti gli ambienti
sono resi con una cura che ha del maniacale.
Anche i personaggi sono realizzati con cura
e alcuni somigliano in maniera sospetta
a personaggi reali dello star system hollywoodiano.
Nota di merito anche ai mezzi di trasporto,
le automobili e da quest'episodio anche
i ciclomotori , che sono presenti in gran
varietà e con una cura maggiore,
anche ad esempio negli incidenti dove lo
scontro è reso meglio, senza il fastidioso
effetto legnoso che si poteva riscontrare
nei precedenti episodi.
Il Sonoro è una
perla rara da trovare in un videogioco con
un parco di titoli che fa impressione tanto
è vasto,parliamo di un centinaio
di canzoni tutte rigorosamente anni '80
e degli autori più svariati, dagli
Iron Maiden agli Spandau Ballet passando
per Toto, Frankie goes to Hollywood, Ozzy
Osbourne, Motley Crue, Bryan Adams e tanti
altri.
Basta questo per affermare che è
quanto di meglio ci sia nel campo dei videogiochi,
nulla tiene il confronto.
Il parlato è lasciato in originale
in inglese e il doppiaggio è affidato
ad alcune star americane del calibro di
Ray Liotta , Gary Busey o la bellissima
Jenna Jameson, tutte in grado di calarsi
nella parte conferendo ulteriore realismo
al gioco e allo svolgersi degli eventi..
La Giocabilità è
quanto di meglio ci possa essere, vi divertirete
come dei pazzi a girare per la città,
resa più grande e con più
edifici da esplorare. Compirete ogni sorta
di nefandezza vi sarà possibile e
ne uscirete quanto mai soddisfatti, potrete
usufruire d'auto e moto dei modelli più
disparati per girare la città resa
per l'occasione più "guidabile",
potrete usare una quarantina d'armi diverse,
dalla classica pistola ai coltelli, e poi
mannaie, machete, cacciaviti, martelli,
lanciafiamme fino alla motosega, insomma
un vero arsenale.
Molto simpatici anche i sottogiochi, che
vi permetteranno di svagarvi come pompieri,
tassisti, autisti d'ambulanza e anche fattorini
di pizza.
Un gioco insomma che ha una giocabilità
elevatissima ed una longevità altrettanto
alta,una volta finito lo rimetterete più
che volentieri nel lettore per farvi un
giro.
Ma anche un simile capolavoro ha qualche
difettuccio, che non incide sulla bellezza
del gioco ma che c'è, ahimè.
In concreto il problema si riscontra quando
le animazioni presenti sulle schermo aumentano,
causando un rallentamento che per quanto
fastidioso non deprezza certo un titolo
come questo.
Inoltre la gestione della visuale a telecamera,
soprattutto nelle scene in interno, può
essere un po' incompleta.
Ma in sostanza i contro si fermano qui,
tutto sommato è proprio poca cosa,
non pensate?
Le conclusioni sono che
tutti dovrebbero avere questo gioco, che
per la sua bellezza segnerà certo
un nuovo standard, soprattutto per quanto
riguarda la colonna sonora che da semplice
contorno diventa elemento essenziale di
questo telefilm su consolle.
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