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Van Helsing

 

Gabriel Van Helsing (Hugh Jackman) è un cacciatore di taglie un po'
particolare, la sua professione, al soldo della Chiesa, è infatti cacciare
il Male nelle sue forme più mostruose... attività ch'egli sa svolgere
piuttosto bene grazie ad un atavico quanto inspiegabile (Van Helsing non si
ricorda nulla del suo passato) sangue freddo.
E così lo troviamo in apertura imperturbabile al cospetto di un colossale
Mr. Hyde (unica divagazione del film dai classicissimi personaggi lanciati
dalla Universal negli horror anni Trenta e Quaranta), che cadrà sotto i
colpi del Nostro in una scena ambientata nella Notre Dame di Parigi
ottocentesca, scena che definire visivamente spettacolare è un eufemismo! La successiva missione di Gabriel è tutt'altra cosa: si tratta di fermare il
conte Dracula (Richard Roxburgh), che in Transilvania sta sfruttando gli
esperimenti del dottor Frankenstein per dare vita duratura alla sua
sterminata progenie.
Il Nostro sarà coadiuvato da un frate inventore (David Wenham) e in loco dagli ultimi discendenti della famiglia Valerious (baluardo orientale nella lotta contro il Male): Anna (Kate Beckinsale) e suo fratello, il quale è stato ferito da un licantropo e sta subendo un'orribile mutazione.

Anche Gabriel sarà contagiato e si trasformerà in Uomo Lupo, e proprio grazie a questa maledizione potrà sconfiggere Dracula, poco prima di curarsi con un magico antidoto.
Le perdite tra i buoni saranno dolorose poichè Anna morirà sotto gli artigli di Gabrie l- Uomo Lupo, sacrificandosi per la vittoria del Bene.
Il film è un minestrone di idee, citazioni e miti (Alien, 007, Indiana
Jones), nato proprio dal pasticcione Sommers, regista che già col progetto
in tre film de "La mummia" (ha diretto i primi due e sceneggiato il terzo,
diretto da Chuck Russell) aveva dato prova di saper riciclare con gran
successo personaggi dimenticati da almeno 60 anni.
Addirittura nel caso di "Van Helsing" risponde all'ambizione di unire le tre
più famose icone horror classiche (Dracula, Frankenstein e l'Uomo Lupo)
nella logica iperbolica tanto cara agli studios hollywoodiani secondo cui
"du miti is megl che uàn" (se poi sono tre o quattro meglio ancora!). Come nei confronti de "La leggenda degli uomini straordinari" di Stephen Norrington, pellicola di importanza storica per aver inaugurato un nuovo modo di intendere il fantastico cinematografico, così il film è anche
debitore della nuova attenzione per i "versus" ("Freddy vs. Jason", "Alien
vs. Predator") come valvola di sfogo per un genere considerato (a torto)
ormai asfittico.

Eppure il film funziona a meraviglia e mi è piaciuto.
Tenuto assieme dallo straordinario lavoro sugli effetti speciali visivi compiuto da Sommers e dai suoi collaboratori, il film non ha punti morti e il ritmo è indiavolato come è necessario in prodotti di questo genere.
Il film sta in piedi con dignità anche grazie alla recitazione sopra la
media dei tre protagonisti: Kate Beckinsale è affascinante e credibile
(ormai una specialista del genere dopo "Underworld"), David Wenham (il
Faramir de "Il signore degli anelli") è eccelso nel disegnare questo frate
pavido e pasticcione ma appassionato di armi bizzarre, e poi c'è lui: Hugh
Jackman, che possiede le physique du role, ruolo che ricorda più il Logan di
"X-men" (anche Wolverine è alla ricerca delle sue radici come Gabriel) che i precedenti Van Helsing, molto più statici e attempati.
Fondamentale anche il look, col suo mix tra una moderna rockstar e un avventuriero alla Indiana Jones.
Il film non si fa certo forza, come hanno scritto alcuni, sulle tre icone
horror, visto che il Dracula di Roxburgh è senza carisma e a tratti
caricaturale (il più brutto mai visto sugli schermi!), Frankenstein è goffo
e impacciato più del lecito e l'Uomo Lupo non è convincente dal punto di
vista della realizzazione digitale, troppo sottile, troppo inconsistente, da
videogame.. .rimane ancora insuperata la magia degli effetti meccanici di "Un lupo mannaro americano a Londra" di John Landis a più di 20 anni di distanza.

 

Forse le cose migliori (in molti sensi) le fanno vedere le tre spose di Dracula: belle, spietate e terribili al punto giusto!
Altra nota di merito per il finale, spiazzante e inusuale con il sacrificio
dell'amata, applaudo Sommers per questa soluzione di sceneggiatura
coraggiosa e rivoluzionaria per un blockbuster di queta fattura.
Insomma il film è uno spettacolo per gli occhi, e anche se non solletica le
corde intellettuali degli spettatori più sofisticati, convince proprio per i
suoi meriti visivi.
E' ora di smettere di snobbare la parte effettistico-visiva del cinema: è
una delle sue prerogative principali e richiede sforzo creativo e
originalità, e come tale può bastare (se curata ad arte) a rendere un film
come questo più che dignitoso... memorabile!
In quest'ottica potrete approfondire l'argomento scorrendo i contenuti
speciali, dove si possono ammirare le magie del compositing e le meraviglie create dai tecnici per le due ore di goduria visiva a vantaggio dei nostri
sensi.

DVD:
Primo disco: Alla scoperta del castello di Dracula/ Papere/ I mostri
prendono vita/ Dentro al film!/ La leggenda di Van Helsing/ Commenti al film
del regista e del produttore/ Commenti al film di Richard Roxburgh, Shuler
Hensley e Will Kemp/ Trailer.
Secondo disco: Il mulino in fiamme/ Il castello di Dracula/ Il laboratorio
di Frankenstein/ Il villaggio/ L'armeria vaticana/ Giochi interattivi (DVD-ROM).

   
Adriano    
 
   
 
  Titolo:
Van Helsing

Sottotitoli:
Italiano e Inglese.

Formato:
1.85:1 Anamorfico .

Regia:
Stephen Sommers.

Lingue:
Italiano e Inglese Dolby Digital 5.1.

Cast:
Hugh Jackman, Kate Beckinsale, Richard Roxburgh, David Wenham, Shuler Hensley, Elena Anaya, Will Kemp, Kevin J. O'Connor, Alun Armstrong, Silvia Colloca, Josie Maran, Tom Fisher, Samuel West, Robbie Coltrane, Stephen Fisher.

Durata: 132''

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