La premiata ditta Black & White (Jack
Black e Mike White) tira in piedi una storiellina
facile facile che, guarda un po', si rivela
uno dei film più divertenti cui abbia
assistito.
Il merito va diviso fra tutte le maestranze:
attori di contorno strepitosi, bambini bravissimi
a recitare e suonare dal vero, regista e
sceneggiatori... e poi lui, novello John
Belushi che si da anima e corpo ad un film
creato apposta intorno al suo personaggio.
Il protagonista è un musicista fallito
e cicciottello che viene estromesso dalla
band che lui stesso ha fondato, condivide
con l'ex bassista e la sua odiosa fidanzata
un appartamento di cui raramente paga l'affitto
e l'unica sua ragione di vita è la
musica rock.
Quando riceve la telefonata di una delle
più prestigiose scuole, latrice di
un'offerta di lavoro come supplente indirizzata
al suo convivente, egli si spaccia per l'amico
e si presenta al cospetto della severissima
preside come improbabile insegnante.
Il film è un irresistibile sequenza
di gags derivanti proprio da questo clamoroso
scambio di ruoli, poichè il sedicente
prof insegnerà a una dotatissima
classe di ragazzini l'unica cosa che sa
e sa fare: il rock.
Inventandosi una gara tra scuole egli forma
una band con i suoi allievi e la iscrive
ad un concorso musicale dove si scontrerà
in finale con la sua ex band.
Non svelo chi vincerà ma il messaggio
di Black-Linklater è inequivocabile:
suonate per esprimervi e perchè
vi piace, non per vincere o superare
qualcun'altro.
Non nascondo di avere un debole per le pellicole
d'argomento musicale, ma questo è
veramente un ottimo film, che dietro l'apparente
leggerezza nasconde una profondità
di scrittura, una professionale e seria
realizzazione e un sincero amore per la
musica.
Da questo punto di vista lo annovero tra
i migliori, che io considero "The commitments",
"I favolosi Baker" e l'inarrivabile
"The Blues brothers". Richard
Linklater ("Prima dell'alba" e
"Waking Life") non è un
regista qualsiasi e nell'economia del prodotto
lo si nota eccome!
I personaggi funzionano (memorabile soprattutto
la rigida preside Joan Cusack che si scioglie
all'ascolto dei brani di Stevie Nicks),
il ritmo non ha cali e c'è tempo
anche per riflettere.
Jack Black è davvero musicista-cantante
e lo aveva già dimostrato in "Alta
fedeltà" di Frears.
Nei contenuti speciali apprezziamo le lezioni
del maestro Black e i pareri degli straordinari
bambini della School of rock, per me già
indimenticabili!!! Irresistibile anche l'appello
di Jack ai Led Zeppelin per l'utilizzo nel
film di "Immigrant Song". Molto
belli i menu animati.
I classici commenti di regista e attore
principale chiudono un'edizione da non perdere
per chi vuole e sa ridere con intelligenza.
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