Finalmente disponibile il film che nell'84
creò il mito di Freddy Krueger,
moderno uomo nero che ha influenzato gran
parte dei villains a venire del cinema horror
e non solo.
Come sottolinea con acume Robert Englund
(l'attore che lo ha sempre impersonato in
maniera perfetta), la mimica e il linguaggio
corporeo di Freddy, uniti al suo caratteristico
humour nero, hanno avuto un impatto unico
su molti cattivi insospettabili, arrivando
a suggerire che lo stesso "mostro"
sacro Robert De Niro ne abbia tenuto conto
nella sua interpretazione culto in "Cape
Fear" di Scorsese.
Freddy fu un assassino seriale di bambini
nella mitica Elm Street, strada di una tranquilla
provincia americana; fu catturato e rilasciato
per errore così un gruppo di genitori
si fece giustizia bruciandolo vivo in un
locale caldaie, e creando involontariamente
un mostro ancora peggiore: un babau dal
corpo ustionato con un cappellaccio scuro
in grado di popolare i sogni degli adolescenti
e nel sogno ferire e uccidere in maniera
piuttosto realistica.
L'icona Freddy Krueger è ormai assurta
a mito immortale e ha travalicato i limiti
del New Horror anni Ottanta, è l'archetipo
del Male: i suoi rasoi (l'idea venne a Craven
dagli artigli delle bestie feroci che terrorizzavano
l'uomo delle caverne… la paura più
ancestrale, quindi!), il suo maglione a
strisce rosse e verdi (i due colori peggio
assortiti, quelli cioè che più
nettamente vengono distinti dall'occhio
umano), il suo cappello che copre parte
del volto aggiungendo ombre all'oscurità
già propria all'uomo nero, e che
nasconde (rivelando all'occasione) dettagli
orripilanti del cranio e del viso.
Freddy è il dio della notte (bellissima
la scena in cui solleva una mano guantata
e osservando i suoi rasoi decreta: "questo
è Dio!"), è l'unione
di tutte le paure inconsce che si fanno
incubo, tant'è che Nancy (Heather
Langenkamp) per cercare di sconfiggerlo
gli da le spalle ignorando la sua presenza
per privarlo della sua forza intrinseca
costituita dai terrori che suscita.
Freddy perseguita e uccide tutti i discendenti
di Elm Street insinuandosi nei loro incubi,
solo la più perspicace del gruppo,
Nancy Thompson, con coraggio si oppone al
mostro e riesce a trascinarlo fuori dal
sogno e sconfiggerlo… apparentemente,
chiaro, visto che Freddy tornerà
in ben 7 film.
L'atmosfera di questo capolavoro è
inquietante, oppressiva, veramente paurosa
anche a 20 anni di distanza; il film fu
un successo notevole e divenne una delle
pietre miliari del genere nonostante avesse
faticato a trovare i finanziamenti e fosse
stato poi girato con un budget ristrettissimo.
Merito di Craven (autore anche di altri
importanti film di genere come "Dovevi
essere morta", "Le
colline hanno gli occhi",
"Il serpente e l'arcobaleno" e
"Scream") e di
Robert Shaye, produttore della New Line,
che ha sempre creduto nel progetto.
Il film ha un ottimo ritmo, con Englund
a fare il gigione e con scene girate con
un'inventiva che lascia senza parole: la
stanza rotante, in cui tutto ruota (compresa
la macchina da presa) tranne l'attrice,
dando nel montaggio definitivo l'idea che
invece sia lei a volteggiare nella camera
da letto.
La traccia audio italiana è un po'
chiusa, la qualità video buona, gli
extra convincenti: quasi un'ora di documentario
sulla realizzazione con interviste a Englund,
Craven, Shaye, Langenkamp, John Saxon e
Rachel Talalay che dirigerà il sesto
"Nightmare".
C'è il commento audio e la modalità
"Salta in un incubo"
dove puoi rapidamente selezionare le scene
più paurose del film… inoltre
selezionando l'icona Freddy mimetizzata
tra le scritte puoi assistere ad un finale
alternativo, visto che Craven voleva fortemente
che il film si chiudesse con la vittoria
assoluta del Bene, mentre nella versione
conosciuta da tutti Bob Shaye lo convinse
a lasciare aperta una porta ad eventuali
seguiti.
Il film colpisce anche perché conferma
la tendenza cinematografica del Male ad
insinuarsi nel tessuto (abitualmente pacifico)
provinciale americano, già anticipata
dall'ottimo "Halloween" di Carpenter.
La pellicola prende spunto da alcuni fatti
di cronaca che destarono l'interesse di
Craven, riguardanti adolescenti alle prese
coi loro incubi; in particolare uno di questi
trovò la morte senza che l'autopsia
ne trovasse mai le cause.
La figura di Krueger è invece ispirata
da un evento traumatico occorso allo stesso
regista una notte in cui, da bambino, si
affacciò alla finestra della sua
camera… ma è bello sentirlo
raccontare da lui in persona negli extra!!!
Ricordiamo un ennesimo merito di questo
film: aver permesso l'esordio di un giovanissimo
Johnny Depp.
Finalmente Freddy è arrivato in DVD…"non
dormire questa notte!"
Cast: Robert Englund, Heather Langenkamp,
John Saxon, Ronee Blakley, Amanda Wyss, Jsu
Garcia, Johnny Depp, Charles Fleischer, Joseph
Whipp, Lin Shaye, Joe Unger, Mimi Craven,
Jack Shea, Ed Call, Sandy Lipton, David Andrews,
Don Hannah, Jeff Levine, Donna Woodrum, Shashawnee
Hall, Carol Pritikin.