Amanti del libero pensiero è giunta
l'ora di respirare una boccata d'aria fresca
con "Dogma", film diretto
dal giovane regista Kevin Smith già
autore del provocatorio "Clerks".
Il film in questione tratta un argomento
a dir poco scottante: la religione e la
veridicità della parola della Bibbia…
scusate se è poco!
Smith si rifà ai più antichi
testi sacri e sciorina una serie di "controverità"
che lasciano allibiti i cattolici oltranzisti,
ma suscitano immenso interesse nei dubbiosi
e negli atei.
Si parla di un tredicesimo apostolo, di
un Gesù nero, di fratelli del Cristo
avuti da Maria nel suo ménage con
Giuseppe, di un Dio femmina, di angeli rinnegati
e via discorrendo in un affascinante intreccio
nel quale a fatica si distingue la provocazione
dalla ricerca filologicamente accurata.
Bethany (Linda Fiorentino) è l'unica
discendente della stirpe di Gesù
Cristo, provata dalla vita e disillusa ha
perso la fede, ma la ritroverà in
fretta visto che viene contattata da un
messaggero di Dio (Alan Rickman) che ha
in serbo per lei un compito da poco: salvare
il mondo dalla distruzione totale. Sì
perché due angeli rinnegati Loki
(Matt Damon) e Barthleby (Ben Affleck),
condannati da Dio a vivere in eterno nel
Wisconsin, si stanno dirigendo nel New Jersey
nel giorno in cui sarà concessa l'indulgenza
plenaria a tutti i peccatori che varcheranno
la soglia della cattedrale, iniziativa gestita
da un cardinale di dubbi costumi portavoce
del movimento modernista "cattolicesimo
wow!" che fornisce un'immagine
più al passo coi tempi del Cristo
e della religione cattolica.
La riconquista del paradiso condurrebbe
dritti alla fine del mondo in quanto contravverrebbe
alla volontà di Dio, la quale non
può essere messa in alcun modo in
discussione; e così Bethany deve
fermare i due angeli prima che superino
le porte della cattedrale.
La storia è bellissima e viene narrata
mischiando senza pudori sacro e profano
dandoci continui spunti di riflessione dietro
ogni gag o situazione apparentemente scabrosa
od "oltaggiosamente" comica.
In questa cosmica lotta tra Bene e Male
trovano parte anche i due improbabili profeti
Jay e Silent Bob (Kevin Smith), un demone
che appoggia i due ribelli per vendicarsi
di Dio (Jason Lee), il "Golgotiano",
un mostro costituito interamente da escrementi,
il tredicesimo apostolo Rufus (Chris Rock)
e la Musa (Salma Hayek) ispiratrice di gesti
e azioni fuori dal comune.
Ah, dimenticavo, Dio (Alanis Morissette)
non può risolvere la faccenda di
persona poiché paga caro un suo piccolo
vezzo: ogni tanto si incarna e viene sulla
Terra a giocare a flipper, sua incontrollabile
passione (forse perché aleatorio
quanto la vita stessa?), solo che stavolta
è stata individuata nel corpo di
un senzatetto e ridotta in coma dai "gemelli",
tre demonietti che l'hanno così bloccata
in un letto d'ospedale in un'inazione forzata.
La Morissette interpreta Dio in maniera
geniale: ironica, giocherellona ma anche
severa e giusta se occorre. Indimenticabile!
Cast stellare per un film splendido ed originale
che ha pagato la sua unicità con
tre anni di purgatorio prima di poter essere
distribuito in Italia, dimostrando come
l'ignoranza di pochi non abbia colto la
straordinaria pubblicità che questa
pellicola fa alla vera religiosità
e al vero dogma: la fede.
La fede è il vero motore della vita
che ognuno riscopre dentro di sé
in maniera assolutamente personale, e che
poco ha a che fare con un qualsiasi dettame
di leggi: anzi è proprio la fede
la prima libertà e la più
individuale!
Kevin Smith non sbaglia un film: è
grassoccio, barbuto, politicamente scorretto
(vi ricorda forse un altro personaggio scomodo…
un certo Michael Moore?), dice chili di
parolacce e affronta situazioni scabrose,
ma ha il coraggio di riflettere ad alta
voce e di esprimersi senza condizionamenti…
e questa libertà la può cogliere
chiunque, anche i suoi detrattori.
Smith non provoca, lui è così,
si mostra nudo e non si atteggia per uno
scopo, ti fa conoscere il suo mondo e non
se ne vergogna (come fa nel disco dei contenuti
speciali quando ci presenta tutta la sua
famiglia): se ci fate caso tutto il cinema
migliore nasce da questo stesso atteggiamento.
L'edizione dvd rende fortunatamente giustizia
con ottimi audio e video.
Grandi anche gli extra con i ciak sbagliati
(divertentissimi), ma soprattutto con oltre
100 minuti di scene tagliate, ognuna delle
quali è rigorosamente introdotta
e commentata dal regista.
Sono da ricordare la scena in cui Jay e
Silent Bob si salvano dalle minacce armate
dei teppisti del locale improvvisando un
rap con tanto di balletto, e quella del
ritorno del Golgotiano.
Viva il Dogma di Kevin!!!!
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