Devilman, grande uomo diavolo, devilman,
dall'inferno libero, dominare il mondo puoi
con la malvagità, devilman, pappapara.
Ve lo ricordate, uno dei miei cartoni preferiti,
era la storia di un uomo che si fondeva
con un demone, il quale lottava contro gli
altri demoni diventando conti fatti un traditore.
Bene tutto questo non centra nulla con il
gioco di cui andiamo a parlarvi, il nuovissimo
e attesissimo Devil May Cry 2.
Giunge finalmente in Italia il seguito del
gioco rivelazione della scorsa stagione
per PS2, con tutto il carico d'aspettative
che potrete immaginare, aspettative che
secondo alcuni non sono state rispettate,
secondo altri hanno superato le più
rosee previsioni, ma secondo noi? Let the
party starting.
Tutto ha inizio quando un perfido figuro
di nome Arius decide di assoggettare al
suo dominio l'isola di Vie de maril invocando
un demone mostruoso. Allora l'arzilla vecchina
che risponde al nome di Matier decide di
rivolgersi al nostro Dante per chiedergli
aiuto e lui, insieme alla diavoletta Lucia,
partono per sconfiggere il malvagio personaggio.
In se la trama non è nulla di particolare,
legittima tutta la serie di macelli che
vi troverete a compiere durante il gioco.
Graficamente penso di poter dire
che la chiave di lettura è doppia,
da una parte dobbiamo considerare la realizzazione
dei personaggi, dall'altra tutto ciò
che intorno a loro ruota, scenari, nemici
e via dicendo. Da una parte, infatti, abbiamo
una realizzazione dei protagonisti, specie
Dante, veramente ottima. Le texture sono
ottime e brillanti, il personaggio ha una
dinamicità e una vitalità
eccellenti, inoltre sono presenti nuove
trasformazioni in demone, tutti elementi
che conferiscono pregio al lavoro svolto
dai ragazzi nipponici. Diverso invece il
discorso per quanto riguarda i nemici, la
cui realizzazione non è delle migliori,
non solo dal punto di vista della grafica
come vedremo. Gli scenari poi alternano
prove di bravura estreme come per i primi
livelli ad altri decisamente più
sottotono. Su tutto pesa l'ambientazione
gotica che ha portato ad una cupezza di
fondo che penalizza tutto il lavoro svolto,
anche in termini d'effetti di luce.
Il Sonoro è nella media.
Il doppiaggio di Dante è buono nonostante
l'estrema parsimonia di parole del nostro
eroe, decisamente meno convincente invece
la voce di Lucia. Le musiche di sottofondo
non raggiungono i livelli qualitativi del
primo episodio ma sono comunque discrete,
gli effetti sonori hanno il grosso pregio
di essere in parte ripresi dal primo DMC,
almeno su questo non si corrono troppi rischi.
La Giocabilità si mantiene
sui livelli del primo episodio e questo
è un bene tutto sommato, squadra
vincente non si cambia, come si suol dire.
Soprattutto non cambiano i comandi perciò
non dovrete abituarvi a comandi nuovi e
ad un uso complicato dei tasti. Le innovazioni
sono nuove abilità anche molto utili
(vedi corsa sui muri di matrixiana memoria
nda), un nuovo sistema di combo volanti
e anche una nuova spada, Rebellion (ma delle
volte l'azione sarà talmente rallentata
da far sembrare Dante un vecchietto con
l'artrosi nel brandire la spada nda). L'azione
sfrenata è il filo conduttore del
gioco, e a tal proposito i Konami boys hanno
ridotto per numero e difficoltà gli
enigmi da risolvere, ahimè hanno
anche reso i nemici delle mammole, e questo
non è certo un pregio. Spesso vi
troverete a fare delle carneficine, infatti,
aiutati anche dall'inconsistenza dei nemici,
boss tristemente compresi. Molto ambiguo
anche il sistema di telecamere, spesso avrete
problemi con le inquadrature. Quello che
più di tutto rende interessante il
gioco è la possibilità di
avere due personaggi giocanti, cioè
Dante e Lucia, ovvero due personaggi con
caratteristiche diametralmente opposte,
se uno punta principalmente su forza bruta
l'altra punta su velocità e agilità,
insomma uno degli aspetti più interessanti.
La Longevità è il
tasto più dolente di tutti, infatti,
l'IA dei nemici è veramente misera,
i massacri cui vi presterete soddisferanno
forse la vostra voglia di sangue ma non
vi soddisferanno dal punto di vista dell'impegno,
non sentirete di aver fatto tutto il possibile
per finire il gioco. Il difetto è
solo in parte ammendato dal fatto di poter
usare anche Lucia, che però ha solo
13 missioni contro le 18 di Dante.
Il giudizio complessivo
non può essere positivo, passato
l'effetto sorpresa del primo le magagne
del secondo saltano all'occhio. Il cambio
del team che ha lavorato al primo DMC non
ha portato bene al gioco, il primo a risentirne
è stato lo stesso Dante che è
diventato una specie di bullo perdendo tutta
la verve che aveva nel primo, ma è
tutto il gioco a non soddisfare appieno.
È sicuramente un prodotto destinato
agli estimatori della serie, agli altri
io direi di cercare il primo episodio oppure
un altro gioco. E voi della Capcom, speriamo
in un Devil May Cry 3 migliore di questo.
Voto: 6,5...
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