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Comunicati Stampa - Electronic Arts - Dopo tre anni di attesa arriva Mercenaries 2
Mercenaries 2
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Specifiche di prodotto
Publisher: Electronic Arts
Sviluppatore: Pandemic Studios
In uscita: 2008
Lingua: ITA
Categoria: Azione – open world
PEGI: 16

Descrizione del prodotto
Mercenaries 2: World in Flames™ è un esplosivo gioco d’azione a mondi aperti con scenari massicci, estremamente reattivi e devastati dalla guerra.

Quando un potente tiranno decise di fare proprie le riserve di petrolio del Venezuela, organizzò anche un’invasione che trasformò il paese in un territorio di guerra.
Ma le crisi internazionali sono il tuo spasso: sei un mercenario e trai profitto dal caos. Mercenaries 2™ è un cammino verso potenziali clienti, tutti disponibili a pagarti profumatamente per svolgere i loro lavori sporchi. Questo è il tuo ambiente.

Mercenaries 2 si presenta con la più recente e pericolosa tecnologia civile e militare, da scintillanti auto sportive alle guide satellitari di matrice futuristica.

Serbatoi, barche, automobili lussuose – tu ne fai richiesta e ti verranno consegnati in tempi reali. E se finisci il budget, puoi sempre utilizzare gli strumenti di cui hai bisogno sul campo. Gioca per conto tuo oppure con un amico nella modalità multiplayer.

Non sei un soldato. Non devi seguire le regole dettate da altri. Tu rispetti solo il tuo codice: devi solo portare a termine il contratto, non importa quale. Nessuno nel mondo di Mercenaries è più onorato. Tutti ti avvicineranno, cercando di darti una chance. Loro pensano che conti la loro parola, ma ignorano che la regola del mercenario è solo una: TUTTI DEVONO PAGARE.

Caratteristiche principali
• Massiccio Open World – Gioca in città, nella giungla, in prossimità di laghi e montagne, nei territory del Venezuela.
• Modalità multiplayer – Con lo schermo condiviso o on-line, non dovrai più giocare da solo. Invita un amico e unitevi per vincere.
• Accetta la scommessa più alta – Potrai scegliere per quale fazione lavorare. Da un compito elementare a missioni multi-obiettivo.
• Nuovi giochi – Più di 130 veicoli, dalle auto civili, alle autocisterne senza tralasciare gli elicotteri e una distruttiva collezione di pistole e lanciarazzi.
• La distruzione su Next Gen – Fai crollare ogni palazzo pezzo per pezzo e guarda i fantastici effetti. La distruzione può essere utilizzata anche per prendere il sopravvento sulle forze nemiche e modificare il campo di battaglia.
• Costruisci un campo militare privato – Recluta altri mercenari e crea il tuo arsenale!
• Il fattore “Acqua” – Nuota negli oceani, fiumi e laghi di Mercenaries. L’acqua riveste un ruolo attivo nel videogame.
• Zone di atterraggio – Non hai tempo per visitare il paese? Vai nelle zone di caccia per essere immediatamente trasportato nei punti caldi e ovviamente nel cuore dell’azione.

VIDEOGIOCHI: USA INGAGGIANO MERCENARI PER ELIMINARE CHAVEZ, ED E’ POLEMICA

Atteso da tre anni, gia’ nel 2006 quando fu annunciato scoppio’ la polemica tra Usa e Venezuela, ora associazioni umanitarie e paesi del Centro America chiedono di boicottare “Mercenaries 2, World in Flame”, il videogame “anti Chavez”

Gli Usa mandano i mercenari a destituire il governo venezuelano e a prendere possesso delle risorse petrolifere del Paese. Sembra una pagina di cronaca della crisi internazionale che vede da un lato Bolivia e Venezuela e dall’altro l’amministrazione Usa, partita con l’espulsione dei rispettivi ambasciatori. In realta’ e’ la trama di un attesissimo videogioco, Mercenaries 2 World in Flame (http://www.mercs2.com/), dove il giocatore ha il compito di guidare un gruppo di mercenari in Venezuela con l’obiettivo di dare la caccia e destituire il “crudele dittatore” e riconquistare il controllo delle risorse petrolifere, restituendole alle grandi compagnie americane.
Insomma la finzione anticipa e addirittura supera la realta’, anche se i parallelismi tra quello che sta avvenendo in Centro America e le vicende raccontate dal videogioco sembrano essere veramente tanti. Nel videogioco realizzato in tre anni di lavoro dal team dei Pandemic Studios di Los Angeles, quattro soldati di ventura, capitanati da un gigantesco svedese, Mattias Nilsson, vengono inviati nella giungla del Venezuela, con il compito di raggiungere Caracas e, combattendo strada per strada, sgominare i militari schierati a difesa del palazzo dove si nasconde il dittatore, salito al potere grazie ad un golpe militare. Per il conseguimento della missione i “contractors” non hanno nessun tipo di vincolo, a cui devono invece attenersi le forze armate regolari: possono distruggere interi palazzi, chiedere all’aviazione di bombardare quartieri civili e strade, impadronirsi dei mezzi dell’esercito venezuelano e utilizzarli per portare la distruzione tra i viali e i vicoli di Caracas (ricostruita alla perfezione e nei piu’ minimi particolari grazie a mappe e foto satellitari), trasformando la citta’ e i suoi abitanti in un cumulo di macerie.

Ma questo non e’ che il primo obiettivo dei soldati di ventura. I mercenari infatti devono riuscire a riprendere il controllo delle risorse petrolifere del Venezuela, che il dittatore ha nazionalizzato, e riportarle sotto quello delle compagnie americane. Insomma una storia moto simile a quello che e’ avvenuto nel Venezuela “reale”, dove Hugo Chavez, salito al potere con il sostegno dei militari, ha nazionalizzato le risorse petrolifere, lasciando una piccolissima percentuale alle multinazionali come Total, BP, Exxon, Chevron e la norvegese Statoil. E proprio questi parallelismi hanno fatto si’ che gia’ all’annuncio della creazione del videogioco da parte dei Pandemic Studios, che in passato sono saliti all’onore delle cronache Usa per aver sviluppato dei simulatori utilizzati per l’addestramento dall’esercito americano, scoppiassero delle polemiche e dei dissapori tra l’amministrazione di Washington e importanti membri del governo venezuelano. Addirittura dei membri del parlamento, come Ismael Garcia, e dell’Assemblea Nazionale, come Gabriela Ramirez, hanno rilasciato dichiarazioni a testate come l’Associated Press e la BBC, parlando di “una mossa propagandistica da parte degli Usa per preparare un intervento militare in Venezuela”.

Polemiche che non potevano che riesplodere nel momento dell’uscita del gioco, che per altro coincide con la nuova crisi diplomatica tra Chavez e Usa e che ha portato, oltre all’espulsione dei rispettivi diplomatici, anche ad accuse gravissime, come quelle di un tentato colpo di stato che secondo il presidente venezuelano sarebbe stato finanziato proprio dalla Casa Bianca.
Il risultato? In tutto il Centro America stanno nascendo iniziative volte a bloccare Mercenaries 2 e vengono lanciati appelli per boicottare quello che gia’ viene definito il “videogioco-anti Chavez”, a cui fanno eco anche organizzazioni di sostegno negli stessi Stati Uniti e in Australia, dove risiedono moltissimi emigranti venezuelani, come ad esempio il US e l’Australian Venezuela Solidarity Network.

Si e’ insomma scatenato un vero e proprio casus belli che ha portato ad appelli, petizioni per il suo ritiro e denunce che condannano l’estremo realismo del gioco, additando Mercenaries 2 come una vera e propria provocazione, se non uno strumento di pressione politica e psicologica. Sotto accusa, oltre ai contenuti, anche l’estremo realismo del gioco: gli sviluppatori della Pandemic, infatti, hanno utilizzato tutte le piu’ moderne tecniche e i software piu’ avanzati per dare al gioco il massimo realismo. Nella stessa presentazione di “Mercenaries 2 World in Flame”, presente sul sito, si spiega infatti come e’ possibile distruggere interi palazzi, mettere a ferro e fuoco quartieri, far esplodere autocisterne e rendere inservibili pozzi petroliferi, per strapparli al controllo delle forze nazionali del Venezuela. Non solo, si da’ la possibilita’ al giocatore di creare un vero e proprio campo di addestramento per mercenari, dove pianificare l’invasione, ma anche prepararsi nelle tecniche di guerriglia urbana, imparare a costruire esplosivi e ad usare ogni genere di arma. Il tutto e’ inoltre stato realizzato sotto le precise direttive e con la continua consulenza di esperti militari e mercenari americani che hanno preso parte alle missioni negli scenari piu’ caldi del pianeta.


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