Specifiche
di prodotto
Publisher: Electronic Arts
Sviluppatore: Pandemic Studios
In uscita: 2008
Lingua: ITA
Categoria: Azione – open world
PEGI: 16
Descrizione del prodotto
Mercenaries 2: World in Flames™ è un esplosivo
gioco d’azione a mondi aperti con scenari massicci,
estremamente reattivi e devastati dalla guerra.
Quando un potente tiranno decise di fare proprie le riserve
di petrolio del Venezuela, organizzò anche un’invasione
che trasformò il paese in un territorio di guerra.
Ma le crisi internazionali sono il tuo spasso: sei un
mercenario e trai profitto dal caos. Mercenaries 2™
è un cammino verso potenziali clienti, tutti disponibili
a pagarti profumatamente per svolgere i loro lavori sporchi.
Questo è il tuo ambiente.
Mercenaries 2 si presenta con la più recente e
pericolosa tecnologia civile e militare, da scintillanti
auto sportive alle guide satellitari di matrice futuristica.
Serbatoi, barche, automobili lussuose – tu ne fai
richiesta e ti verranno consegnati in tempi reali. E se
finisci il budget, puoi sempre utilizzare gli strumenti
di cui hai bisogno sul campo. Gioca per conto tuo oppure
con un amico nella modalità multiplayer.
Non sei un soldato. Non devi seguire le regole dettate
da altri. Tu rispetti solo il tuo codice: devi solo portare
a termine il contratto, non importa quale. Nessuno nel
mondo di Mercenaries è più onorato. Tutti
ti avvicineranno, cercando di darti una chance. Loro pensano
che conti la loro parola, ma ignorano che la regola del
mercenario è solo una: TUTTI DEVONO PAGARE.
Caratteristiche principali
• Massiccio Open World – Gioca in città,
nella giungla, in prossimità di laghi e montagne,
nei territory del Venezuela.
• Modalità multiplayer – Con lo schermo
condiviso o on-line, non dovrai più giocare da
solo. Invita un amico e unitevi per vincere.
• Accetta la scommessa più alta – Potrai
scegliere per quale fazione lavorare. Da un compito elementare
a missioni multi-obiettivo.
• Nuovi giochi – Più di 130 veicoli,
dalle auto civili, alle autocisterne senza tralasciare
gli elicotteri e una distruttiva collezione di pistole
e lanciarazzi.
• La distruzione su Next Gen – Fai crollare
ogni palazzo pezzo per pezzo e guarda i fantastici effetti.
La distruzione può essere utilizzata anche per
prendere il sopravvento sulle forze nemiche e modificare
il campo di battaglia.
• Costruisci un campo militare privato – Recluta
altri mercenari e crea il tuo arsenale!
• Il fattore “Acqua” – Nuota negli
oceani, fiumi e laghi di Mercenaries. L’acqua riveste
un ruolo attivo nel videogame.
• Zone di atterraggio – Non hai tempo per
visitare il paese? Vai nelle zone di caccia per essere
immediatamente trasportato nei punti caldi e ovviamente
nel cuore dell’azione.
VIDEOGIOCHI: USA INGAGGIANO MERCENARI PER ELIMINARE
CHAVEZ, ED E’ POLEMICA
Atteso da tre anni, gia’ nel 2006 quando fu
annunciato scoppio’ la polemica tra Usa e Venezuela,
ora associazioni umanitarie e paesi del Centro America
chiedono di boicottare “Mercenaries 2, World in
Flame”, il videogame “anti Chavez”
Gli Usa mandano i mercenari a destituire il governo venezuelano
e a prendere possesso delle risorse petrolifere del Paese.
Sembra una pagina di cronaca della crisi internazionale
che vede da un lato Bolivia e Venezuela e dall’altro
l’amministrazione Usa, partita con l’espulsione
dei rispettivi ambasciatori. In realta’ e’
la trama di un attesissimo videogioco, Mercenaries 2 World
in Flame (http://www.mercs2.com/), dove il giocatore ha
il compito di guidare un gruppo di mercenari in Venezuela
con l’obiettivo di dare la caccia e destituire il
“crudele dittatore” e riconquistare il controllo
delle risorse petrolifere, restituendole alle grandi compagnie
americane.
Insomma la finzione anticipa e addirittura supera la realta’,
anche se i parallelismi tra quello che sta avvenendo in
Centro America e le vicende raccontate dal videogioco
sembrano essere veramente tanti. Nel videogioco realizzato
in tre anni di lavoro dal team dei Pandemic Studios di
Los Angeles, quattro soldati di ventura, capitanati da
un gigantesco svedese, Mattias Nilsson, vengono inviati
nella giungla del Venezuela, con il compito di raggiungere
Caracas e, combattendo strada per strada, sgominare i
militari schierati a difesa del palazzo dove si nasconde
il dittatore, salito al potere grazie ad un golpe militare.
Per il conseguimento della missione i “contractors”
non hanno nessun tipo di vincolo, a cui devono invece
attenersi le forze armate regolari: possono distruggere
interi palazzi, chiedere all’aviazione di bombardare
quartieri civili e strade, impadronirsi dei mezzi dell’esercito
venezuelano e utilizzarli per portare la distruzione tra
i viali e i vicoli di Caracas (ricostruita alla perfezione
e nei piu’ minimi particolari grazie a mappe e foto
satellitari), trasformando la citta’ e i suoi abitanti
in un cumulo di macerie.
Ma questo non e’ che il primo obiettivo dei soldati
di ventura. I mercenari infatti devono riuscire a riprendere
il controllo delle risorse petrolifere del Venezuela,
che il dittatore ha nazionalizzato, e riportarle sotto
quello delle compagnie americane. Insomma una storia moto
simile a quello che e’ avvenuto nel Venezuela “reale”,
dove Hugo Chavez, salito al potere con il sostegno dei
militari, ha nazionalizzato le risorse petrolifere, lasciando
una piccolissima percentuale alle multinazionali come
Total, BP, Exxon, Chevron e la norvegese Statoil. E proprio
questi parallelismi hanno fatto si’ che gia’
all’annuncio della creazione del videogioco da parte
dei Pandemic Studios, che in passato sono saliti all’onore
delle cronache Usa per aver sviluppato dei simulatori
utilizzati per l’addestramento dall’esercito
americano, scoppiassero delle polemiche e dei dissapori
tra l’amministrazione di Washington e importanti
membri del governo venezuelano. Addirittura dei membri
del parlamento, come Ismael Garcia, e dell’Assemblea
Nazionale, come Gabriela Ramirez, hanno rilasciato dichiarazioni
a testate come l’Associated Press e la BBC, parlando
di “una mossa propagandistica da parte degli Usa
per preparare un intervento militare in Venezuela”.
Polemiche che non potevano che riesplodere nel momento
dell’uscita del gioco, che per altro coincide con
la nuova crisi diplomatica tra Chavez e Usa e che ha portato,
oltre all’espulsione dei rispettivi diplomatici,
anche ad accuse gravissime, come quelle di un tentato
colpo di stato che secondo il presidente venezuelano sarebbe
stato finanziato proprio dalla Casa Bianca.
Il risultato? In tutto il Centro America stanno nascendo
iniziative volte a bloccare Mercenaries 2 e vengono lanciati
appelli per boicottare quello che gia’ viene definito
il “videogioco-anti Chavez”, a cui fanno eco
anche organizzazioni di sostegno negli stessi Stati Uniti
e in Australia, dove risiedono moltissimi emigranti venezuelani,
come ad esempio il US e l’Australian Venezuela Solidarity
Network.
Si e’ insomma scatenato un vero e proprio casus
belli che ha portato ad appelli, petizioni per il suo
ritiro e denunce che condannano l’estremo realismo
del gioco, additando Mercenaries 2 come una vera e propria
provocazione, se non uno strumento di pressione politica
e psicologica. Sotto accusa, oltre ai contenuti, anche
l’estremo realismo del gioco: gli sviluppatori della
Pandemic, infatti, hanno utilizzato tutte le piu’
moderne tecniche e i software piu’ avanzati per
dare al gioco il massimo realismo. Nella stessa presentazione
di “Mercenaries 2 World in Flame”, presente
sul sito, si spiega infatti come e’ possibile distruggere
interi palazzi, mettere a ferro e fuoco quartieri, far
esplodere autocisterne e rendere inservibili pozzi petroliferi,
per strapparli al controllo delle forze nazionali del
Venezuela. Non solo, si da’ la possibilita’
al giocatore di creare un vero e proprio campo di addestramento
per mercenari, dove pianificare l’invasione, ma
anche prepararsi nelle tecniche di guerriglia urbana,
imparare a costruire esplosivi e ad usare ogni genere
di arma. Il tutto e’ inoltre stato realizzato sotto
le precise direttive e con la continua consulenza di esperti
militari e mercenari americani che hanno preso parte alle
missioni negli scenari piu’ caldi del pianeta.
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