Chi di voi non ha mai sognato di fare 13!
Ebbene ora con il titolo targato Ubisoft tutti,
e non solo i possessori di consolle, potranno
farlo davvero!! Si scherza ovviamente, ma
consigliamo ugualmente di cogliere al volo
l’occasione, non si diventerà
ricchi, ma un sicuro divertimento ve lo sarete
assicurati.
Ma procediamo con ordine. XIII si presenta
in modo “programmatico”:
un pack a finestre trasparenti dalle quali
si vede un interno fatto di immagini tratte
dal gioco.
In pratica una confezione a “fumetti”,
a tre dimensioni. Ed è proprio questa
la cifra stilistica che distingue XIII dagli
altri giochi FPS: praticamente tutto è
stato modulato sullo stile classico delle
strisce, come vengono anche chiamate.
E’ vero che la scelta era quasi obbligata
visto il soggetto dal quale XIII è
stato tratto: un famosissimo e vendutissimo
albo francese uscito anche dalle nostre
parti e che ha conosciuto anche frequenti
ristampe.
Ovvio che molte sfumature si sono perse,
e la trama ha subito qualche semplificazione,
ma non apparteniamo alla schiera dei “puristi”
che esigono la fedeltà assoluta al
modello di riferimento, anzi siamo convinti
che al passaggio da un medium ad un altro
si debba per forza di cose “interpretare”
il tema e in questo caso l'operazione sembra
ben riuscita.
Trama: Senza
anticipare nulla: siete su una spiaggia,
non ricordate nulla, una bella ragazza si
offre di aiutarvi e vi consegna la chiave
di una cassetta di sicurezza.
Lei si becca una dose di piombo in realtà
destinata a voi, e voi da adesso dovrete……sopravvivere.
Scoprirete subito di chiamarvi Steve Roland,
che siete un agente speciale e che siete
coinvolto nell’uccisione del Presidente
degli Stati Uniti.
L’aura di mistero che avvolge ogni
livello invita alla prosecuzione del gioco
e le animazioni che introducono e qualche
volta spezzano l’azione sono efficacissime
a tenere alta la curiosità. Ad ogni
livello scopriamo un pezzo del puzzle, e
saranno messe alla prova non solo le nostre
capacità balistiche, ma anche di
appostamento e quelle intuitive.
Il tutto si svolge in modo agile e chiaro,
cosa non da poco considerando che si tratta
pur sempre di uno sparatutto.
Grafica: Abbiamo già
detto come lo stile cartoon sia il tratto
distintivo di questo titolo, ed è
ovvio che le aspettative piu’ alte
fossero tutte concentrate sulla resa in
cel shading dei modelli in scena.
Il risultato è ottimo! Certo si potrebbe
pescare il classico pelo nell’uovo
sottolineando l’aliasing nell’outline
dei personaggi, (che rimane anche ad alte
risoluzioni), ma l’effetto complessivo
è veramente coinvolgente, si avrà
l’impressione di vivere in un fumetto!
Le ambientazioni, che spaziano tra interni
(una banca, sotterranei, caserme) ed esterni
(paesaggi innevati, spiagge, tetti ) acquistano
una vivacità nei colori che spesso
supera l’effetto 3d di molti titoli
simili, senza rinunciare comunque al dettaglio,
e i per i personaggi diventa virtu’
cio’ che è una necessità:
i pochi poligoni messi in scena quasi si
giustificano grazie alla resa cartoonesca,
essendo questa per prima un semplificazione,
esaltando cio’ che altrimenti sarebbe
vissuto come un difetto.
Ma da solo il cel shading non riuscirebbe
a calarci nel modo a due dimensioni del
fumetto se non ci fossero le animazioni
con i baloon (le nuvole o , appunto i fumetti)
con tanto di punta che indica chi sta parlano,
i picture in picture (ritagli di schermo
con altre animazioni) che ci mettono al
corrente di cose che avvengono a distanza
da noi, le schermate dei menu’ e di
caricamento, e le onomatopee che compaiono
cosi’ di frequente (“ahrgg!”,
“Bum”, “Ta ta ta ta”
o “click “ ).
Tutto è stato declinato alla maniera
degli albi, compresi i menu', e in modo
decisamente riuscito.
Sonoro: Il sottofondo musicale
è molto in sintonia con le atomosfere
del gioco, e i rumori di scena sono quelli
che ci si aspetta, ma vogliamo sottolineare
l’ottima riuscita del doppiaggio,
che da’ spessore ai personaggi e sembra
ben recitato.
Giocabilità: Il
motore di gioco è lo stesso del mitico
Ureal, quindi una garanzia.
Molte armi a nostra disposizione che si
diversificano a seconda del livello nel
quale ci troviamo, con diverse risposte
allo sparo in termini di maneggevolezza
e precisione, ci ritroveremo anche nella
condizione di poter usare solo oggetti contundenti
da reperire qua e la’, sedie posacenere
e bottiglie rotte, affinare la nostra abilità
con arco e balestre e centrare bersagli
a lunghissima distanza.
Non mancheranno le occasioni per qualche
tuffo (ma dovrete risalire a respirare),
accucciarvi in qualche cunicolo, compiere
arrampicate e salti. Non tutte le missioni
infatti si risolvono a pistolettate, appostamenti,
fughe e missioni di copertura variano lo
scorrimento del gioco.
I checkpoint, gli obbiettivi raggiunti,
sono dislocati a breve distanza l’uno
dall’altro rendendo possibile un frequente
salvataggio.
Gli avversari di solito non oppongono una
grande resistenza, semmai affinano la mira
all ‘aumentare del livello di difficoltà
che si sceglie all’inizio (Arcade,
Normale, Hard), dimostrando quindi una bassa
AI.
Solo i personaggi di caratura maggiore quali
i Boss o i killer professionisti (La Mangusta)
daranno vero filo da torcere.
Ma non si puo’ parlare di un difetto
in quando lo scopo del gioco in definitiva
non è quello (non solo) di abbattere
i nemici, ma anche quello di esplorare e
svolgere man mano l’intrigo. Si puo’
obbiettare semmai che si è forse
un po’ guidati nello svolgimento e
che in definitiva ad ogni livello è
automatico il disvelamento della trama,
ma i colpi di scena sopperiscono ampiamente
e tengono viva l’attenzione.
Longevità: Una volta
lanciato difficilmente vi staccherete dal
monitor, rischiando di finirlo in meno di
un paio di giorni, ci penserà la
modalità multiplayer a moltiplicare
il divertimento anche on line per sfide
a squadre, contro il tempo, o basate sul
numero di nemici abbattuti.
Presente un editor per la personalizzazione
delle mappe.
Motivi piu’ che sufficienti per tenere
XIII sempre a portata di mouse.
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