Era l’epoca del NES e Super Mario
Bros rappresentava già le potenzialità
della macchina Nintendo in qualità
di Killer App. Sempre l’idraulico
italiano decantava la potenza del nuovo
SuperNES e del Gameboy con la serie: “Super
Mario World” e “Super
Mario Land”.
Il difficile passaggio alle tre dimensioni
del N64 venne semplificato dall’onnipresente
icona Nintendo, e lo stesso avvenne con
il Game Cube. Ora il nuovo portatile della
casa di Kyoto poteva fare affidamento sull’omino
baffuto con il cappello rosso, ma al di
là di ogni previsione è Wario
a spingere sull’acceleratore del divertimento
con un gioco che fa da manifesto alle caratteristiche
del nuovo Nintendo DS.
Party man!
Di cosa stiamo parlando?
Semplicemente di un gioco folle!
Si tratta di una raccolta, in continua crescita,
di minigiochi, da consumarsi in una manciata
di secondi sfruttando solo pennino e microfono.
Inizialmente la scelta è particolarmente
ristretta e le tipologie molto limitate,
ma con poche partite fugaci ci si ritrova
con una quantità di personaggi (che
ci danno accesso alle varie sfide) del tutto
soddisfacente.
Per farvi capire meglio di cosa sto parlando
proverò a farvi un esempio.
Ok, pennino alla mano e neurone (uno solo,
ma perfettamente rodato per i videogames)
concentrato! Un tocco sul personaggio e
parte subito una breve sequenza introduttiva,
che vi trasporta all’interno dell’azione
(ovviamente dopo la prima visione saranno
sempre skippabili). Parte il primo giochino,
sullo schermo ci sono una serie di palloncini
da far scoppiare. Fatto? Due secondi di
scenetta felice e si passa alla prossima
miniscemenza. Un pelo sulla pelle ed una
scritta “Tira”. Puntato
col pennino, bisogna strapparlo con un movimento
secco. Si passa ad un altro ancora più
fuori e così via, fino al Boss di
fine livello! Si tratta ovviamente di una
piccola sessione senza limite di tempo dove
i game designer Nintendo hanno dato il peggio
di se.
Il vero spirito di WarioWare Touched
è quello del gioco da consumarsi
al volo, come si confà ad un handheld
doc: Veloce, divertente, istintivo e soprattutto
breve. Insomma il perfetto gioco da viaggio,
una sorta di porzione monodose di videogioco
da sfruttare in qualsiasi momento.
Lo stile grafico per quanto semplice,
risulta gradevole e pieno di spunti originali,
che sapranno strapparvi un sorriso tutte
le volte. Il comparto audio propone
effetti sonori abbastanza semplici,
che si sposano bene con la spartanità
complessiva dell’aspetto tecnico.
Anche i motivetti che fanno da contorno
all’esperienza di gioco colgono in
pieno lo spirito ilare di ogni minievento,
ma alla lunga tenderanno a farvi abbassare
il volume della console.
La vera goduria di WarioWare è
la sua perfetta genesi in concomitanza con
la nascita del nuovo sistema di controllo
Nintendo.
Il pieno sfruttamento del Touch screen e
del microfono, fanno di questo gioco il
manifesto ideale della console DS, una sorta
di pubblicità perfettamente riuscita
di come sfruttare a pieno le potenzialità
dell’erede del gameboy.
Non ci sarebbe altro da dire, se non che
ad un certo punto, per quanto il fattore
rigiocabilità di ogni singolo personaggio
sia alto, inizierete ad abbandonare i piccoli
amici di Wario e a nulla serviranno i giocattoli
sbloccati ripetendo mille volte ogni minievento.
Non vi stuferete, ma vi mancherà
la sfida originale che avevate all’inizio.
Se solo avessero inserito una modalità
multiplayer tramite wi-fi oppure la possibilità
di scaricare nuovi add-on dalla rete questo
titolo sarebbe stato perfetto.
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