Nonostante sia trascorso solo un anno dalla
scorsa edizione, il torneo è di nuovo
nelle nostre mani; le novità a disposizione
sono davvero tante e le cose da dire ancora
di più, quindi cominciamo da principio…
Quando ho aperto il pacco con il materiale
su cui dovevo lavorare, i miei occhi si
sono subito posati sulla confezione di UT
’04.
Non ho atteso neppure un istante ed ho aperto
la scatola, contenente una corposa e coloratissima
guida e ben 6 CD
(!!!) su cui risiede il gioco.
Senza perdere tempo sono subito passato
alla lunga fase d’installazione che
mi ha portato via dal disco rigido la bellezza
di 5.5 Giga.
Incurante di questo “piccolo”
particolare ho lanciato l’eseguibile
ed ho impostato grafica e sonoro al massimo.
A quel punto era finalmente giunta l’ora
di tornare nell’arena.
Una volta in campo, la sensazione
di deja-vu è la prima cosa a farsi
sentire, ma bastano pochi passi nel nuovo
mondo allestito da Epic Games e ci si rende
conto di quanto siano profonde le differenze.
Prima di tutto, a livello di GRAFICA;
texture più definite, fondali più
dettagliati, modelli particolareggiati all’inverosimile;
e poi la novità…i mezzi!
La qualità di questi è veramente
alta; si và dalla piccola buggy al
più imponente e devastante leviatano,
al confronto del quale i carri armati sembrano
giocattoli.
La cura e la varietà riposta sia
nel design che nelle modellazione di questi,
non lascia affatto indifferenti; oltre ai
sopraccitati veicoli avremo anche un hovercraft
monoposto, una jeep in grado di ospitare
due passeggeri (al comando delle torrette
per aumentare ulteriormente il volume di
fuoco), ed un piccolo caccia che può
muoversi velocemente e fluttuare come un
elicottero.
La presenza dei veicoli ha reso necessaria
l’adozione di scenari di grandi dimensioni,
con una struttura aperta, adeguata al nuovo
tipo di scontri; ciò nonostante la
velocità di gioco è rimasta
inalterata rispetto al prequel, anzi ho
notato un netto miglioramento delle prestazioni
a video (tutto merito del motore grafico,
ritoccato a tal punto da avere una potenza
paurosa). Ovviamente non mancano effetti
grafici come particellari, riflessi, e tutto
ciò che serve a rendere completa
l’esperienza visiva.
Ma lo sforzo profuso dai programmatori non
si è fermato al comparto video, e
il codice ha dato i suoi buoni frutti anche
dal lato del SONORO, con un supporto
magistrale del EAX® 3.0 e per
i fortunati possessori di schede adeguate
e di un buon impianto di uno spettacolare
7.1 che circonda avvolge e trasporta il
giocatore direttamente nell’occhio
del ciclone.
La cura riposta nella realizzazione dell’audio
si ritrova anche nei diversi effetti, con
riverberi, riflessi e occlusioni a seconda
delle superfici che circondano il giocatore,
mettendo in risalto l’ambiente dei
furiosi scontri e coinvolgendo maggiormente
il giocatore.
In questo capitolo và citato lo sfruttamento
del microfono per dare ordini ai compagni
(purtroppo solo in inglese), anche se devo
riconoscere che non sempre il giocatore
riesce a capire se i bot abbiano realmente
sentito e compreso l’ordine impartitogli.
Questa feature risulta ben più utile
nelle partite on-line dove non dovrete mollare
i comandi del vostro alter-ego digitale
per insultare chi vi ha appena blastato,
ma vi bastera premere un pulsante e gridargli
un bel “..adesso ti concio io per
le feste; maledetto!!!”, decisamente
più immediato e divertente.
Tornando alle novità del gioco,
possiamo dire tranquillamente che i mezzi
hanno modificato ulteriormente in meglio
la GIOCABILITA’ già
alta del franchise ATARI®, e
l’introduzione di questi ha richiesto
l’adozione di strumenti adeguati per
difendersi.
Sono state infatti aggiunte delle nuovi
armi dal potere distruttivo incredibile,
tipo un lanciamissili in grado di agganciare
i veicoli bersaglio, o un lanciagranate
con comando a distanza e per far fronte
alle situazioni più difficili in
alcuni punti delle mappe sono stati introdotti
persino delle postazioni fisse pronte all’uso
(torrette di ogni dimensione e calibro).
Ovviamente tutto questo “ben di
Dio” per essere sfruttato a dovere
ha richiesto un adeguamento delle modalità
di gioco, con l’aggiunta di nuove
e vecchie conoscenze.
Prendiamo quindi in esame le modalità,
senza soffermarci sui classici deathmatch,
team deathmatch e cattura la bandiera di
cui tutti conoscono il funzionamento; passiamo
invece a quelli recuperati dalla scorsa
edizione, cioè il doppio dominio,
che prevede la conquista di 2 punti di controllo
simultaneamente per dieci secondi per aggiudicarsi
un punto; poi c’è l’attacco
con la bomba, una sorta di basket con le
armi in pugno; la modalità all’ultimo
uomo, invece è un deathmach con le
vite contate, dove vince chi sopravvive
(“..Ne resterà soltanto uno!”cfr.
Highlander); UT ’04 segna anche il
ritorno dell’assalto, assente nel
2003, in una veste potenziata e ampliata
nel numero di obbiettivi per mappa, da citare
una missione che prevede addirittura il
raggiungimento di una stazione orbitante
a bordo di un caccia, effettuando quindi
una furiosa battaglia aerea!
Dopo questa lunga carrellata, passiamo alle
novità (che sembrano non finire mai):
Invasione: con i propri compagni
di squadra bisogna resistere a delle ondate
di nemici; se per caso si viene abbattuti
nel mentre di una di queste non si può
rientrare fino all’inizio della successiva.
La modalità mutante invece
parte come un normale deathmatch, ma non
appena qualcuno stende un contendente, diventa
potentissimo e per di più l’unico
in grado di far punti; indi per cui tutti
si devono coalizzare per eliminarlo al fine
di prendere il suo posto.
Per concludere la modalità/novità
più gustosa è Energia.
Un enorme mappa, tanti mezzi e due basi,
questa la ricetta per dare il via ai combattimenti
più devastanti; per rendere tutto
più interessante i programmatori
hanno pensato bene di rendere possibile
la distruzione del nucleo all’interno
del covo nemico solo attivando e controllando
dei nodi energetici in sequenza, in modo
da disabilitarne lo scudo che difende il
cuore della centrale nemica.
Tutta questa carne al fuoco è stata
condita con un lieve ma gustoso innalzamento
del livello medio di difficoltà così
da stuzzicare i palati più fini;
anche se in alcuni momenti i bot avversari
coalizzati in squadre compatte, sembrano
essere inarrestabili macchine di morte.
Ogni schiaffo ricevuto servirà solo
ad aumentare la voglia di spaccargli le
ossa a suon di missili.
In UT ’04 giocabilità e LONGEVITA’
vanno di pari passo perché la sua
semplicità di controllo, oramai perfetta,
e la completezza di tutti i comparti delle
opzioni, vi permetteranno di creare ogni
tipo di partita su misura, sia on che off
line, rispettando le esigenze dei giocatori
più pignoli.
Il gioco per fare questo vi mette a disposizione
un numero spropositato di mappe, tra nuove
e vecchie (riviste e corrette, sia dal punto
di vista tecnico, che da quello stilistico)
così da sfruttare a pieno ogni briciola
delle modalità disponibili.
Per chi invece preferisce restare fuori
dalla rete (peggio per voi…), è
disponibile una nuova modalità single
player con un torneo più vasto e
articolato, che comprende nuove fasi di
qualifica e delle sanguinosissime eliminatorie
che vi terranno impegnati a lungo.
In oltre è stata incrementata la
parte gestionale della squadra che vi permetterà
di spendere i soldi incassati con le vittorie,
acquistando e vendendo i compagni al fine
di rafforzare il vostro team, o curando
quelli infortunati durante gli incontri
(si sa…quando ci si spara può
sempre capitare uno strappo muscolare).
In CONCLUSIONE possiamo dire che
questo nuovo giro nelle arene della Epic
Games ha soddisfatto a pieno le nostre
aspettative, puntando su una maggiore profondità
di gioco e su un ampliamento del valore
ludico della serie grazie alle molteplici
innovazioni della formula originale.
Da mero update che doveva essere (stile
Fifa), questo gioco si è rivelato
una vera pietra miliare del genere: un vero
campione di grafica, giocabilità,
ma soprattutto di longevità, che
grazie alla comunità video-ludica,
dei patiti di questa serie, non farà
mancare mai valanghe di MOD di espansione
a cui quest’ edizione ben si presta.
Davvero un ottimo lavoro!
Ora che ho finito posso finalmente farmi
un’altra meritata partita!
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