Il gioco esaminato è un FPS, dove come capo
di un Team di 4 agenti dei corpi speciali,
dovremo sventare la minaccia terroristica
in più parti del mondo ed in varie locazioni:
metropolitane, alberghi.
Ed anche (sorpresa!) al Castello Sforzesco
di Milano.
Proprio la facoltà di guidare una squadra,
sbilancia la giocabilità su un FPS tattico,
dove è consigliabile muoversi nelle varie
ambientazioni in modo circospetto, dando
ordini che variano dal coprirsi le spalle
all’aprire porte, dall’ispezionare stanze
in cerca di ostaggi o nemici, all’ingaggiare
scontri a fuoco con i terroristi.
Grafica: Il gioco graficamente non
è male, ma da X-Box sinceramente ci si aspetterebbe
qualcosa di meglio.
Rainbow Six presenta ambienti e livelli
ben strutturati, ma veramente poco particolareggiati
e scarni.
Gli effetti di luce sono nella norma, niente
a che vedere con i recenti SPLINTER CELL
e RIDDICK.
I fondali sono poco interattivi; non è possibile
rompere le fonti di luce e capita di sparare
attraverso finestre chiuse, uccidendo il
nemico, ma lasciando intatto il vetro (sob!!!).
Ovviamente questo lascia trasparire una
scarsa cura da parte dei programmatori,
in parte controbilanciata da una buona fluidità,
ma con alcuni rallentamenti.
Buoni gli effetti grafici dei visori in
dotazione alla squadra, sia quello termico
che quello notturno.
Sonoro: Il sonoro ricopre un ruolo
importante il gioco, infatti consente l’utilizzo
di cuffie, aggiungendo realismo all’esperienza.
In questo modo la componente tattica viene
ancor più esaltata; collaborando con i compagni,
scambiandosi ordini e suggerimenti per sconfiggere
il nemico.
Nel complesso buoni i suoni di sottofondo
e ben realizzati gli effetti delle armi,
che “cantano” a dovere… insomma un
buon lavoro.
Giocabilità: Non male, anche se bisogna
segnalare che se i nostri compagni possono
anche rifiutarsi di eseguire un ordine impartito,
giudicandolo avventato o controproducente
(dando prova di un’ottima AI); i nemici
non si dimostrano altrettanto brillanti,
reagendo in modo inaspettato ed imprevedibile
alle nostre mosse; precipitandosi contro
di noi oppure rimanendo bloccati, se raggiunti
da un colpo singolo.
Questo fattore però si dimentica nella sezione
live, dove terroristi in “carne ed ossa”
(online players) sostituiscono gli npg;
offrendo quindi un salto di qualità notevole,
aumentando la tensione e la competitività.
Se volete cimentarvi in una simulazione
di guerra, vi consiglio di girare al largo;
ma se invece non avete pretese di diventare
dei novelli Rambo, dategli un’occhiata,
o al massimo giocate in live, dove il risultato
è sicuramente migliore.
In sostanza ci troviamo di fronte ad un
titolo che certamente non ci farà gridare
“al miracolo”, ma che potrà intrattenervi
per qualche ora.
Un gioco modesto senza pretese....
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