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The Moment Of Silence


Sembra che il genere delle avventure grafiche punta e clicca di stampo classico, tipo Broken Sword, in questo periodo stiano vivendo un nuovo momento di splendore, riportando in auge quei giochi in cui solo il mouse rappresenta lo strumento di interazione tra voi ed il mondo virtuale, che in questo caso è stato sviluppato da House of Tales.
La vostra storia ha inizio il 29 Settembre del 2044 in una New York che è cambiata nelle tecnologie ma non nella frenetica vita di tutti i giorni.
Peter Wright è un uomo che trascorre, senza scopo, giorno dopo giorno nell’alcool, la sua esistenza dopo aver perso moglie e figlio in un tragico incidente aereo. Impegnato a lavorare per la sua agenzia, senza curarsi del mondo che lo circonda.
Ma come ci insegna la regia, una mano magica è sempre pronta a muovere i fili del destino, per dare una scossa ad una vita triste, piatta ed autodistruttiva.
Nella notte di quel fatidico giorno, una squadra di swat irrompe nell’appartamento dei vicini, e in quel momento i suoi occhi assistono attoniti all’evento che vi portano all’interno del gioco.
Catapultati, come spesso accade, direttamente “nel bel mezzo del cammin di nostra(sua) vita” vi trovate nel bel mezzo di una storia, che non vi riguarda minimamente, ma che in poco vi coinvolge fin nel più intimo dei pensieri.

La grafica dei fondali è decisamente ben realizzata con background prerenderizzati ed animati finemente, l’integrazione di personaggi ed oggetti tridimensionali invece, stride fortemente con la natura in computer grafica di tutto il resto.
I modelli poligonali sono generalmente scarni e le texture sono ad una risoluzione decisamente bassina, considerato il supporto del DVD (che permette spazio a bizzeffe). Questo salta fortemente all’occhio quando i personaggi sono molto vicini all’inquadratura, infatti si nota subito la differente risoluzione a cui sono sottoposti gli elementi 3D e 2D. Tutto sommato lo stile grafico risulta solido e pienamente apprezzabile nonostante le imperfezioni appena citate.

Uno dei difetti marginali che maggiormente mi ha infastidito riguarda i movimenti, che risultano troppo vincolati da binari, invisibili che bloccano il personaggio principale all’interno del campo di gioco.
Quando siete in camera di Peter, per esempio, e dovete spostarvi da un punto qualsiasi per interagire con l’ambiente circostante, il nostro “eroe”(??) andrà prima in fondo alla stanza e poi si dirigerà al computer, alla finestra o altro. Una bizzarria dei movimenti che fa sorridere le prime tre volte, poi fa solo perdere tempo.
Sempre sulla questione degli spostamenti del protagonista, sarebbe stato decisamente apprezzato un sistema per la navigazione rapida all’interno delle una locazione(percorrere tutto un parco per passare da una parte all’altra dopo la prima curiosa iterazione diventa tedioso).
L’interazione con personaggi e fondale risulta veloce ed intuitiva, anche se a volte avrei gradito qualche indizio in più da parte del puntatore, che non sempre lascia capire quando si possono effettuare delle azioni e quando è solo possibile esaminare.

Le musiche che ci accompagnano durante l’avventura riescono a ricreare la giusta atmosfera da film noir, che trascina il giocatore a prestare attenzione alla trama, convincendo e coinvolgendo.
Il vero difetto dell’audio è il doppiaggio del protagonista, che risulta inascoltabile in diversi frangenti; gli altri attori al contrario sono di fatto passabili o addirittura bravi, ma il nostro caro Peter, da solo, è in grado di abbassare la media brutalmente, a causa della totale piattezza e per l’assoluta mancanza di passione nei dialoghi più carichi di pathos. Fortunatamente il labiale gode di un discreto tasso di sincronia con le voci dei doppiatori, innalzando il livello di coinvolgimento.

The moment of silence è un buon gioco, che convince sotto il profilo strettamente ludico, lasciando alcuni aspetti trascurati, ed altri molto curati; ma ciò che promuove quest’avventura è la rapidità con cui gli eventi trascinano il giocatore, attirando da subito l’attenzione sui lati positivi e nascondendo in un angolo i difetti.



   
Sergio    
 
   
 

  Prodotto
  E2 Publishing
  Sviluppatore
  House of Tales
  Genere
  Adventure
  Giocatori
  1
  Lingua 
  Italiano
  Votazione
   
  + Punta di diamante:
  - Ispirato ed accattivante sin dalle prime battute.
  - Stile grafico piacevole.
  - Pecora nera:
  - Alti e bassi nella grafica.
  - Doppiaggio non sempre all’altezza.
 
 
 

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