Sonic… dite la verità, in quanti
lo conoscono?
Non molti, contando che ha vissuto i suoi
anni di gloria sulle console SEGA a 16 bit,
qindi svariati anni fa.
Ma per tutti voi, dopo anni di latitanza,
direttamente sulla PS2 Sonic è quiiiiiii.
(commozione generale)..
Esatto drughi e sbarbe, finalmente gli utenti
PS2 avranno il privilegio di poter usare
il più veloce e pungente dei porcospini
che la storia ricordi, Sonic the hedgehog.
Facciamo un po’ di ripasso, nei primi
anni 90 la SEGA sentiva il bisogno di avere
una mascotte personale che raggiungesse
o almeno si avvicinasse a personaggi tipo
Mario (non il bagnino, intendo quello super).
Ecco quindi che per le console di casa SEGA
fu creato Sonic, questo riccio che correva
come un dannato per livelli sviluppati apposta
per far vivere al giocatore un’esperienza
trascendentale (nb la qualità di
allora era strabiliante).
Sonic prosperò su Master System e
Megadrive ma con la morte cerebrale delle
ultime trovate Saturn e Dreamcast, di lui
si perderò le tracce, e molti temettero
di non poter più correre su e giù
per livelli che sembravano il circuito d’Indianapolis.
Recentemente il GBA ci ha fatto riprovare
l’ebbrezza della corsa, ma ancora
mancava qualcosa, il brivido del vero gioco,
la grafica da impazzire, un videogame che
urlasse al mondo “ sonic è
tornato, ed è pronto a correre”.
Quel gioco è arrivato.
La trama è quella classica, il dottor
Robotnik, o Eggman contro tutto il mondo,
ma in questo caso il mondo è una
delle squadre in gioco, secondo il livello
di difficoltà che volete.
Graficamente ci troviamo
di fronte ad un capolavoro.
I livelli sono semplicemente fantastici,
ricchi di particolari, colorati e vari con
diverse ambientazioni sempre ricche di fascino.
Va detto che a tratti la sensazione è
di trovarsi di fronte ad un gioco di un
annetto fa ma è giusto una sensazione,
sarete subito ritraspostati nell’orgia
di colori e suoni del gioco.
I robot e i nemici vari sono disegnati con
la solita grafica morbida e cartoonosa tipica
di tutta la serie (chi non ricorda il dottor
Robotnik, una palla con gambe e braccia?)
e anche tutti i nostri protagonisti mantengono
l’appeal tipico che da anni li contraddistingue.
Il Sonoro è sempre
stato un punto di forza dei giochi del porcospino
blu, ricordo che al tempo del primo gioco
me li registravo su cassetta appoggiando
lo stereo alla cassa della TV.
Anche in questo capitolo la musica la fa
da padrona, e vive alcuni dei suoi momenti
migliori anche grazie alla potenza del mezzo.
Vi accompagnerà per tutti i livelli,
passando dal giocoso al tetro (sempre in
chiave sonic, ovviamente).
Gli effetti sonori, dallo storico tling
degli anelli accumulati ad esplosioni varie,
botte e via dicendo sono ottimi.
La Giocabilità
è quella che tutti noi vecchi ricordavamo,
corse a tutto andare per livelli spianati
e preparati apposta per volare e raccolta
senza fine di una gran quantità,
più che potete, d’anelli d’oro.
I comandi sono molto semplici, l’unica
cosa di cui dovrete preoccuparvi e la coordinazione
mano occhio nel gestire la formazione durante
i livelli, cosa che potrebbe essere ostica
se non poco piacevole per chi non è
avvezzo a titoli del genere.
Sicuramente la gestione di una squadra rispetto
al singolo personaggio dei giochi passati
è una grossa novità, perché
da sola garantisce al gioco quell’originalità
che serve a riconquistare chi in passato
ha amato Sonic e a conquistare nuovi adepti
che magari sarebbero scoraggiati da un gameplay
un po’ troppo semplice.
Ogni membro della squadra avrà una
caratteristica principale, uno sarà
quello che dà velocità, uno
quello che vola e uno quello che mena.
Questo per tutte e quattro le squadre, che
giocheranno con un grado di difficoltà
ognuna diverso e per il team dark anche
con alcune modifiche all’itinerario.
Il cambio avverrà letteralmente in
corsa, e vi troverete a gestire in maniera
diversa secondo la situazione che vi si
presenta uno dei membri della squadra, quello
più adatto per l’appunto.
Forse credete che sia semplice correre a
cento all’ora in mezzo a pietre, funghi,
rane e ogni sorta di roba, ma vedrete come
sarete conquistati in fretta dalla non semplicità
del gioco.
Se poi vorrete vivere veri attimi di terrore,
in senso divertente, ovvio, aspettate di
arrivare ai livelli bonus, che se già
una volta erano estremamente veloci, potete
immaginare come siano diventati.
A voler proprio trovare un difetto si potrebbe
dire che le telecamere a volte rompono proprio
i maroni, ma basta farci l’abitudine
e comunque è una goccia in mezzo
al mare.
Qualcuno potrebe obiettare che non c’è
stata innovazione nel gioco, anche rispetto
a quelli che sono stati gli ultimi due episodi,
ma i fondo squadra che vince non si cambia.
La Longevità è
notevole finché non lo finite.
Avrete la possibilità di anche di
provare i vari livelli di difficoltà,
garantendovi comunque parecchie ore di divertimento.
Nel momento in cui avrete finito diciamo
gli obiettivi principali, cioè terminato
il gioco con tutte le squadre, allora se
il gioco vi avrà conquistato lo rigiocherete
sempre con la stessa voglia e passione,
altrimenti rimarrà comunque un ottimo
passatempo, è difficile che non apprezziate
Sonic (a meno che non siate degli appassionati
di stealth o gdr, ma è tutto un altro
discorso).
Questo si che è un gran ritorno,
atteso e sperato da anni da tutti coloro
i quali avevano avuto il privilegio di provare
i primi giochi di Sonic, quelli ancora intrisi
di gioia di giocare e voglia solo di correre
a più non posso.
Ormai il mercato è cambiato ma sapevamo
che per il nostro iperbolico eroe poteva
ancora esserci spazio, a maggior ragione
in un mondo che vive freneticamente ogni
secondo, ed ora siamo qui, finalmente a
gustarci la nuova avventura del nuovo Sonic.
Aspettiamo con impazienza la prossima corsa.......
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