Un gioco da sciolinare o da appendere
al chiodo?
Esistono numerosi giochi di snowboard per
Xbox, ma ancora non si era visto un titolo
che mettesse gli sci ai piedi dei cultori
del Monolito Nero.
Per fortuna ci hanno pensato i ragazzi della
JoWood, con questo titolo decisamente arcade.
Ma è davvero stata una fortuna?
Andiamolo a vedere nel dettaglio.
Iniziando dal menu principale, ci viene
data la possibilità di creare il
nostro sciatore. E purtroppo, le opzioni
date sono pochissime. La più importante
è il nostro stile di discesa. Dovremo
decidere fin dall’inizio se il nostro
alter ego sarà specializzato nella
discesa tecnica, nel carving o nella velocità.
Per quanto riguarda invece l’equipaggiamento,
la scelta si riduce... al colore, tralasciando
qualsivoglia aspetto tecnico di scarponi,
sci e via dicendo. Certo, avere gli occhialini
gialli anziché rossi può divertire,
ma il tutto si riduce ad una scelta di abbinamenti.
Indossati gli sci, i guantoni e il cappellino,
siamo pronti a scegliere su quale discesa
immolarci.
Il menu principale prevede la scelta tra
Evento Singolo e Coppa del Mondo.
L’Evento Singolo ci dà la possibilità
di scegliere tra gara contro il tempo, torneo
(fino a 8 giocatori, a turno però)
e Inseguimi (un modo carino per rinominare
il classico Ghost).
Se invece vogliamo esaltarci a diventare
Campioni del Mondo dovremo arrivare primi
in ogni gara, stando attenti ad evitare
ogni singolo errore. Infatti basta una porta
saltata per far sì che la gara si
interrompa subito non lasciandoci alcuna
speranza di recuperare.
Alla fine di ogni gara parte in automatico
il solito replay, che in questo caso mette
ancora più a nudo i difetti grafici
di questo gioco, di cui vi dirò tra
poco.
Vincere le varie tappe del Campionato porterà
ad un accumulo di Punti Coppa, che saranno
spendibili un nelle caratteristiche del
nostro giocatore, che saranno Velocità,
Energia, Carving e Angolazione.
Questo per invogliarvi ad avere uno sciatore
sempre migliore sotto ogni aspetto.
Le località sciistiche corrispondono
a luoghi realmente esistenti, si va dall’Austria
al Canada, dalla Francia (ad esempio Chamonix,
o La Val D’Isere) alla nostra bella
Italia (molte le piste disponibili: Bormio,
il Sestriere, la Val Badia ecc.).
Ma l’orgoglio di avere molte delle
“nostre” piste nel gioco
termina subito una volta che si inizia a
giocare. Eh si, la grafica qui non fa il
suo lavoro.
Le montagne di contorno sono pressoché
identiche dappertutto, il paesaggio è
scarno e la definizione delle rocce è
troppo approssimativa. Il pubblico ahimè
è pietoso. Sagome immobili, bidimensionali,
con una definizione pixellosa direi imbarazzante.
La neve, e ci mancherebbe altro, è
invece veritiera, con quel luccichio dato
dal riverbero. Ma ancora, avrebbero potuto
includere la traccia dei nostri sci…
Il nostro sciatore è invece abbastanza
ben definito, con una discreta gamma di
movimenti a disposizione. Oltre alla direzione
data dallo stick, possiamo farlo inclinare
avanti e indietro con i grilletti L ed R.
Il sistema di controllo è valido,
si riesce bene a dirigere il nostro omino
benvestito e i tempi di reazione hanno un’ottima
tempistica. La velocità è
resa abbastanza bene, ma niente che faccia
gridare al miracolo.
Il sonoro infine è mediocre. Nessuno
speaker ad esaltare le nostre gesta, solo
grida festose e campanacci.. oltre al classico
rumore degli sci sulla neve. Musichette
adrenaliniche, ma a mio avviso anonime.
Privo di campioni realmente esistenti, il
gioco porta come sottotitolo il nome di
Hermann Maier, sciatore austriaco
tre volte campione del mondo. Ma non aspettatevi
di incontrarlo in pista.
Anzi, sappiate che sarete voi e solo voi
a correre, non vedrete nemmeno i nomi dei
vostri avversari virtuali.. a meno che non
decidiate di giocarlo Live, e così
farete una gran bella mossa per aumentarne
la longevità.
Insomma, Ski Racer 2005 è un gioco
che presenta diverse (se non troppe) lacune
ma che può divertire ugualmente chi
cerca una discesa spensierata. Bisogna anche
ricordare che è l’unico esistente
nel mondo Xbox. Per ora. Chissà che
con i Campionati di Sci di Torino 2006 non
ne esca qualche gioiellino...
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