Puntuale come l’autunno, arriva su
PS2 l’ultima avventura avvolta tra
le nebbie della collina silenziosa... ma
c’è poco di cui gioire, se
siete fan della saga (come me…) preparatevi
al peggio, Silent hill è cambiato..
troppo e nel modo più sbagliato possibile.
Che il mondo dei survival horror avesse
bisogno di cambiamenti lo sapevamo tutti
e alcuni, nell’intenzione di innovare,
hanno realizzato alcuni prodotti di assoluto
pregio ( forbidden siren, project zero1e2…),
ma se da un lato ci siamo ritrovati progetti
nuovi e parzialmente innovativi dall’altro
le saghe storiche di capcom e konami perdevano
colpi sotto il peso degli anni, ancorati
al medesimo game-play del primo episodio.
E’ nell’ottica dei cambiamenti
che nasce questo Silent hil 4 espediente
che sicuramente avrebbe giovato se non fosse
per alcuni errori che credevo impossibili
da compiere per un team che mi ha terrorizzato
ed inquietato in ben 3cap... di seguito
la cronaca della fine di un mito un tempo
confezionato ad arte da un allora grande
duo (Toyama, Yamaoka) e che ora con la dipartita
(artistica si intende) di uno dei due, ha
artisticamente intrapreso una lunga e drammatica
traiettoria discentente...
Grafica e Sonoro: La prima sorpresa
negativa è l’assenza del selettore
50/60hrz presente nel precedente cap. il
gioco parte con una specie di filmato introduttivo
(montato con varie scene in-game) che ha
per colonna sonora una selezione di musiche
e effetti noise miscelati con estrema cura..
peculiarità della serie a cui il
buon Akira Yamaoka ci ha abituati, il resto
delle musiche che ci accompagnano sono,
come da copione, splendide ed evocative.
Una volta addentrato nel gioco ho avuto
il primo tracollo.. ok la modalità
in prima persona ma fatta così pare
la brutta copia di MYST.. un ambiente che
definire statico è un eufemismo,
tutto appare appena accennato, dalle texture
piatte e sfocate alla ricostruzione poligonale
dell’appartamento che pare ridotta
allo stretto indispensabile.
L’interazione è pressoché
nulla, idem per le animazioni (finestra
chiusa, premete X, schermo nero, riappare
la finestra aperta…).
Passata la noiosissima sezione casalinga
in prima persona (intervallata da suoni
di varia natura che fortunatamente alleggerivano
la sensazione di apatia che ormai imperversava…)
inizia la sezione esplorativa in terza persona…
bè, difficile trattenere le risate
dopo aver visto il nostro alter ego correre…
sembra Charlie Chaplin ne “il Monello”!
Appena ripreso fiato il mio pensiero è
stato:”ma non era un horror?”
fin qui mi sembra chiaro che le animazioni
non sono assolutamente il pezzo forte del
titolo… fortunatamente il personaggio,
benché privo di carisma, è
sufficientemente dettagliato e discretamente
caratterizzato.
Guardando il lavoro complessivo non è
certo da buttare, almeno la parte in 3°P.
Sia gli ambienti sia le atmosfere create
(musicalmente e cromaticamente) hanno ancora
quel fascino macabro in stile Silent hill.
La cosa che colpisce (sempre in negativo…)
è il riciclo di ambientazioni già
abusate nei precedenti cap (la metropolitana
e il parco su tutte…) qui peggiorate
in maniera inspiegabile a livello estetico,
texture slavatissime, dettagli appena accennati
effetti di luce palesemente inefficaci e
privi di dinamismo.
Torna, tanto per cambiare, la pecora nera
per eccellenza della ps2, l’odiatissimo
aliasing!!
Qui presente in maniera massiccia. La cosa
che più mi ha dato da pensare è
il come siano riusciti ha realizzare visivamente,
in maniera cosi mediocre, il seguito di
uno dei titoli graficamente più rappresentativi
della macchina Sony, SH3 infatti vantava
una realizzazione tecnica di prim’ordine
sfoggiando una qualità altissima
e costante sia in definizione e dettaglio
sia in animazioni… credevo che almeno
SH scampasse la regressione videoludica....
tranquilli che ancora non vi ho detto il
peggio..
Giocabilità e Longevità:
Mi sono interrogato più volte sul
perché ma non ci sono proprio arrivato…
porgo a voi la domanda: ha senso cambiare
radicalmente la progressione narrativa e
un game-play collaudato ai fini di una presunta
quanto inutile innovazione?
Che cosa ha spinto i programmatori a cambiare
le parti più affascinanti di una
saga considerata da molti la migliore espressione
dell’ horror videoludico?
Non riesco a capire… sicuramente va
apprezzato il tentativo di svecchiare una
saga ormai storica, ciò non toglie
che snaturare l’atmosfera sempre valida
di un gioco non è sempre la strada
migliore.
La parte più strettamente innovativa
(escludendo la malriuscita modalità
in 1° P) è senza dubbio la selezione
delle armi (ora in tempo reale con tanto
di icone su schermo) e il dirottamento assai
cospicuo verso una giocabilità più
immediata e vicina tristemente all’action
game.
Gli indovinelli, a cui eravamo ormai affezionati,
hanno lasciato spazio ad uno sviluppo della
trama ben più lineare e meccanico,
ben diverso dai precedenti ed enigmaticamente
affascinati primi cap.
Nessuna sezione vi farà penare più
di quel tanto e tutto il gioco si risolverà
in massimo 8 ore passate perlopiù
a mazzulare mostri con il nuovo sistema
di attacco (potrete decidere l’intensità
del colpo con la pressione del tasto, ovviamente
avrete un arsenale moooolto fornito). Sono
assenti la famosissima radio che avvertiva
della presenza dei mostri, la torcia (che
regalava splendidi giochi di luce…)
e la protagonista storica della saga konami…
la nebbia!!! (SH senza nebbia?!?
Non c’è più religione…).
Insomma del SILENT HILL originario
non è rimasto nulla.. solo le musiche
riescono ad evocare atmosfere degne, per
il resto è talmente distante da ciò
che era che un seguace della saga lo troverà
indigesto...
per tutti gli altri che non hanno mai varcato
le soglie dell’incubo nebbioso consiglio
comunque un’occhiata, potrebbe piacervi..
altrimenti fate una cosa saggia e buttatevi
felicemente sui precedenti, non avrete mai
a pentirvene (tra l’altro costano
la metà…).
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