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Shadow of Rome


Nell’attesa dei titoloni pre/primaverili alla Capcom hanno pensato bene di farci passare il tempo in buona compagnia regalandoci (si fa per dire…) un gioco ambientato niente meno che in quel di Roma, per essere precisi al tempo in cui la città fu l’arena involontaria dei “giochi” tutt’altro che divertenti dei gladiatori e la spettatrice dei complotti politici architettati dai subdoli “scaldapoltrone” domiciliati in senato…
(quindi la capitale, almeno in riferimento all’ultimo passaggio, non è cambiata molto…).
Il gioco si basa su un avvenimento realmente accaduto che funge da perno su cui far girare tutta la vicenda, quest’ultima credibile e discretamente coinvolgente benché basata su una sceneggiatura a tratti debitrice in maniera troppo spudorata del famosissimo “Gladiator” di Ridley Scott (anche se ne ha l’aria vi assicuro che non E’ un complimento al gioco…).
Mentre il centurione Agrippa (uno dei 2 personaggi il primo ad essere utilizzato) è in Germania a dar battaglia ai krukki, Roma è in lutto per la morte del più grande imperatore che ne abbia calpestato il suolo,
Giulio Cesare… il sovrano dalla testa cinta d’alloro è vittima di un omicidio, atto di cui viene incolpato ingiustamente Vispanio, padre del condottiero impegnato nelle terre del nord..
Il nostro alter ego, dopo esser stato debitamente informato, torna velocemente nella terra natia per poi patire l’ennesimo affronto (che non vi svelo altrimenti vi rovino la storia) e incoraggiato da un personaggio secondario decide di diventare gladiatore per arrivare al padre e potarlo in salvo… in tutta la vicenda impersoneremo di volta in volta Agrippa e Ottaviano.
Il primo, come avrete intuito, è grosso e decisamente incazzato… a lui spettano le parti di azione più selvaggia e i combattimenti più cruenti (PoP spirito guerriero vi sembrerà un giochino da bimbi… qui il sangue scorre a fiumi, le membra si alzano al cielo come in qualsiasi puntata di Hokuto no Ken che veda Rey di Nanto affettare chicchessia…), in battaglia nei primi livelli e nelle arene per oltre i ¾ del tempo rimanente.
Il sistema di controllo nelle prime fasi con Agrippa vi sembrerà macchinoso, ma vi assicuro che vi abituerete in fretta. Le varie armi che utilizzerete hanno una barra di energia che si consuma con l’utilizzo (idem gli elmi e gli scudi), una volta terminata dovrete procurarvi un’altra arma, rubandola agli avversari, o raccogliendola quando questi diventano cadaveri.
Potrete combattere anche a mani nude ma visto che il nostro centurione non è parente ne di Ken ne di Ryu (SF2 RULEZZZZ!!!) vi consiglio vivamente di procurarvi un’ affettacristiani il prima possibile… alcune armi vi verranno lanciate dal pubblico “attirandone l’attenzione”, la potenza di ognuna varia dal grado di esaltazione dello stesso, più sarete cruenti e spettacolari più le armi che vi regaleranno saranno devastanti (alabarde e mazze chiodate sono tra le più terribili, peccato siano “giustamente” pesantissime e di difficile manovrabilità). Ci sono varie combo da eseguire ma fortunatamente risultano intuitive e facili da eseguire, alcune dai nomi fantasiosi quanto basta per esaltare il piccolo vandalo che c’è in ognuno di noi. Il secondo personaggio giocante (ovvero Ottaviano) darà aiuto ad Agrippa cercando in lungo e in largo per Roma indizi che provino l’innocenza di Vispanio, situazioni decisamente più investigative e Stealth… peccato che appartenere al periodo storico in questione non preveda l’utilizzo di tutti i giocattoli ultratecnologici che tanto ci fanno sbavare in metal gear (almeno nei primi 2) o sprinter cell… qui ci si accontenta di vasi e corde per mettere KO i nostri avversari, interessante però l’aggiunta di poter prendere in “prestito” le vesti di chiunque mettiamo al tappeto (come in un perfetto clone di Hitman), in alcuni momenti indispensabile per passare indenni un posto di blocco o una conversazione poco gradita. Nell’utilizzo di Ottaviano diventa indispensabile parlare con chiunque vi possa dare informazioni e le risposte multiple vi impegnano quanto basta per offrirvi un coinvolgimento tutt’altro che superficiale (in alcuni casi, tramite la selezione delle giuste frasi da pronunciare, potrete addirittura incitare la folla alla rivolta contro i politici… almeno nei videogiochi si può…)… il rovescio della medaglia è che in caso di errata selezione della risposta gli avversari cominceranno a guardarvi in modo sospetto e faranno di tutto per limitare la vostra avanzata, il peggio arriva se vi beccano mentre pedinate qualcuno… in questo caso basta un colpo per morire.
Ci sono ovviamente margini di tempo in cui è concessa la fuga e la possibilità di nascondersi… ma se siete nel loro campo visivo una cassa o un anfora gigante serviranno a poco…
L’alternanza dei ruoli e ben accetta per quanto concerne la narrazione, la longevità e il gameplay… peccato che a volte di quest’ultimo ne venga compromessa la stabilità spezzandone il divertimento proprio sul più bello, più capate dai più ne vorresti dare (senza dimenticare gli esaltanti e spettacolari scontri sui mezzi, bighe naturalmente), quando impersoni Agrippa quasi te lo dimentichi il biondino emule dello zio Sam, ma lui implacabile torna e da cacciatore diventi preda senza possibilità di fuga (si ha una sola possibilità e quando si muore e bisogna ricominciare il livello da capo o quasi….).
Per il resto poco differisce nelle dinamiche dai titoli da cui prende spunto, nelle parti con Agrippa ricorda Onimusha anche se un po’ più cruento, nelle parti con Ottaviano ricorda uno Sprinter Cell parecchio limitato con il protagonista dal carisma pari a 0… fortunatamente le sezioni con quest’ultimo durano poco (almeno la maggior parte) e costituiscono il 40% del gioco.
In totale tutta la storia vi terrà impegnati per almeno una decina di ore (anche di più… dipende da quanto vi interessa prendere le coppe d’oro…).

S.P.Q.C. Senatus Populus Que CAPCOM
Il team di sviluppo è perlopiù lo stesso che fu l’artefice di Onimusha, ma le similitudini con la saga di Nobunaga Oda non si fermano solo a questo, il nuovo nato in casa Capcom ne condivide anche il motore grafico, lo stesso usato per il terzo episodio (the demon siege, vedi review) qui riproposto con alcune gradite ma non perfette varianti. Una di queste è la possibilità di modificare la camera e ruotarla a piacimento, ottimo se non fosse che a volte si posiziona in posti a metà tra lo scomodo e l’incomprensibile… per il resto sorprende l’efficacia delle texture sui personaggi, sia in dettaglio sia in scelte cromatiche. Azzeccatissimo il senso del “Volume” dato alle anatomie dei nostri attori poligonali, tutti molto credibili nelle fattezze, peccato per la scarsa varietà nella tipologia estetica, tutti gli PNG tendono ad assomigliarsi… un applauso va al level design degli stage iniziali per quanto concerne la struttura e i particolari. Dalle foreste cupe e rigogliose di vegetazione alle arene nulla è lasciato sguarnito di qualsivoglia barocchismo grafico, gli ambienti sfoggiano un’estensione del campo visivo più che discreta regalando nel contempo pregevoli effetti quali illuminazione dinamica, distorsioni vicino le fonti di calore e naturalmente l’effetto increspatura sull’acqua che a suo tempo fece bella mostra di se nelle fogne di Onimusha3.
Non da meno le strutture poligonali dei palazzi e delle strade della Roma antica tutte davvero ottime con la peculiarità di risultare estremamente “solide”.
Ottima la definizione delle texture anche in questo caso, le diverse tipologie di materiale (legno, muratura, marmo, terra etc etc) sono rese al meglio e risultano quasi sempre realistiche, peccato per un infelice effetto di “spixellamento” sulle zone più remote del campo visivo, a volte danno fastidio, nulla di tragico ma si potevano evitare. Le animazioni tutte convincono ma non stupiscono, i nostri rispondono bene ma a volte troppo lentamente e troppo pesantemente (ok con l’armatura ma diamine Agrippa si muove come un ippopotamo sempre e comunque!!!) il resto dei personaggi gestiti dalla CPU a volte si muovono in maniera imbarazzante, solo nei combattimenti appaiono meno goffi… per finire la parte strettamente tecnica non ho che da congratularmi con la Capcom per aver dimostrato per l’ennesima volta di aver capito la lezione (dopo Devil may cry pal è stato difficile perdonarli…) aggiungendo alle opzioni iniziali i tanto agognati 60 hrz e la modifica della posizione del quadrante di gioco…

Roma non fa’ la stupida stasera...
Sul versante musicale la Capcom non ha fatto sto gran lavoro, i tappeti sonori sono quasi sempre gli stessi e le varianti sono talmente minime che difficilmente ci farete caso. Altro discorso per ciò che concerne gli effetti sonori, tutti di ottima fattura ed implementati in maniera egregia grazie all’ottimo dolby pro-logic II… doppiaggi eccelsi, peccato siano in inglese (sottotitolati in italiano ovviamente).

Concludendo devo dire che il giochillo mi è piaciuto abbastanza, alcune idee (tipo l’usura delle armi e il sistema di combo totalmente libero…) sono davvero pregevoli, i difetti che ha li copre piuttosto bene, forte di una discretamente coinvolgente trama e di un gameplay collaudatissimo che, benché diviso in due parti distinte, esalta quanto basta…
Good job Capcom!



   
Toni    
 
   
   

  Prodotto
  Capcom
  Sviluppatore
  Capcom - Production Studio 2
  Genere
  Azione
  Giocatori
  1
  Lingua 
  Italiano
  Votazione
   
  + Punta di diamante:
  - Ottima grafica.
  - Strutture poligonali credibile e ben definite.
  - Divertente ed esaltante la sezione con Agrippa.
  - Discrete feilure da sbloccare.
  - Pecora nera:
  - A volte noiose le sezioni con Ottaviano.
  - Musiche decisamente poco incisive.
  - Meccaniche un po’ ripetitive.
 
 
 

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