Ultimamente le peculiarità che differenziano
il mondo videoludico da quello cinematografico
sono in vistoso calo.
A parte le trasposizioni di dubbio gusto
da gioco a film effettuate negli ultimi
anni (resident evil, street fighter, mortal
combat…), un inversione di tendenza
ha generato giochi che fanno uso di attori
e mezzi più vicini ad Hollywood che
non ad una software house.
Le console dell’era moderna infatti
hanno concesso maggiore libertà e
creatività ai programmatori permettendo
lo sviluppo di titoli i cui rimandi non
si fermano alle similitudini narrative,
ma si avvalgono di tecniche (regia, montaggio,
doppiaggio etc,etc..) che in passato furono
patrimonio della sola cinematografia.
Esempi lampanti lo sono 2 titoli diversi
ma aventi in comune la stessa cura riposta
nella “regia”: METAL
GEAR SOLID e THE GETAWAY.
Come da “copione” anche
l’ultimo nato in casa SONY rimarca
nuovamente il debito cinefilo proponendoci
un omaggio agli action movie di Hong Kong
con protagonista la versione digitale di
nientepopodimenoche Jet Li!!!
Dopo estenuanti ore di motion capture il
mitico Jet (che nel gioco/film “interpreta”
la parte di Kitt il rullacartoni protagonista…)
fa irruzione nel monolite a suon di mazzate
e sparatorie in pieno stile b-movie, con
il supporto di una storia (che poi è
un pretesto per introdurre coreografie spettacolari
e scene improbabili alla matrix…)
vicina ai vari “a better tomorrow”
del plurilodato Jonh Woo.
Il lavoro svolto dal team Triad a diversi
spunti interessanti ma purtroppo ha alcune
cadute di stile che sminuiscono il lavoro
davvero titanico in fase di sviluppo...
l’urlo di Kitt non terrorizza minimamente
l’occidente, anzi... ci riuscì
a suo tempo solo Chen, il personaggio interpretato
dall’indimenticabile Bruce Lee…
Para questo se ci riesci!!!
Inserito il DVD nella console partirà
un filmato montato con vari spezzoni del
gioco; un susseguirsi di esplosioni e acrobazie
che introducono allegramente una schermata
in tutto e per tutto identica al menu iniziale
di un qualsiasi film in DVD, compresa la
selezione capitoli animata (in questo caso
stage ovviamente non disponibili subito…)!!!
Dopo le dovute selezioni partirà
un filmato realizzato con il motore del
gioco.. decisamente ben fatto, in particolare
per la realizzazione di Jet li, impressionante!!!
Surclassa di gran lunga la già buona
realizzazione dei volti in the Getaway.
Il motore grafico muove una quantità
considerevole di poligoni senza soffrire
rallentamenti di sorta con una fisica degli
oggetti e soprattutto dei corpi tutto sommato
credibile ma di stampo prettamente cinematografico;
in particolari circostanze infatti l’ultimo
colpo andato a segno verrà inquadrato
da un angolazione diversa con un movimento
di camera in slow motion atto ha privilegiare
la componente coreografica del combattimento,
tutto in tempo reale come le uccisioni di
“The Mark of Kry”...
spettacolare oltre che gratificante.
Altro pregio sono le animazioni del nostro
protagonista veloci, fluide, e soprattutto
credibili (vorrei ben vedere dopo tutte
le ore di motion capture fatte dal povero
Jet li ci mancherebbe pure!!!)...
L’aspetto cosmetico sulle texture
è un po’ altalenante alcuni
parti nei livelli sembrano un po’
spoglie altre invece sono curate e ricche
di dettagli ma purtroppo tutte sono un po’
offuscate da un monocromatismo diffuso.
La pecca davvero intollerabile però
è l’assenza di un filtro anti-aliasing
full screen generante un fastidiosissimo
“sfarfallio” su alcune
zone dello scenario!!! in particolari circostanze
è davvero troppo marcato per restare
indifferenti... triste, un difetto questo,
a mio avviso, facilmente evitabile... dimenticavo:
supporta il 16/9.
Passiamo alla parte sonora... Le musiche
orchestrate sono mediamente simili in tutta
l’avventura, tutte in pieno stile
“arti marziali” con qualche
rimando ai gloriosi ’70, abbastanza
trascurabili... gli effetti sonori sono
invece vari e volutamente esagerati, vi
caleranno immediatamente nella parte così
come il doppiaggio eseguito in inglese,
tedesco, francese, italiano, cantonese...
si si avete letto bene CANTONESE!!!
Essendo presenti i sottotitoli fatevi un
favore sentitelo in cantonese, gli insulti
in lingua originale rendono il doppio!!!
Quando avremo finito con te non ti riconoscera’
nemmeno tua madre!
Questa frase durante il gioco la sentirete
spesso.. bhe vi dirò sono tanti e
attaccano in massa... e sanno picchiare
parecchio duro!!!
Alcuni tra i vostri nemici sono più
forti di altri e meritano uno studio più
approfondito, discorso a parte per i boss
molto forti e intelligenti approfittare
di una guardia scoperta è questione
di millesimi… adrenalinico.
L’utilizzo del dual shock non è
mai stato così semplice L3 muove,
R3 colpisce e direziona i colpi e il mirino,
R1 azione/schiva/salta R2 spara(solo nelle
sezioni con le armi da fuoco) L1 azione
speciale (ogni volta che lampeggia la barra
“adrenalina” ). Per colpire
i vostri avversari non dovrete far altro
che muovere la leva analogica nella loro
direzione e il vostro alter ego digitale
partirà con una sequenza di combo
in base al numero di volte che direzionerete
R3 nella stessa direzione… frenetico
ed esaltante!!! peccato che i combattimenti
a volte sono troppo frequenti rendendo alcuni
passaggi troppo ripetitivi.
Fortunatamente il game play si sviluppa
in maniera coinvolgente inserendo le immancabili
missioni stealth e le sezioni sparatutto,
quest’ultime sembrano un incrocio
tra Max Payne e Time Crisis, nel senso che
avrete un pulsante per nascondervi (funziona
come il famoso “pedale”) e uno
per rallentare il tempo eseguendo tuffi
acrobatici degni dei trapezisti di Moira
Orfei (avete urlato “bullet time”???).
Niente di nuovo certo ma almeno diverte
e l’immedesimazione con il protagonista
è pressoché totale…
chi di voi non ha mai sognato di fare una
sola delle assurdità che riesce a
fare Jackie Chan?
Unico neo è l’interazione con
le pareti per effettuare i salti, se non
appare la scritta sopra di voi non potrete
farlo e a volte e questione di micromillimetri,
era troppo inserire la libertà di
saltare quando ci pare???
Come tutti gli action game la longevità
e assolutamente soggettiva, dipende solo
da come affrontate il gioco, se capite velocemente
le dinamiche di attacco dei boss e dei nemici
più forti lo finirete in poco tempo,
se invece siete più riflessivi preparatevi
una museruola anti bestemmie!!!
Alcuni tipacci di fine livello menano peggio
di Mike Tyson… la presenza della divisione
in capitoli offre un incentivo alla rigiocabilità,
non ci sono veri motivi per rigiocarlo ma
la partitina sporadica ci scappa sicuramente
anche dopo finito… di sicuro interesse
è però il making of e le interviste
a Jet Li, “regista” e
produttore Feilure interessanti che ci fanno
capire il lavoro dietro un gioco, istruttivo!!!
Che dire di più??
Poteva essere migliore non ve dubbio ma
riesce in un qualche modo a coinvolgere.
Rise to Honour diverte specialmente nelle
sezioni da “picchiaduro”
(80%) ma riesce a reinventarsi livello dopo
livello mantenendo vivo l’interesse…
Mi aspettavo una maggiore cura sul versante
aliasing mi stupisce vedere ancora giochi
afflitti da un problema che credevo ormai
risolto da tempo...
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