“Sono passati ormai 6 anni dal disastro
di Raccoon city… mi ritornano in mente
volti e ambienti di quello che fu uno dei
peggiori episodi della mia carriera in polizia,
il problema allora e che era il mio primo
incarico… ma ormai è acqua passata,
l’umbrella corporation è solo
un lontano ricordo e il mio lavoro ora mi
obbliga ad affrontare ben altri problemi.
Sono sulle tracce della figlia del presidente,
è scomparsa ormai da diverso tempo,
l’apprensione dell’illustre
genitore mi sta portando in un remoto paesino
europeo, un rustico agglomerato edile malamente
arroccato in un’inospitale zona montuosa
ricoperta per la maggior parte da una fitta
vegetazione, arrivarci è un impresa
discretamente impegnativa anche con l’utilizzo
di un fuoristrada. Il mezzo sobbalza nervosamente
sulla superficie stradale sconnessa, scomodo
certo, ma mai quanto i discorsi delle mie
guide locali, due poliziotti che mentre
mi accompagnano ironizzano sulla mia nazionalità
e sul mio ruolo di guardia del corpo… fastidiosi,
ma non me ne curo più di tanto… finalmente
arriviamo a destinazione, decido di scendere
per iniziare le indagini chiedendo informazioni
alla popolazione locale.
Vedo una casa in
lontananza, potrei cominciare domandando
al proprietario……”. Questo
è grossomodo quello che pensa il
nostro Leon S. Kennedy mentre varca le soglie
del nuovo incubo allestito in suo onore
dal malefico duo Mikami/Kobayashi… l’incredibile
quarto cap. della saga horror più
famosa di tutti i tempi: Resident evil 4!!!
“Dimenticate ciò che sapete,
o che credete di sapere” (parole del
druido Oldwind, il saggio di Willow)
Ebbene si, RE è cambiato… E
lo ha fatto in una maniera talmente radicale
da non poterlo riconoscere!!
Tutti gli schemi che avevano reso celebre
la saga sono stati infranti a colpi di shotgun
e riassemblati ad arte dal Production Studio
4 dando forma a quello che attualmente è
il miglior esponente del suo genere e non
solo. Non appena il disco verrà caricato
dal GC partirà il filmato iniziale
che fondamentalmente funge da collante narrativo
con i precedenti episodi e ci presenta con
i dovuti modi il protagonista di questa
nuova avventura. Niente di sbalorditivo
finché non prendete i comandi del
vostro alter-ego… Quello che avrete
visto fino a quel momento non fa parte di
un filmato precalcolato, è tutta
grafica in-game!!! Stupefacente… mai
mi era capitato di vedere un motore grafico
tanto evoluto su console. Leon è
talmente ben fatto da lasciare senza fiato!
I numerosi poligoni che compongono la sua
complessa figura anatomica sono animati
in maniera superlativa e con una fluidità
di movimenti tanto realistica da annichilire
qualsiasi altro attore virtuale presente
nei videogiochi attuali. Non da meno il
resto dei “villici” avversari,
tutti talmente inquietanti nel loro dinamismo
da sembrare REALI.
La bontà dell’engine
messo in piedi dai coders raggiunge vette
inimmaginabili in particolar modo nei fondali
e nei “giganteschi” mostri che
affronteremo. Gli ambienti che fungono da
teatro ai nostri incubi vantano dettagli
dalla definizione quasi inimmaginabile per
hardware attuale. Ogni poligono che compone
la struttura dei territori è ricoperto
da lussureggianti texture che riescono a
rendere credibile e realistico ogni materiale
che rappresentano. Che siano oggetti di
uso comune, edifici o zone naturalistiche,
la cura riposta nella realizzazione dei
particolari è encomiabile.
Incredibile
la realizzazione della vegetazione, alberi,
foglie e sterpaglie varie sono quasi “palpabili”…vivi
come gli animali, ormai non più ostili,
che grufolano nella loro porzione di “ambiente” (mucche,
cani, uccelli hanno un’animazione
impressionante…). Nulla di ciò
che appare su schermo è statico,
ogni struttura è in continuo movimento
sotto il campo visivo del nostro personaggio.
Le inquadrature, prettamente fisse nei precedenti
capitoli, lasciano ora spazio a riprese
dinamiche sempre fluidissime e mai disturbate
da fastidiosi rallentamenti. La camera ora
è posizionata sempre (tranne in alcune
animazioni) alle spalle del nostro alter-ego
inquadrandone la figura in piano americano
(o mezzo busto) le similitudini con il sistema
adottato nella “regia” di Forbidden
Siren sono più che evidenti. Il campo
visivo è ora più che mai vasto,
non ci sono zone remote e/o occultate, tutto
è sotto i nostri occhi; i sinistri
e claustrofobici corridoi delle ville nelle
passate edizioni sono stati abbandonati
in favore di una ben più “areata”
ambientazione in esterni, almeno per la
maggior parte del gioco.
“L’unica cosa a cui vi dovete
appellare è il vostro intuito”
(sempre Oldwind sempre Willow)
Il dinamismo di cui parlavo prima non si
limita alla sola “regia”.
I
continui scontri ci portano ad una nuova
dimensione dell’Horror, non più
basato sulla sola atmosfera (che tra l’altro
non tradisce minimamente la serie nonostante
i numerosi cambiamenti) e sull’aspetto
“gore” di quanto vediamo, ma
dalla “sorpresa” e dalla totale
assenza di momenti morti. Tempo per riflettere
su quanto accade ce n’è davvero
poco. Gli scontri a fuoco (prima sporadici
e in alternanza ai continui enigmi) ora
sono il fulcro di tutto il gioco, il suono
degli spari scandisce la splendida musica
di sottofondo come la doppia cassa della
batteria di un gruppo death-metal.
I primi
avversari sono sì difficili ma non
impossibili… armati di asce e forconi
non sono particolarmente pericolosi, lo
diventano se sono armati di torce incendiarie.
I loro sguardi sanguigni che non ci abbandonano
mai, i loro scatti fulminei ed improvvisi,
associati alle inaspettate reazioni ai nostri
tentativi di difesa, ne fanno gli avversari
più ostici ed intelligenti (nonché
loquaci) che il mondo dei survival horror
abbia visto. Quello che lascia interdetti
e la loro capacità di organizzarsi
e comunicare fra loro… per farvi capire
cosa intendo provate a prendere gli Shibido
di Forbidden Siren e dotateli della velocità
degli “ammalati” di 28 giorni
dopo… se uno di questi si accorge
della vostra presenza avvertirà urlando
gli altri e tutti in massa verranno per
farvi la festa, determinati più che
mai a dimostrare quanto è caldo il
benvenuto europeo… a volte si sente
la mancanza dello spostamento laterale,
ma ragionando mi sono reso conto che la
sua implementazione avrebbe snaturato un
gioco che rimane a tutti gli effetti un
survival horror.
Le armi sono come da tradizione
numerose ed efficaci. Il menù oggetti
è come al solito limitato, dovrete
scegliere cosa è bene portare ed
organizzare gli spazi della vostra valigetta
nella maniera più congeniale possibile
(se avete composto un solo puzzle o giocato
almeno una volta con i lego non avrete problemi…). Durante
il percorso troverete svariato denaro e
oggetti di valore, questi vi serviranno
per acquistare armi nuove e medicamenti
dagli “inquietanti” venditori
sparsi per l’area di gioco.
La compravendita
che intonerete con questi figuri è
la sola parte del gioco che richiede un
utilizzo più puntuale della materia
grigia (gli enigmi , se così possiamo
chiamarli, sono di una semplicità
disarmante…ma non è su di essi
che si basa il gioco). Ma non ci sono solo
umani (o presunti tali…) a darci battaglia,
i mostri sono anche qui presenti e a volte
sono tanto grossi da far venire complessi
di inferiorità agli “ing”
di Metroid Prime “echoes”.
Un
ultima analisi và al sistema di controllo,
non più imbrigliato al solito metodo
“allaresidentevil” diventa ora
intuitivo e funzionale come mai prima d’ora.
I tasti e le azioni preposte sono le medesime
dello “0” solo che le leve analogiche
sono state finalmente sfruttate entrambe
per fornirci sempre nuove inquadrature.
La leva di sinistra oltre al movimento controlla
la linea di tiro è ovviamente il
puntamento, ora non più automatico.
Il control “C” muove la camera
in tutte le direzioni e regola lo zoom nelle
armi di precisione. Ottimi la mappa e il
sistema di salvataggio. La prima chiara
e con indicazioni precise sul percorso svolto
e su quello da svolgere, i secondi, sempre
basati su save point con la consueta macchina
per scrivere, sono disposti in modo da non
risultare mai troppo distanti fra loro e
finalmente non più incasinati da
cartucce di inchiostro!!!
La gestione dei
salvataggi è libera come in Silent
Hill… era ora.
“Forastiero!!!! Vamos, a matar!!!”
Il titolo del paragrafo fa riferimento alla
lingua parlata dalla popolazione locale… splendido!!!
Il doppiaggio è davvero splendido
sia sui protagonisti (le voci di nostri
“eroi” sono ovviamente in inglese,
quella di Leon in particolare è azzeccatissima
per il personaggio) che sugli antagonisti.
L’effetto che si ha nel sentire i
nemici comunicare fra loro in spagnolo è
davvero straniante; ti porta immediatamente
in una terra davvero ostile e sconosciuta,
l’immedesimazione con il protagonista
diventa all’improvviso profonda e
totale.
Non da meno è la colonna
sonora in prevalenza ambient ma con delle
punte “industriali” che crescono
di intensità durante gli scontri,
strepitose come il coinvolgimento che generano…
la parte del leone però la fanno
gli effetti sonori, sempre puntuali, sempre
perfettamente credibili.
Presenti, come
da tradizione, il dolby pro logic 2 e i
sottotitoli in italiano.
“In lui scorre il nostro stesso sangue… sarà lui a venire da noi”
Potrei aggiungere particolari sulla trama
o decantarvi oltremodo le meraviglie grafico/ludiche
che CAPCOM ha allestito per questo gioiello
dell’era videoludica moderna, ma non
basterebbero tutte le parole “superlative”
che conosco…
RE4 è quanto di
meglio ci si potesse aspettare, nulla attualmente
in commercio riesce a strabiliare ad ogni
inquadratura, ad ogni dettaglio scoperto,
ad ogni avversario battuto… Nulla riesce
a farti salire la pressione a 3000 mentre
si esplora un sentiero e nulla riesce a
farti saltare dalla sedia come questo nuovo
capolavoro della casa di Osaka…
Il
solo difetto che ha è la sua perfezione,
talmente bello che difficilmente vi accontenterete
di meno… il problema è che sulle
console attuali non c’è niente
di paragonabile tanto meno di meglio.
Il
nuovo lavoro di Mikami e Kobayashi trae
la sua forza dalla semplicità di
utilizzo mista ad una veste grafica che
non trova rivali su nessuna piattaforma
(ci sarebbe il PC… ma qui non è
solo tecnica, è stile! E fino ad
ora il detentore di entrambi è stato
solo HL2, a mio avviso naturalmente). Compratelo
subito, non avete scusanti… non avete
il GC?
Be’ se volevate un motivo per
comprarvelo eccone uno validissimo… come?
Esce anche su PS2? Certo certo, cosi dissero
in quel di Osaka… ma avete voglia di
aspettare più di un anno?.....
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