Nella metà del terzo millennio lo
spazio sarà un luogo tranquillo,
silenzioso e desolato come lo è ora?
Assolutamente no…
Con questo gioco vestirete i panni di un
pilota spaziale appena assunto da una corporazione
terrestre chiamata Project Freedom (da qui
il titolo), e avrete l’arduo compito
di colonizzare lo spazio schiacciando tutte
le altre corporazioni, e per liberare un
mercato già saturo non dovrete abbassare
i prezzi o adottare nuove strategie di mercato,
ma sarà vostro dovere sparare ai
vostri concorrenti ed eliminarli fisicamente
dall’universo.
Il vostro mezzo sarà il Caccia
Sperimentale Epsilon, e dovrete farvelo
piacere perchè sarà sempre
quello fino alla fine senza possibilità
di scelta. Sarete invece premiati da dei
potenziamenti ogni volta che terminerete
una missione, e queste migliorie potranno
riguardare la vostra difesa, la velocità
o le vostre armi.
Parlando di armi ne avrete poche ma funzionali.
Cannoni (laser e al plasma) e missili (aria,
terra e i devastanti protonici). L’arma
più usata rimarrà comunque
il cannone laser, buono per i piccoli –
medi bersagli. Inoltre potrete selezionare
dalle opzioni la funzione camera arma, che
vi permetterà di vedere in prima
persona il tragitto del missile appena lanciato.
Poco utile ma diabolicamente esaltante…
Gli avversari arriveranno dallo spazio ma
anche dai vari pianeti su cui sorvolerete,
spesso vi imbatterete in basi nemiche, torrette
o strutture offensive di varie forme, come
mech bipedi.
Le astronavi nemiche sono molto belle, sia
quelle piccole che quelle più grandi,
così come le basi planetarie, tutte
ben curate nei dettagli.
Le esplosioni sono realizzate bene e risultano
convincenti, e la definizione delle texture
dei pianeti è molto bella, con una
buona varietà di ambientazioni.
Il terreno su cui sorvolerete è realistico,
sembra addirittura preso dalle foto scattate
dalle sonde spaziali.
La grafica di Project Freedom potrà
essere inoltra migliorata secondo le potenzialità
del vostro pc, selezionando l’antialiasing
per ammorbidire le scalettature e l’effetto
foschia per incrementare l’alta velocità.
Il frame rate purtroppo subisce visibili
rallentamenti nelle fasi più concitate
del gioco, come quando lo schermo si riempie
di astronavi ed esplosioni.
L’impatto con i controlli del
mezzo sarà piuttosto duro per chi
non è abituato ad utilizzare il mouse
per muoversi. Infatti userete solo quello
per dirigere il vostro caccia. I due tasti
del mouse servono a sparare e con la rotellina
di scorrimento accelerate o rallentate.
Potrete rallentare ma non andrete mai abbastanza
piano per poter prendere la mira con calma,
per cui se vi capiterà di vedere
all’ultimo un bersaglio, e credetemi
vi capiterà, non potrete fermarvi
o rallentare abbastanza per distruggerlo
ma dovrete fare la classica inversione ad
U.
I comandi sono molto sensibili, per cui
basterà una minima oscillazione a
farvi perdere la direzione. Questa sensibilità
può essere comunque ricalibrata nel
menu delle opzioni, anche se una volta che
vi impadronirete dei comandi questa eccessiva
sensibilità diverrà preziosa
verso la fine del gioco, ovvero quando vi
si pareranno davanti numerose astronavi
nemiche e dovrete farvi strada sparando
con precisione chirurgica per non dover
tornare indietro.
Le visuali offerte sono tre, due in prima
persona e una dal di fuori, quest’ultima
più gestibile specialmente nelle
prime partite.
Per allenarvi esiste comunque un tutorial
molto intrigante, in cui sarete immersi
in una realtà virtuale con una grafica
vettoriale dai colori acidi molto simile
al mondo virtuale di Tron.
In questo addestramento dovrete imparare
a muovervi, combattere ed inseguire.
La longevità è buona,
anche perché 21 missioni sono
numerose e la varietà degli obiettivi
vi terrà impegnati abbastanza a lungo.
Le varie missioni si sviluppano sui pianeti
conosciuti del sistema solare, nel vuoto
spaziale o tra cinture di asterodi, e più
avanti scoprirete l’esistenza di portali
dimensionali verso altri mondi… e
non vi dirò altro per non rovinarvi
la sorpresa!
Si va dalle classiche battaglie allo scortare
navi alleate, dall’infiltrarsi nelle
base nemiche per distruggerle o dal farsi
strada per raggiungere nuove aree.
Nella maggior parte delle missioni sarete
coadiuvati da altre astronavi appartenenti
alla vostra corporazione, le quali vi alleggeriranno
un po’ il lavoro. L’aiuto che
vi daranno sarà sempre comunque marginale,
non aspettatevi che facciano piazza pulita
anche senza di voi.
Purtroppo una volta terminato il gioco difficilmente
lo riproverete, anche perché le aree
di volo non richiedono una grande esplorazione,
tutti gli obiettivi sono indicati da delle
frecce direzionali e girovagare per lo spazio,
o per il pianeta, non vi sarà di
alcuna utilità.
Il parlato si limita a frasi di incoraggiamento
o di avvertimento dei vostri alleati. Non
aspettatevi frasi da oscar, anzi ciò
che sentirete saranno banalità ripetute
fin troppo frequentemente.
La colonna sonora invece è
abbastanza accattivante, con ritmi frenetici
ed elettronici ben costruiti.
I brani non sono molti ma fanno il loro
lavoro, cioè vi regalano un po’
di adrenalina nei combattimenti.
Per concludere, Project Freedom è
uno sparatutto arcade piuttosto divertente,
sostenuto da una buona grafica, ma privo
di spunti veramente interessanti e con qualche
difetto di troppo.
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