Il
franchise bellico di Electronic Arts
è giunto a presentarci il suo nuovo
capitolo e questa volta volge lo sguardo al
fronte sul pacifico (il titolo per l’appunto).
Le novità proposte non riguardano solo
una veste grafica aggiornata ma anche elementi
del gameplay.
Potremo infatti impartire quattro semplici
ordini al resto della truppa al nostro seguito:
avanzare, per far si che i soldati procedano
avanti; ritirata, per far si che tutti cerchino
riparo in postazioni arretrate; poi c’è
un comando per radunarsi, ed un’efficacissima
richiesta di copertura.
Ciò che colpisce di Pacific Assault
sono anche le nuove routine di intelligenza
artificiale che danno vita alle decisioni
dell’esercito nipponico.
Non di rado ci capiterà di vedere dispiegamenti
ottimali sul campo, ma anche disperati attacchi
alla baionetta, o con spade da samurai che
rievocano l’antico spirito guerriero
del nemico; assolutamente spettacolare.
Viene introdotto in questo nuovo capitolo
la cruciale figura del medico, che può
essere richiamato in qualsiasi momento per
farsi curare, al posto dei banali (ma pur
sempre efficaci) medikit.
L’aggiunta di questo elemento comporta
la sua difesa, anche perché sarà
lui ad occuparsi dei vostri compagni feriti
durante le azioni più concitate (avete
presente i filmoni classici “MEEEDICOOOO!!!!!”),
sicuramente un innovazione che aggiunge spessore
all’esperienza.
Come al solito il comparto audio-video è
di altissima fattura, come da standard EA,
avremo quindi tocchi di classe quali l’appannamento
della vista dopo la perdita di troppo sangue(e
si! Dovrete pure bendarvi), oppure l’effetto
sfocatura dovuto alle vibrazioni quando sparate
con le postazioni fisse.
Anche il doppiaggio, è recitato, come
da copione (ho fatto la battuta he he), in
maniera professionale; e più in generale
tutto il comparto sonoro rispetta lo standard
oramai raggiunto da tutte le produzioni EA.
Sicuramente sarà un nuovo capitolo
da aggiungere alla collezione per tutti i
patiti di questa serie, restate sintonizzati.