Limate i vostri canini, affilate la fida metitrice,
Kain è tornato!! e con lui la “ridente”
Nosgoth, i Sarafan e…Raziel!!!
Dopo la saga di Soul Reaver e di Blood Omen
si torna alle origini riunendo le due serie
sotto il titolo del 1° cap apparso per
PSONE.
L’ultima fatica dei bravi Cristal Dinamics
è un ambizioso progetto che mira ad
ottenere il favore dei fan di entrambe le
precedenti avventure... difficile vero?
Eppure i ragazzacci della ciddì ce
l’hanno messa davvero tutta.
Nel susseguirsi dei livelli utilizzeremo sia
Kain che Raziel, scambiandosi il testimone
di volta in volta, sbloccando bonus (davvero
numerosi e interessanti), mosse e versioni
sempre più potenti della nostra pittoresca
arma... hanno centrato il segno?
A me l’ardito compito di definire pregi
e difetti di un capolavoro mancato... ma per
un pelo!
Grafica: C’è poco da fare,
i ragazzi del mai troppo lodato team ci sanno
fare!
La struttura poligonale dei paesaggi è
nei livelli di eccellenza di ogni buona produzione
moderna e di parecchio superiore al già
buono Soul Reaver 2.
Texture estremamente definite e strabordanti
di dettagli, pop-up e fogging quasi del tutto
assenti, il tutto pulito (FINALMENTE!!!) da
un corretto uso delle routine anti-aliasing.
La foresta intorno ai pilastri di Nosgoth
è realizzata in maniera davvero egregia,
il fogname ha perso definitivamente quell’effetto
da “figurina panini”,
ora molto più realistico.
La cittadella dei vampiri, la fortezza Sarafan,
il cimitero (l’effetto nel regno spettrale
è spettacolare!), il palazzo di Vorador
sono alcune delle locazioni che visiterete,
di una vastità e di un dettaglio stupefacente,
il tutto mosso in maniera fluida e costante
(frame rate fisso a 60 fps!).
Per condire meglio il tutto, i nostri due
eroi (si fa per dire!) sono stati ridisegnati
e, pur mantenendo l’originale concept,
hanno migliorato parecchio le animazioni e
la struttura poligonale, ora più complessa
e strutturata... ma, c’è sempre
un ma...
P urtroppo la vastità degli ambienti
non collima con la vostra libertà di
azione, spesso ci troveremo (in particolare
nelle locazioni esterne) a voler avanzare
in una zona scontrandoci contro muri invisibili
imposti dal gioco (mi ricorda un certo Primal).
Nota dolente, ma non così drammatica,
è la telecamera, ora non più
opzionabile come S.R 2, ma automatica e a
volte un po’ troppo “ballerina”,
rallentando le azioni da svolgere... ma fortunatamente
ci si fa subito l’abitudine.
Giocabilità: Tanta azione, minima,
se pur presente, strategia di attacco, enigmi
numerosi ma non estenuanti (prendi la chiave
di lì, apri la porta di là...
ormai siamo vaccinati), nemici numerosi e
abbastanza intelligenti, boss (ebbene sì
ci sono anche loro) per cui colpire e scappare
non è abbastanza e tanta tante combo
di facile utilizzo che strizzano l’occhio
allo sfruttato stylish-game capcomiano (chi
ha detto Devil May Cry?).
La telecamera infastidisce, a volte, ma come
dicevo prima ci si fa l’abitudine.
Sonoro: Il titolo sfoggia un dolby pro-logic
II ottimamente implementato. Le musiche non
sono così varie e a volte non ci farete
caso, al contrario gli effetti sonori e il
doppiaggio sono assolutamente soddisfacenti,
funzionali al gioco e con spiccata enfasi
per quanto riguarda le voci dei nostri protagonisti.
Longevità: Nella norma per un
gioco del genere, circa 8 ore (mezz’ora
più, mezz’ora meno) per completarlo,
ma decisamente intense, mai frustranti ed
enormemente divertenti.
Un ottimo gioco, un eccellente
sequel che vince su tutta la linea rispetto
ai suoi predecessori, meno “ignorante”
di Blood Omen, più diretto di S.R 2,
si lascia giocare in maniera immediata e appagante...
non vi staccherete dalla vostra PS2 finché
non l’avrete finito.
Non becca la lode solo per i problemi sopraccitati,
rimane uno dei migliori action game
in circolazione.
-
Atmosfera superba
- Grafica eccellente
- Mosse di facile esecuzione ed estremamente
divertenti
- Il carisma di Kain
- La “simpatia” di Raziel
- La “bruttezza” di Moebius
- Pecora
nera:
-
Telecamera un po’ “ballerina”
- Musiche non molto varie
- Longevità un po’ scarsa