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Half-Life 2


Gaudio! Immensa gioia! Sono trascorsi ormai più di mille anni dall’ultimo evento paragonabile a questo. Il gioco più famoso di tutta la rete ritorna dopo una travagliata ed infinita fase di sviluppo. E’ diventato finalmente parte della mia collezione privata di mondi virtuali semi – tangibili (poi capirete...), ma per il mio nuovo DVD la permanenza nella sua spartana confezione sarà breve, perchè presto ci saranno 4.5 comodi Gigabyte a fargli da casa. Dopo annunci e smentite, dopo il panico generato dalla fuga di una scandalosa beta (ricordate l’hacker Anon?..), sembrava che l’attesa fosse destinata a prolungarsi all’infinito. Poi d’un tratto dopo il silenzio l’avvento: come per magia siamo passati dalla versione Gold agli scaffali ed alla rete di distribuzione Steam. A dimostrazione dell’affetto spontaneo della comunità per un gioco che negli anni ha generato tante aspettative, la nutrita schiera di fan, che sostiene Half Life, ha impedito per quanto possibile, la diffusione immediata o anticipata, tramite i canali illegali, di questo capolavoro.
Già, perchè è di un capolavoro che stiamo parlando. L’installazione del gioco Valve, come sistema anti pirateria, richiede la sottoscrizione di un account al portale Steam, così da fornire i dati per l’attivazione della copia in vostro possesso. Tedioso, ma sicuro ed efficace (per ora).
L’unica nota nettamente negativa è la richiesta di autenticazione via rete ogni qualvolta decidiate di lanciare il gioco. Ovviamente il procedimento è velocissimo ed il servizio è erogato gratuitamente, anche perchè, dubito fortemente che per giocare ad un FPS qualcuno voglia sborsare più di quanto ha già pagato. La confezione base di Half life² contiene il DVD con il gioco ed il source di Counter Strike, ed un banale foglietto con le istruzioni indispensabili per l’installazione.
Essenziale? Direi di si. Sicuramente un manuale decente avrebbe dato più valore al pacchetto, ma di sicuro non giocheremo con la scatola.

Conclusa questa noiosa nota introduttiva, parliamo di cosa accade nel vestire i panni del dottor Gordon Freeman.
Come del resto accade in tanti seguiti, per non lasciare un assoluto senso di smarrimento, Half life² come l’uno, ha inizio nel vagone di un treno, che al contrario dell’altra volta, non vi sta trasportando nella fantascientifica Black Mesa, ma in una situazione quanto mai simile al libro di Orwell “Il Grande Fratello” o al film “La fuga di Logan”.
Una città sottoposta all’estenuante presidio di telecamere volanti, sotto la stretta sorveglianza di guardie armate, dove schermi situati in ogni casa ed in ogni strada proiettano le immagini e la voce di un uomo che predica riguardo la nostra civiltà passata, ricca di errori e di bassi istinti. Polizia violenta e cittadini sottomessi. Freeman ha davanti ai suoi occhi una realtà tutta nuova da affrontare. Il primo approccio con il gioco Valve, lascia stupiti per l’atmosfera reale ed al tempo stesso surreale. City 17 è tangibile e viva, Nova Prospect come Ravenholm sono angoscianti ed al tempo stesso solide. L’aspetto è travolgente, non è una dimostrazione di forza bruta o di tecnica, è la prova che il lavoro svolto da Valve era mirato alla compatibilità con la più ampia gamma di computer e schede video (dalle direct-x 7 in poi), senza per questo sacrificare il dettaglio e la spettacolarità sui Pc di fascia alta.

Parlando del motore grafico, questo sembra una versione iper-vitaminizzata di quello usato per Max Payne 2, dove le texture fotorealistiche fanno gran parte del lavoro e dove l’uso massiccio della fisica havok completa l’opera, ma nel titolo Valve, quest’ultima caratteristica non ha solo finalità estetiche, ma anche e soprattutto ludiche (poi vi spiegherò). Ciò che rende l’impatto visivo assolutamente superiore alla media è la qualità artistica ed il level design, che mette in forte risalto i meriti del lavoro compiuto in questi lunghi anni di sviluppo. Altro elemento assolutamente da non trascurare, sono gli effetti speciali ed i filtri applicati all’immagine, in grado di generare ogni sorta di superficie: dal vetro smerigliato delle porte, alle acque torbide e limpide, dalle pareti di metallo alle lenti di ingrandimento ed ogni altro materiale che vi possa balenare nella mente. Il risultato è senza ombra di dubbio eccezionale, anche se non riesce ad eguagliare la magnificenza tecnica dell’illuminazione dinamica di DOOM3, sotto il profilo squisitamente artistico non ci sono dubbi sulla netta superiorità di Half life² sul suo esimio concorrente.
Ovviamente quello che da vita agli ambienti sono le creature ed i personaggi, che affollano questo mondo. Entrambi sono creati in maniera superlativa, con una grande attenzione alle animazioni ed alle espressioni, in grado di trasmettere ogni emozione con un semplice sguardo. Le truppe armate Combine, ricordano molto da vicino gli Helgast di killzone, quindi hanno un incredibile fascino, ma soprattutto una parvenza di spietato intelletto strategico (cosa che manca al titolo Guerrilla), dando la netta sensazione che a guidare le loro azioni sia un giocatore umano malvagio. Per muovere quest’incredibile mondo, come dicevo prima, vi basterà poco, magari rinunciando a qualche dettaglio sulle schede più vecchie, ma non alla giocabilità. Con il mio fido P4 a 2.8 Ghz con 1 Gb di ram ed equipaggiato con una radeon 9600, ho potuto beneficiare di una risoluzione video di 1280x1024 con tutti i filtri attivi (anti aliasing ed anisotropico).

L’AUDIO, come del resto la grafica, risulta curatissimo, con effetti sonori che rievocano alla memoria l’impianto sonoro del primo Half Life, ma con in più tutti i contro attributi della nuova generazione.
Questo comparto è coadiuvato da musiche fortemente rappresentative e da rumori e riverberi realistici. Unica nota stonata in tutto questo ben di Dio risulta essere proprio il doppiaggio in italiano, che offre risultati a dir poco scandalosi. Ci sono dei momenti in cui è accettabile, ad esempio quando parlano le truppe Combine, ma in tutti gli altri avrei preferito essere sordo o senza scheda audio. Vero è che la componente sonora in tutto il resto del gioco amplifica le sensazioni percettive e l’immedesimazione, regalando momenti di puro stupore nella prigione di Nova Prospect, o nelle fasi finali del gioco.

Il vero capolavoro di Half life² però non è tanto lo sfruttamento adeguato delle risorse di schede video e GPU, quanto la GIOCABILITA’.
Il titolo Valve è un esempio di quello che dovrebbero essere gli FPS: immersione totale nell’ambiente circostante. Come già era accaduto sei anni fà, il gioco rinnova il vostro senso di appartenenza al mondo virtuale; la possibilità di interagire, sollevare, spostare, e fare qualsiasi cosa vogliate con l’ambiente circostante è bellissima. Niente di più semplice, quando caricate Half life² ed iniziate una partita, voi siete li, e siete Gordon Freeman. Non saprei esprimere questo concetto in un modo migliore.

Per finire parliamo di LONGEVITA’. Bhé, come ci si poteva immaginare non ci metterete poi moltissimo a vedere i titoli di coda di quest’opera (non intendo dire che sia breve, nient’affatto), ma ogni attimo di gioco sarà valsa la pena di aver atteso tanto a lungo. Ovviamente la comunità di Half life non vedeva l’ora di poter creare tutti i mod, le mappe e tutto un nuovo mondo da giocare online per continuare la tradizione del miglior gioco multiplayer degli ultimi anni. Quindi facendosi due conti il motore di gioco permetterà a sviluppatori improvvisati e non, di rendere virtualmente infinito il lavoro realizzato da Valve.

Come avete capito da voi, questo gioco è in grado di bissare il successo dell’originale Half Life. Di sicuro non rappresenta la rivoluzione assoluta che tanto a lungo abbiamo atteso, ma non delude le aspettative dei giocatori di tutto il globo, rivelandosi un capolavoro innovatore del genere FPS e come aveva fatto in origine, modificherà le abitudini di giocatori e game designer avvicinando sempre più libertà d’azione, trama e coinvolgimento emotivo.



   
Sergio    
 
   
   

  Prodotto
  Vivendi Universal Games
  Sviluppatore
  Valve Software
  Genere
  Sparatutto 3D
  Giocatori
  1
  Lingua 
  Italiano
  Votazione
   
  + Punta di diamante:
  - Opera d’arte di game design.
  - Online è infinito.
  - Rinnova la sensazione di immersione.
  - E’ l’Half Life che ci aspettavamo.
  - Pecora nera:
  - Doppiaggio italiano scadente.
 
 
 

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