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DRIV3R


Finalmente, dopo uno sviluppo durato quasi 4 anni, torna una delle serie più acclamate dell’era 32 bit.
Inutile dire che alla Atari hanno puntato molto su questo titolo, ci hanno creduto così tanto nel prodotto Reflection da investire ingenti somme di denaro per promuoverlo in modo quasi cinematografico (colonna sonora su cd in vendita prima del gioco, cartelloni pubblicitari grossi come quelli del berlusca e lancio Hollywoodiano con tanto di star che hanno preso parte al progetto doppiando i personaggi…) un titolo che, nelle ambizioni del colosso americano dovrebbe sottrarre a GTA Vice City lo scettro del miglior gioco multievento… bhe meglio essere sinceri… niente nelle loro aspettative è più lontano dalla verità, tutti, me compreso, attendevamo questo titolo con impazienza, e tutti (tranne alcuni) alla prima scena in-game hanno avuto un sussulto dovuto al ribrezzo…
Impressionante la serie di errori commessi dai coders, incredibile pensare che ci sono voluti 4 anni per realizzare quello che a conti fatti è una bruttissima copia di Vice City… vi basti sapere che gli errori di The Getaway sono ampliamente trascurabili paragonati a quelli Driv3r!
Di seguito i motivi che mi hanno spinto a definire il lavoro Reflection la peggiore bufala del mondo videoludico… (mi ricorda Tomb Raider..)

Il gioco parte con un filmato dalla qualità invidiabile, un inseguimento, una sparatoria e delle persone che vengono ferite gravemente ed una tra di loro è una nostra vecchia conoscenza… dal 1° istante tutto fa sperare in un grande impatto della grafica in-game e invece… terrificante!!!
Le sezioni a piedi sono uno scandalo visivo!
Il nostro Tanner si muove in maniera ridicola supportato in modo approssimativo da un sistema di controllo simile a Max Payne (il secondo in particolare), ma se quest’ultimo risulta credibile grazie all’ Havoc (motore poligonale incredibilmente realistico) il primo sembra preda di spasmi allucinogeni!!
Ovviamente questo risultato rimarca i limiti esagerati del motore di Stuntman, utilizzato ed ottimizzato malissimo per le due piattaforme.
Su PS2 credo che non si possa fare peggio di così, l’aliasing disturba ogni oggetto in movimento e le texture sono afflitte da un effetto “retino” che mi ha ricordato i fasti della PSone… bruttissime e piatte, un’ accozzaglia di macchie pixellose che trova un suo pari solo nel già citato Max Payne 2, su PS2 ovviamente (su XBOX è tutta un'altra storia...).
Come era lecito aspettarsi da un utente Microsoft le cose sullo scatolone dello zio Bill non vanno così male, merito dell’ hardware più versatile, ma se pensate che il risultato estetico della Xbox alzi la media del gioco targato Atari vi sbagliate di grosso…
In entrambe le versioni si manifesta costantemente un pop-up fastidiosissimo sia di auto che di palazzi nonché la famigerata compenetrazione di poligoni ( gente che entra ed esce dai muri, auto che attraversano muretti, e tavolini che una volta urtati scompaiono nel sottosuolo…).
Il fiore all’occhiello tanto sbandierato dai Reflection doveva essere il motore fisico ultrarealistico sia nelle collisioni sia nelle animazioni… flop inimmaginabile!!! Se urtate un’autovettura potrete continuare a giocarci tipo flipper senza che il vostro mezzo perda qualcosa in prestazioni… non c’e che dire davvero realistico!!!
Le sezioni di guida nonostante tutto sono quelle venute meglio, forte anche dei numerosi mezzi pilotabili, per il resto tutto il gioco si basa su inseguimenti e sparatorie (scomodissima l’assenza di un puntamento automatico…), vi garantisco che la noia regnerà sovrana dopo poche ore… ne bastano circa 9 per portare a termine la guest principale, fate i vostri calcoli… interessanti invece la modalità “regia” (in cui potrete riprendere e montare le vostre prodezze al volante) e la modalità “fatti un giro” in cui visitare liberamente Istanbul, Nizza e Miami ( girerete liberi per le città senza obblighi facendo più o meno quello che vi pare…ma non dimenticate quest’ultima non è la Miami di Vice city e di divertimenti ce né pochi…troppo pochi ).

Sul versante sonoro nulla da eccepire, le musiche scelte sono davvero ottime e adattissime al titolo, anche il doppiaggio (che vi ricordo si avvale della collaborazione di Michey Rourke… com’è caduto in basso…) e particolarmente azzeccato…

Un’occasione mancata da parte di Atari inspiegabile la fiducia riposta dalla casa statunitense in un prodotto che necessitava di uno sviluppo più puntuale e meditato.
Giocandolo vengono a galla tutti i difetti di un prodotto finito di fretta (!?! 4 anni vi rendete conto!!!) assolutamente improponibili nel mercato attuale, se poi considerate la concorrenza (GTA, The Getaway, True Crime e tutti i seguiti ormai alle porte…) Driv3r non ha motivo di esistere…
Dategli solo un'occhiata.......



   
Toni    
 
   
 

  Prodotto
  Atari
  Sviluppatore
  Reflections Studios
  Genere
  Guida Arcade
  Giocatori
  1
  Lingua 
  Italiano
  Votazione
   
  + Punta di diamante:
  - La modalità regista è interessante.
  - Molti mezzi da guidare.
  - No non c’è nient’altro.
  - Pecora nera:
  - Tecnicamente scandaloso.
  - Personaggio principale dal carisma pari a zero.
 

- Troppo corto.

 
 
 

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