Sei un rapper? Allora te crepo de mazzate!
L’idea è semplice quanto brillante:
realizzare un bel picchiaduro, 5 stili di
combattimento, rimpiazzando 40 e passa personaggi
con rapper realmente esistenti. E il risultato
è sorprendente…
Siamo nel Bronx, è notte. Un ragazzone
meticcio viene brutalmente malmenato da
due agenti di polizia per poi venire ammanettato
e portato via in auto. Ormai è destinato
ad essere sbattuto al fresco. Ma improvvisamente
la situazione si capovolge. Uno spaventoso
incidente con un’altra macchina fa
ribaltare la vettura, dei due agenti solo
uno sopravvive.. mentre il ragazzone viene
portato via da un uomo misterioso.
Più tardi, alla stazione di polizia,
l’agente ferito cerca di ricordare
chi fosse ad aver portato via il suo prigioniero..
e qui entrate in gioco voi.
Grazie ad un’originale sistema di
editor, che ricorda molto i disegni a carbone
usati nelle stazioni di polizia per individuare
i sospetti, saremo noi a dare la descrizione
di questo individuo. E così facendo,
creiamo il nostro personaggio, scegliendo
viso, corpo e addirittura il timbro della
voce.
Una volta costruito il nostro lottatore,
un altro breve filmato ci farà vedere
la nostra “creatura”
ospite del ragazzone, riconoscente nei vostri
confronti per averlo appena liberato. Per
dimostrarvi la sua riconoscenza.. vi farà
entrare nella sua banda, e vi concederà
l’onore di combattere per lui! Che
cu… curiosa coincidenza!
Infatti voi avete già uno stile di
lotta, e anche questo lo decidete voi: kickboxing,
combattimento da strada, arti marziali,
wrestling o il Submission, uno stile di
combattimento più orientato verso
la difensiva che costringe l’avversario
immobilizzato a terra.
Dopo un tutorial breve ma esplicativo saremo
subito trascinati nei primi combattimenti,
se avremo scelto la modalità Story.
Se invece abbiamo voglia di menar le mani
senza tanti fronzoli, potremo gettarci subito
in modalità Battle. Possiamo utilizzare
il nostro avatar, o uno dei tantissimi rapper
messi a disposizione dalla EA che avremo
sbloccato.
I combattimenti sono strutturati molto bene,
le combo cambiano per ogni stile di combattimento
anche se non tutte sono perfettamente equilibrate.
Alla fine utilizzerete solo quelle mosse
che vedrete che faranno più male,
ma ciò non toglie che il sistema
di controllo sia semplice e intuitivo.
Oltre alla classica barra indicatrice di
energia, è presente un’altra
barra chiamata indicatore di slancio. Questa
si riempie combinando mosse e permette un
rush di violenza utile a far molto male
all’avversario.
Un difetto non proprio trascurabile purtroppo
si cela però dietro questi combattimenti.
Quando si viene scaraventati contro una
parete si ha un tempo un po’ lungo
per riprendersi, e spesso capiterà
che il vostro personaggio continuerà
a subire senza la benché minima possibilità
di rialzarsi e reagire.
I fondali sono in minima parte interattivi,
come la folla di scalmanati che vi circonda
e che può trasformarsi in prezioso
alleato bloccando l’avversario, o
bloccando voi stessi. La Electronic Arts
ha poi voluto aggiungere una dose di sana
violenza in più facendoci trovare
bottiglie rotte, mazze da baseball, catene
e quant’altro possa farci sentire
un vero Bastardo.
Le aree di combattimento sono ben disegnate,
con un buon dettaglio dei particolari e
una renderizzazione delle superfici decisamente
realistica.
I personaggi sono realizzati con grande
stile, possiamo riconoscere molti volti
noti e anche i più sconosciuti vi
diventeranno presto familiari.
Le animazioni sono fluide e anche la fisica
è piuttosto realistica.
Niente muri sfondati per un pugno in faccia,
o salti degni della Tigre e il Dragone.
Qui è con la dura realtà che
dovrete fare i conti, quella realtà
del Bronx che è dura come il cemento
e che vi fa piegare quando vi prendete un
pugno nello stomaco.
Un sistema a punti vi ricompenserà
ogni volta che riceverete un incontro, starà
a voi decidere se spenderli in palestra
potenziando il vostro fisico, migliorare
la vostra agilità o imparare delle
combo nuove.
Che dire della colonna sonora…
ognuno dei personaggi ha apportato almeno
una sua canzone al gioco, più molte
extra. E i rapper in questione sono più
di quaranta, inclusi quattro personaggi
femminili...
Se amate il genere musicale vi ritroverete
a tirar cartelle a ritmo di hip hop. Questo
gioco non dispone della possibilità
di utilizzare la nostra colonna sonora personalizzata,
ma è una scelta voluta. In effetti
non avrebbe molto senso uno scontro tra
Snoop Dogg e Busta Rymes sulle note dei
Matia Bazar.
In sostanza, Def Jam Fight risulta essere
un picchiaduro violento (in America
è vietato ai minori, qui in Italia
è comunque sconsigliato) ben costruito,
con una storia di fondo una volta tanto
decente e con un sistema di combattimento
immediato, anche se alla lunga prevedibile
per le reazioni dell’avversario.
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