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Dark Fall 2 - Il Segreto Del Faro


E’ consuetudine che i seguiti dei videogiochi, conservino pregi e difetti dei titoli originali a cui applicano il suffisso 2, migliorando solitamente il comparto estetico e sonoro, ed aggiungendo qualche nuova opzione che aumenta giocabilità e longevità, ma come al solito di contro l’innovazione ha un crollo proporzionale al numero che segue il nome del gioco.
Dark Fall 2 è lo strappo alla regola... no, no! non avete capito! Via quel sorriso felice dalla faccia!
Sto semplicemente dicendo che non segue questa regola, perchè oltre a non rinnovare il primo capitolo, non migliora neppure il resto delle sue caratteristiche.
In pratica abbiamo una storia nuova di zecca, ma il gioco è sempre quello.

Si tratta quindi di un’avventura punta e clicca tipo Myst per intenderci
(e con questo non lo sto paragonando al capolavoro del genere), ma con un’ambientazione tendente all’atmosfera cupa horror da vecchia storia di fantasmi, dove c’è un oscuro segreto da svelare.
Siamo nel 1912, ci troviamo in un piccolo paesino costiero della Gran Bretagna, più precisamente a Trewarthan in Cornovaglia, dove la notte la fitta nebbia avvolge tutto in un manto di mistero ed angoscia.
In qualità di cartografo reale, siete stati incaricati dal dottor Robert Demarion, ilmedico del paese, di preparare delle mappe accurate della zone, per favorire la navigazione nelle acque circostanti.
Proprio quando siete in procinto di iniziare la vostra opera, un bagliore nella notte vi fa notare la presenza di un faro non segnalato nelle vecchie carte. A questo proposito nell’indagare su quell’edificio, incontrate una certa riluttanza da parte del vostro datore di lavoro, che ben presto si rivela essere timore a parlare della struttura segnaletica. Per non rovinarvi la trama eviterò di dirvi di più. Sappiate solo che la storia non prevede l’incontro diretto di personaggi con cui interagire, ma solo documenti e diari, che arricchiscono i contenuti narrativi.

L’aspetto grafico di Dark Fall 2 è deludente: grossolano, privo di carisma, pallido. Le locazioni non sono in grado di trasmettere le giuste sensazioni, presentando fondali più statici dello statico: per intenderci vi dico che le animazioni sono veramente ridotte all’osso.
Per giunta spesso gli elementi più vicini allo schermo risultano sgranati, a causa di una renderizzazione non proprio ottimale. Solo qualche ambiente è degno di nota, ma di sicuro il vecchio the “7th Guest” ai suoi tempi avrebbe saputo fare di meglio. Considerando l’offerta attuale di titoli analoghi, Dark Fall 2 sotto questo profilo esce sconfitto da paragoni con altri giochi.

Sull’altro piatto della bilancia però c’è un comparto audio decisamente più appetibile, con musiche d’atmosfera e rumori che calzano a dovere nelle locazioni. Gli effetti sonori spingono l’immaginazione molto più in là di quanto non riesca a fare la grafica, e vi sarà più facile trasportare la vostra fantasia chiudendo gli occhi e lasciandovi guidare dai suoni, che non guardando il monitor con le sua staticità.

Dark Fall 2 prova a tornare sul mercato forte del carisma del suo predecessore, ma toppa di troppa fede nell’originale, da cui copia in maniera pedestre pregi e difetti. Un titolo che non rinnova ne il genere ne il suo capostipite. Da tenere in considerazione solo se si amano le avventure grafiche di stampo horror ectoplasmatiche, che ricalcano le ghost story d’Oltremanica, altrimenti puntate il naso altrove, perchè oltre a buoni enigmi e qualche ora di divertimento, il gioco XXV Productions non saprà offrirvi molto di più.



   
Sergio    
 
   
 

  Prodotto
  DreamCatcher
  Sviluppatore
  XXV Productions
  Genere
  Avventura
  Giocatori
  1
  Lingua 
  Italiano
  Votazione
   
  + Punta di diamante:
  - Ambientazione azzeccata.
  - Rompicapo difficili al punto giusto.
  - Pecora nera:
  - Un’esatta copia di Dark Fall.. ne più ne meno.
 
 
 

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