Estimatori di Diablo smettetela di invidiare
l’amico PCista e cominciate a gioire!
Il “clone” dell’action/
GDR (molto action e poco GDR…) più
famoso del mondo è tornato mantenendo
intatta la sua classe!
Gli sviluppatori del primo Dark alliance
(impegnati pare nella realizzazione di Champion
of Norrath) sono stati sostituiti da un
team dal glorioso passato, il giustamente
osannato Black Isle Studios.
Molti di voi ricorderanno sicuramente Icewind
Dale, Fallout, Planetscape: Torment, titoli
importanti per la storia dei GDR videoludici,
realizzati con una cura encomiabile da un
team che verrà ricordato negli anni
a venire per la cura volta alla parte narrativa
e per la dovizia di particolari riposta
nella cosmesi di ogni loro prodotto.
Non certo inferiore al già citato
passato il nuovo lavoro svolto dai B.I.S.
si pone come obiettivo il miglioramento
di un collaudato successo dei primi anni
di vita della PS2.
Già dalle prime fasi del gioco, se
avevate giocato il primo “Dark
Alliance”, vi sentirete subito
a vostro agio, per i novizi non c’è
di che preoccuparsi, tutte le opzioni sono
assolutamente chiare ed imparare a gestire
i nostro/i personaggi sarà da subito
semplice ed immediato.
In dettaglio le qualità di un seguito
che mi ha coinvolto molto più di
quanto potevo immaginare.
Grafica: Dalla prima immagine del
filmato introduttivo ho avuto un tracollo!
Mamma mia che è sta roba?!? Mi ero
quantomeno allarmato la qualità delle
immagini rasentava il ridicolo e stavo già
per prendere una pausa di riflessione…
quando magicamente mi arriva in aiuto il
tasto “start” taglio
momentaneamente il temibile prologo non
giocabile (sono riuscito poi a vederlo tutto
fortunatamente non è lungo…)
ed inizio la partita… Tutto cambia
in meglio, molto meglio!
Il lavoro dei B.I.S. presenta una
pulizia grafica davvero notevole, con una
cura maniacale per i dettagli anche quelli
più insignificanti. I nostri eroi
(cosi come i nemici, enormemente vari, numerosi
ed splendidamente realizzati) sono altrettanto
ben curati con una ottima fluidità
dei movimenti ed un dettaglio pari al livello
raggiunto negli scenari… superlativo!
La struttura poligonale dei paesaggi, benché
non complessa, risulta immediatamente solida
e credibile merito anche delle bellissime
texture mai fuori dal contesto e mai avare
di preziosismi stilistici. Come nel precedente
capitolo la realizzazione dell’acqua
a dell’incredibile e se è vero
che oggi stupisce meno di allora è
altrettanto vero che tutt’ora non
ha eguali in nessun altro titolo.
Sonoro: Le musiche realizzate sono
come da tradizione “fantasy”
ben orchestrate e ricche di pathos, in alcuni
casi davvero evocative, non da meno gli
effetti sonori estremamente vari e realistici.
Peccato per il doppiaggio nella nostra lingua,
realizzato in maniera troppo poco ispirata…
grazie al cielo si può selezionare
la lingua, fatevi un favore e ascoltatelo
in inglese, sarà anche più
difficile, ma sicuramente sentirete qualcuno
che recita invece di leggere in maniera
piatta su un foglio!
Giocabilità: Come vi accennavo
nell’introduzione il gioco e fruibile
fin da subito da chiunque, merito sicuramente
di un gameplay collaudato, qui riprodotto
fedelmente con qualche aggiuntina non poco
gradita.
Le abilità acquisibili tramite i
punti esperienza sono aumentate cosi come
le armi (potenziabili tramite modifiche
alchemiche) e gli oggetti trasportabili.
Menzione particolare merita il menu/scheda
personaggio di una chiarezza e semplicità
di consultazione davvero notevole.
Ciò che davvero appaga e la possibilità
di modificare sia l’aspetto sia il
“valore” del nostro personaggio
in questo seguito in maniera più
completa e incisiva ai fini del gioco…
aggiungeteci il fatto che può essere
giocato in multiplayer il titolo diventa
immensamente divertente e appagante, vi
sembra poco?
Longevità: Finalmente un gioco
che non si finisce in due giorni!
I vasti livelli garantiscono un numero considerevole
di ore di gioco il tutto supportato da una
buona trama fantasy a tratti esilarante
(l’achimista sembra preda di forti
allucinogeni tanto da farmi meditare sul’identità
del suo spacciatore di fiducia!!!) anche
se fortemente debitrice dell’illustre
capostipite PCista.
Insomma ma com’è sto Baldur’s
Gate?… avete visto il primo?
Bene… migliorate la grafica allungatelo
più del doppio, aggiungete più
personaggi, più nemici, più
armi insomma un PIU’ gigante
ed avrete ottenuto una versione aggiornata
di un titolo gia di per sé buono.
Avevo forti dubbi sulla validità
del titolo, ma dopo un attento esame (in
una session ho giocato per quattro ore di
fila in multiplayer senza rendermene conto)
devo ammettere le indubbie qualità
di un gioco che porta con sé le migliori
creazioni di team dal passato mai dimenticato.
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