Carissimi amanti del gioco statico ecco a voi un’altra avventura grafica targata Adventure Company che per questo Natale ci porta nuovamente nelle Terre Tropicali di Atlantis.
Come del resto ho già detto in occasione della Review di Evany questo tipo di gioco è a parer mio un po’ superato e ciononostante me ne occupo volentieri per potervi fornire più informazioni possibili.
Questo titolo è il terzo della saga di Atlantis ed i ragazzi dell’Adventure Company hanno realizzato un mondo decisamente di successo nel settore delle avventure appunto.
Dunque bando alle ciance e diamoci insieme un’occhiata.
L’avventura ci trasporterà nell’anno 1906 trasformandoci in Curtis Hewitt dinamico fotografo reduce da un safari fotografico in Patagonia.
Il gioco inizia sulla nave che dovrebbe riportare il nostro alter ego a casa; dico dovrebbe perché, al solito, una tempesta terrificante scoppia all’improvviso travolgendo il vascello e costringendo il nostro malcapitato eroe ad una fuga d’emergenza a bordo di una scialuppa.
Inoltre, e la iella ci vede benissimo, un enorme vortice appare davanti a noi e ci inghiotte…
“Fortunatamente” sopravvissuti alla catastrofe veniamo attirati all’interno di un astronave…
La Grafica del gioco è di buona fattura condita a dovere di filmati ed animazioni degne del miglior cinema.
Il nostro protagonista ha dei tratti molto marcati fra i quali setto nasale prominente e mani tozze e forti quasi a denotarne una spiccata mascolinità. Gli altri personaggi che incontreremo vanno dagli apatici , anche nel volto, contadini fino alle divinità come Enna appunto che sembra uscita dal film di Cenerentola per l’ aspetto da megera che si ritrova.
I paesaggi sono piuttosto ricchi di colori anche se alla lunga tendono a ripetersi.
Sparse qua e là ci sono delle simpatiche animazioni alcune delle quali molto divertenti.
Il Sonoro è abbastanza rilassante infatti consta principalmente di musiche ambientali create ad arte per sposarsi coi paesaggi.
Il tono musicale cambia repentinamente durante gli inseguimenti, che capitano piuttosto di frequente nell’avventura.
Il doppiaggio non mi sembra però eccezionale ed anche le voci scelte per i personaggi principali, come Curtis e Miranda appunto, non sono particolarmente adatte si poteva certamente fare di più sebbene perlomeno in questo titolo non manchino le animazioni facciali.
Veniamo ora al Gameplay ovvero la nota dolente del titolo (e ti pareva che non avesse difetti! Direte voi).
Il gioco in se offre sicuramente una storia accattivante ricca di colpi di scena e di lunghe esplorazioni ma, ahimè , poco altro.
Gli enigmi sono quasi del tutto assenti e la storia risulta alquanto lineare.
Le uniche eccezioni alle sudette critiche sono gli inseguimenti e le parti Arcade che sono senz’altro una nota di colore positiva.
Troverete lo sparatutto, il gioco del muretto e altri giochilli carini di vetusta memoria.
Tirando le somme il nostro Atlantis Evolution non sarebbe tanto malvagio se l’avessero farcito, oltre che di una bella grafica e di filmati, anche di una buona dose di indovinelli e puzzles.
La storia è tuttavia ben studiata e può di sicuro piacere agli appassionati delle avventure grafiche.
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